la bradipessa

BONATTI E' SEMPRE LUI, ANCHE AL RESEGONE


Indipendentemente dal fatto che stia simpatico o meno (e devo dire che in genere gli alpinisti nn sono molto simpatici e sono anche un po' asociali), Bonatti è stato sicuramente una figura importante nel panorama alpinistico. Ripetere quindi una sua via vuol dire fare qualcosa di grande. Quando ho trovato una via sul Resegone che porta il suo nome e che sembrava alla mia portata, nn mi è parso vero. Poco importa che nn l'abbia aperta lui, il fatto che lui quella volta sia salito da secondo nn intacca per me il fascino di quel nome. Ho faticato nn poco a convincere S che quando si tratta di arrampicare è sempre più prudente e riluttante di me, nonostante abbia una predisposizione innata. Però alla fine ce l'ho fatta, forte anche del fatto di aver salito senza colpo ferire "Solo x Bruna" la settimana scorsa che sulla carta sembrava più o meno della stessa difficoltà. Così ieri, in una giornata tipicamente autunnale, abbiamo preso la funivia dei Piani d'Erna e siamo arrivati alla base della parte avvolta dalla nebbia. Il sole che è poi spuntato a metà giornata ha rivelato un bellissimo ambiente con torrioni e prati dorati, ma nn ci ha aiutato nella progressione. La via era decisamente più difficile di quello che sembrava e anche se ben protetta noi eravamo decisamente troppo lenti: sembravamo dei grossi vermi che avanzavano faticasamente sulla roccia tirando tutto il possibile. Inoltre il cambio dell'ora nn ci ha aiutati: ci siamo fermati per mancanza di tempo al penultimo tiro e già così abbiamo affronatato quasi tutta la discesa coi frontali. Ai miei compagni di avventura la via nn è piaciuta, lamentavano scarsa qualità della roccia e una via poco lineare. A me nn è dispiaciuta, credo che in realtà noi fossimo troppo poco bravi per affrontarla. E cmq sono soddisfatta.Relazioni qui e qui; schemino qui.Vorrei fare 3 precisazioni:1) attacco: Dalla stazione a monte della funivia occorre scendere lungo la strada asfaltata e poi prendere a sinistra nei pressi di un rifugio. Si arriva così al passo d'Erna dove ci sono 2 possibilità: il sentiero 7 (più basso e più lungo) o il 5 (più alto, più corto, con alcuni tratti attrezzati; può risultare insidioso in inverno). Entrambi conducono al passo del Fo. Da qui, prendere il sentiero a sinistra che passa a lato della piazzola dell'elicottero e poi piega a destra con saliscendi portando alla base della parete. La via attacca a sinistra di un grosso masso, in corrispondenza di un chiodo con anello, nn molto evidente; la scritta che dovrebbe indicare l'attacco di Nuovi Orizzonti nn è più visibile.2) gradazione: la via viende data 5b; io faccio il 5b senza grossi problemi, a volte anche da prima, ma qui è stata durissima e nn è che i miei compagni (più bravi, abituati a fare il 6a a vista) andassero tanto più spediti. Spt L1 della Bonatti vera e propria secondo me è un 6a.3) tempi di discesa: nn avevamo preso i biglietti di ritorno della funivia perchè in un sito avevamo trovato scritto che la discesa richiedeva solo un'ora, più o meno il tempo che si impiega ad arrivare all'attacco dalla stazione a monte. Orbene, ci abbiamo messo 2h abbondanti. Siamo scesi al buio coi frontali, ma nn ce la siamo presa tanto comoda; in un'ora secondo me è impossibile a meno di nn essere skyrunner.