la bradipessa

SORPRENDENTE VAL GANDINO


We di 2gg e piove. Forse però sabato c'è una finestra a est. Decidiamo di fidarci e di tirar fuori le MTB. Avevo voglia di bici. Ci indoviniamo: la giornata è bella, ci fa scoprire un angolo di bergamasca che davvero ignoravo e ci regala bei panorami ancora ingentiliti dagli ultimi colori dell'autunno mentre il lago d'endine sotto di noi sembra d'argento. Sorprendente il rifugio Malga Lunga dove è istitutito un museo della resistenza in memoria di una strage fascista avvenuta in zona e dove le consumazioni (molto semplici) sono a offerta; davvero un modo carino per condividere il pranzo. Il giro per una volta è stato più breve e facile del previsto, ma una sosta per birra al Dome ci permette di nn tornare a casa troppo presto.Lunghezza: 30km con qualche saliscendi per un totale di 1000m di dislivelloTipo di itinerario: misto asfalto e sterrato (35%; carrarecce MC)Periodo consigliato: da marzo a novembre. Io l'ho fatto sabato 29-11-14Tempi di percorrenza: 3h30Descrizione: dal parcheggio del cimitero di Leffe (453m) prendere a sinistra. Passata la fontana davati alla chiesa, svoltare a sx in v. Albertoni. Alla rotonda a dx fino a quando, in corrispondenza di un tornante che sale a Gandino, prendiamo a destra seguendo le indicazioni per il rifugio Malga Lunga. La strada inizia a salire, è asfaltata e alterna tratti davvero duri ad altri che permettono di tirare un po' il fiato. Si raggiungono dapprima le case di Valle Piana, poi un ultimo strappo conduce al rifugio Malga Lunga (1225m). Qui la strada si fa sterrata e prosegue con alcuni saliscendi, fino a una pozza dove inizia la discesa, a tratti cementata. Si tocca la località Monticelli e si continua a scendere. Poco oltre, in corrispondenza di una fontana, prendere a destra a raggiungere la Madonna del Pizzo. Tornati sui propri passi, si continua a scendere sfociando in breve su asfalto. In località peia Alta fare il tornante coi cannoni, poi prendere a sx in v. Ca' Marino. Allo stop a dx e poi, in vista delle scuole a dx. Allo stop a sx, poi sempre dritti fino a tornare al punto di partenza. Domenica D. proponeva un giro con sci e ciaspole, ma il meteo era davvero pessimo e io nn avevo voglia di una levataccia. Così siamo rimasti a Milano. Mattinata casalinga e pomeriggio da Re Panettone per degustarli e assagggiarli. Ormai ce ne sono di tutti i tipi (con i fichi, il cioccolato, il caffè, uno addirittura con il grana e le cipolle caramellate), ma per me il top rimane sempre il classico. Poi come sempre il troppo stroppia e alla fine ero anche quasi nauseata, tanto che ne abbiamo comprato uno solo piccolo piccolo. E poi in centro, nella suggestiva cornice di piazza dei Mercanti per vedere la mostra di Bonatti. Le foto sono straordinariamente moderne e mi ha fatto pensare che anch'io vorrei una vita così. Infine volevamo ordinare una pizza per cena, ma il nostro pizzaiolo di fiducia suonava sempre occupato. Ci siamo vestiti e siamo andati da PiazzaAm, proprio dietro casa e che per TripAdvosr è il N°5 di tutti i ristoranti di Milano. In effetti il menù è contenuto ma la pizza è buona e mi sono sentita turista a casa mia che è una sensazione che amo molto.