la bradipessa

BELLISSIMA VAL MAIRA D'AUTUNNO


La val Maira è davvero diventata uno dei miei luoghi del cuore. Nonostante la distanza, ci torno sempre volentieri e sa sempre stupirmi e regalarmi sogni e progetti per il futuro. Questa volta l'ho vista in veste autunnale: colori bellissimi, cieli azzurri e grandi emozioni.Sabato, anello del mulino del rio Albert in MTBLunghezza: 36km con 1100m di dislivelloTipo di itinerario:itinerario su asfalto e sterrato (50%, carrarecce MC e sentieri S1-S2)Periodo consigliato: L'itinerario è in genere percorribile tutto l'anno in assenza di neve. Io l'ho fatto sabato 18-10-14Tempi di percorrenza: 4h30 Descrizione: è un itinerario che avevo adocchiato da un po'; di recente è comparsa un'ottima descrizione con annessa traccia gps qui Quello che vorrei segnalare è che il II singletrack è molto più impegnativo del primo, anche per la presenza di sassi umidi e scivolosi nascosti sotto le foglie. C'è da dire che se io in salita ormai me la cavo discretamente, in discesa mi stanco facilmente e continuo a essere terrorizzata e quindi spesso nn ci provo nemmeno; come canta il Liga, forse dovrei solo "crederci un po' di più, davvero".Mangiare e dormire: ad ottobre, la val Maira si spopola e un sacco di alloggi e ristoranti chiudono. Pertanto siamo tornati al rifugio Campo Base dove i gestori sono gentilissim (ci hanno fatto fare la doccia anche domenica sera; peccato che nessuno di loro arrampichi per cui nn hanno potuto risolverci un paio di dubbi che avevamo, ma ci hanno dato il numero di una guida che si è rivelata disponibile) e dove ho trovato la cucina migliorata.Domenica, Solo per Bruna alla Torre-CastelloEra dalla prima volta qui che mi aveva affascinato il complesso della Torre-Castello-Provenzale, ma nn ero mai riuscita ad arrampicarmici sopra. Questa volta, in una giornata che più che autunnale sembrava di fine estare, sono arrivata su, per una via consigliataci dal buon Maybeyouare che però questa volta nn è venuto con noi. Solo x Bruna è una via di difficoltà medio-bassa (5b) ed ero un po' preoccupata perchè temevo di trovar ressa. Invece di gente ce n'era parecchia, ma sulla Sigismondi e sulla cresta; in pratica, per una volta, eravamo noi a fare la via più difficile e mi sono sentita molto brava, anche perchè nn ho tirato nemmeno un chiodo. Peccato che come sempre, quando sono con S, mi passa un po' la voglia di mettermi in gioco e ho lasciato che la tirasse tutta lui, tanto più che per una volta vedevo che si stava divertendo. La via è carina, molto verticale, ben protetta (9 spit in L1, 8 in L3, ecc), con un primo tiro impegnativo e lunghissimo (47m; le corde da 50m bastano al pelo). Mi è piaciuta anche la placca di L4, nn difficile ma a tratti delicata, e il muretto a lame di L5. Buono il salame e il formaggio in vetta, portato su con mezza forma di pane nero: altro che arrampicare senza zaino! Un po' di coda in discesa, con le doppie, ma direi che è andata più che bene.Relazioni qui e qui.Noi siamo saliti dalle Grange Collet: 40min dall'auto; occorre arrivare al colle Greguri e poi scendere pochi metri sul versante opposto. L'attacco si individua facilmente grazie a questo schemino.