la bradipessa

PASTA CON CREMA DI SOGLIOLA E RUCOLA


Settimana scorsa sono andata con Siona a vedere la mostra di Segantini e tra i vari discorsi, ci siamo chieste quali siano le esperienze che ci hanno arricchite di più. Siamo state concordi nell'affermare che il cinema nn rientra tra queste: sono tempi immemori che nn riusciamo più a vedere un film in grado di emozionarci per davvero. Tra le esperienze più preziose ci sono i viaggi, le mostre (credo al Guggenheim di Venezia di essere stata una guida discreta, che dici, Lolay?) e i libri. Lì però i nostri gusti divergono. Siona preferisce quelli impegnativi, di spessore, come "I fratelli Karamazov" (che io ho abbandonato perchè nn succedeva nulla e lo trovavo terribilmente noioso), mentre io amo di più quelli leggeri, a volte favole per adulti, altri proprio per adolescenti. L'ultimo è stato "Là dove cantano gli alberi" di Laura Gallego Garcia. Una storia romantica, dall'abientazione fantasy, che descrive perfettamente il motivo per cui secondo me gli eserciti erano composti da uomini e nn da donne. Un libro che fa sognare senza impegnare troppo, ma che regala anche qualche spunto di riflessione.Tutte le persone e tutte le cose hanno una storia da raccontare. Ad alcune si arriva attraverso gente come me, che le narra per evitare che siano dimenticate. Altre invece... vanno vissute.Ingredienti (per 2 persone): 170g di pasta corta, 100g di sogliola a filetti, 100g di ricotta, 50g di rucola, olio, sale, pepe, 1 filetto di acciuga sott'olioPreparazione: Cuocete la pasta in acqua bollente salata. Nel frattempo tagliate la sogliola a striscioline e fatela saltare nell'olio per pochi minuti. Frullatela con ricotta, rucola, sale, pepe e il filetto di acciuga. Scaldate la crema, scolate la pasta e fatela saltare per qualche istante con il sugo.Note: nella ricetta originale ci voleva il persico, ma al supermercato nn l'ho trovato, per cui ho ripiegato sulla sogliola. Il risultato è stato buono, anche se forse fin troppo delicato: il gusto del pesce si perdeva un po'...