la bradipessa

ULTIME CASTAGNE AL LEGNONE


L'anno scorso nel we dei morti, avevo inaugurato la stagione di scialp. Mi sarebbe piaciuto fare lo stesso anche quest'anno, ma la situazione in giro è un po' deprimente. Avremmo dovuto andare fino in Austria, con un viaggio di quasi 6h e poi magari limitarci a risalire le piste perchè le condizioni in quota potevano essere pericolose per accumuli da vento. Così ne ho approfittato per portare D e S su una delle montagne di casa che nn avevano mai salito: il Legnone. Io in realtà c'ero già stata e in genere nn amo ripetere, ma avevamo 2gg e così ho scelto di salirci per un versante inedito anche per me: quello di Colico, che attraversa ambienti più selvaggi e presenta dislivelli ben più significativi ma offre la possibilità di spezzarlo in 2gg dormendo in bivacco. Bellissima la serata col bivacco tutto per noi che mi ha suscitato un po' di nostalgia per quando praticavo l'escursionismo molto più regolarmente. Splendidi i colori dell'autunno. Grandisoso panorama dalla vetta. Insomma, 2gg perfetti e a regola oggi le gambe nn mi fanno poi così male, nonostante la discesa di oltre 2000m.I GIORNO: SALITA AL BIVACCORegione: Lombardia, provincia di LeccoLocalità di partenza: SS36 uscita Colico; seguire le indicazioni per Fontanedo (598m); fino al ponte sull'Inganna la strada è asfaltata, poi diventa agro-silvo-pastorale cementata, percorribile anche da auto normali ma molto stretta.Meta: Bivacco Ca' del Lago (1692m)Dislivello: 1100mPunti di appoggio: bivacco Ca' del Lago: di proprietà del CAI di Colico; sempre aperto ed estremamente attrezzato e confortevole, su 2 piani e grandi vetrate. Al piano di sotto soggiorno-cucina con stufa, camino e cucina a gas e bagno; al piano di sopra 7 posti letto; consigliati sacchi a pelo perchè ci sono poche coperte. L'acqua del lago nn è assolutamente utilizzabile e d'inverno la fontana viene chiusa; ci sono 2 bidoni di acqua.Rifugio Scoggione: di proprietà del CAI Colico, dispone di 24 posti letto ed è aperto con servizio di alberghetto nei mesi di luglio e agosto; negli altri periodi, pare sia possibile ritirare le chiavi ed autogestirloPeriodo:l'itinerario è percorribile da maggio a novembre; io l'ho fatto sabato 1-11-14tempo di percorrenza: 2h30cartografia Kompass 105Tipo di percorso: itinerario su sentiero ben segnato (segnavia 1b)Difficoltà: EPresenza di acqua lungo il percorso: sìItinerario: parcheggiata l'auto all'interno del nucleo di Fontanedo, si torna alla strada cementata e si imbocca il sentiero sulla sinistra che, nel bosco di castagni, sale alle case di Rusico. Si procede in falso piano, poi il sentiero comincia a salire fino all'alpe Prato (fontana). Si entra quindi nella faggeta fino all'alpe Pian Formica (fontana; 1218m). A monte la vegetazione cambia ancora e nella pineta si raggiunge Biancol dove si trascusa la deviazione per il sentiero Breganin e si prosegue in salita fino all'alpe Scoggione (1575m; fontana chiusa). Da qui si imbocca la strada militare che continua a monte dell'alpeggio. Raggiunto un bivio, si prende a destra raggiungengo in breve il bivacco.II GIORNO: DISCESALocalità di partenza: bivacco Ca' del Lago (1692m)Meta: Legnone (2610m)Dislivello: 900m + saliscendiPunti di appoggio: nessuno (il bivacco Ca' de Legn è giusto un ricovero di emergenza: nn c'è acqua, nn ci sono brande, c'è il camino ma nn c'è legna nei dintorni)Periodo:l'itinerario è percorribile da giugno a ottobre; io l'ho fatto domenica 2-11-14: molta gente in vetta ma nessuno sul nostro itinerario.tempo di percorrenza: 6hDifficoltà: EE (alcuni tratti attrezzati)Presenza di acqua lungo il percorso: numerose fontane negli alpeggi attraversati, ma molte erano chiuseItinerario: dal bivacco si torna all'ultimo bivio incontrato la sera precedente e si continua a salire lungo la strada militare. Ignorata la deviazione per il rifugio del Legnone a sinistra, si tagliano ove possibile i tornanti e si raggiunge il passo di Colombano (2005m). Qui si piega a destra e si sale per un breve tratto la cresta (un primo breve tratto attrezzato) per poi affrontare un traverso su erba scivoloso e pendii ripidi (prestare attenzione: qui il sentiero è poco visibile) a raggiungere una placca attrezzata con corde fisse. Si risale poi un canale erboso (traccia poco evidente, ma frequenti bolli bianco/rossi) e, passati nei pressi del nevaio del Legnone, si raggiunge una bocchetta. Qui prendere a sinistra e, seguendo la cresta e affrontate le ultime roccette attrezzate con corda fissa e gradini metallici, si raggiunge la vetta (2h15).Per la discesa si segue per un lungo tratto la cresta est dove si svolge la via normale. Si passa nei pressi del ricovero Ca' de Legn (2180m), si percorre un breve tratto in piano che conduce alla Porta dei Merli dove si cambia versante. Si passa nei pressi di un ovile e poi bisogna imboccare un sentiero a destra (palina segnaletica; segnavia 1A) che rimonta alcuni metri e poi scende ripidamente in un canale erboso. Più avanti il tracciato spiano, si tuffa nel lariceto e raggiunge l'Alpe Temnasco (1528m; fontana chiusa). Si ignora il bivio a destra per il nevaio e si continua a scendere nella pecceta fino a confluire su una strada sterrata che si segue in discesa fino all'Alpe Rossa (1122m; fontana chiusa + piccola sorgente appena sotto le baita). Trascurare il sentiero a sinistra, ma seguire sempre l'1A che taglia ancora un paio di volte la strada per poi raggiungere l'alpe Montoc (fontana). Il sentiero confluisce poi su una sterrata da seguire a destra fino a una curva dove si imbocca il segnavia 6A. Questo passa davanti a una cascina bianca ombreggiata da un grosso castagno e risale per un breve tratto. Nei pressi di un rudere si torna a scendere raggiungendo il breve l'alveo dell'Inganna. Lo si guada e si ritrova il tracciato dall'altra parte. Questo si trasforma in una strada che pianeggiante riconduce a Fontanedo.