la bradipessa

WE GARDESANO


Siccome nel 2014 nn abbiamo avuto l'estate, nel 2015 pare che nn avremo l'inverno. Così il we scorso abbiamo scartato lo scialp per mancanza di neve e lo sci da pista per il vento forte (avevo paura chiudessero gli impianti). Per fortuna la montagna offre un sacco di alternative e ancora una votla abbiamo fatto un we tornando alle origini: camminata sabato e MTB domenica in zona Lago di Garda.SABATO, SUI SENTIERI DELLA GRANDE GUERRA SUL MONTE CREINOBisognava andare ad est perchè domenica S sarebbe partito per la Svezia da Orio e così abbiamo scelto una zona dove nn ero mai stata. Quote nn elevate, ma itinerario di alto valore storico spt per gli appassionati della I guerra mondiale. Per me, splendidi panorami. Peccato solo il rientro su asfalto, un po' noioso.Regione: Trentino Alto Adige, provincia di TrentoLocalità di partenza: A22 uscita Rovereto Sud; seguire per Nago (225m)Meta: monte Creino (1280m)Dislivello: 1000mPunti di appoggio: nessunoPeriodo:l'itinerario è percorribile tutto l'anno; sconsigliata nei periodi più caldi e dopo abbondanti nevicate. Io l'ho fatto sabato 10-1-15tempo di percorrenza: 5h30 per l'intero giroTipo di percorso: itinerario ad anello su sentieri per lo più ben evidenti ma spesso in assenza di segnaviaDifficoltà: E+Presenza di acqua lungo il percorso: noItinerario: parcheggiata l'auto nei pressi della falesia Belvedere, si imbocca la mulattiera che sale verso la stessa e il castagneto. Dopo poche centinaia di metri, una traccia si stacca sulla destra. I due percorsi sono equivalenti, si ricongiungono poco più avanti, ma quella di destra è più panoramica. Tornati sul percorso principale, in breve si raggiunge una selletta da dove, con breve deviazione verso sinistra si raggiungono i resti di una fuciliera (il percorso può trarre in inganno, attenzione a nn scendere). Tornati sui propri passi, si prosegue dritto raggiungendo il castagneto. Attraversarlo e sbucare su una sterrata che si segue verso destra raggiungendo la dorsale Tre Croci (450m). Trascurare la prima palina segnaletica e imboccare la mulattiera che sale alle spalle della seconda (sentiero 637 vecchio). I due percorsi si ricongiungono cmq più avanti. Si incontrano dei resti di fortificazioni e si confluisce su una sterrata in corrispondenza di un tornante. Pochi metri più avanti si imbocca il sentiero sulla destra che passa nei pressi delle fortificazioni di Prea Busa e continua a salire nel bosco fino a uno spiazzo. Qui imboccare una traccia sulla destra che sale fino a raggiungere la dorsale in corrispondenza di una palina bianca e rossa. Proseguire su sentiero nn molto evidente sulla sinistra segnalato con bolli giallo limone che va a confluire su una forestale. Imboccarla verso sinistra e dopo poco notiamo 2 setieri. Imboccare quello centrale. Dopo poco la traccia si fa esigua. Si attraversa un tratto tra alte conifere, poi si passa in una faggeta dove la traccia appare più avidente. Quando la vegetazione cambia di nuovo e il terreno si fa più sassoso, tagliare verso destra su terreno un po' esposto e scivoloso puntando alla sella successiva alla vetta del monte Brugnolo. Poco oltre si sbuca su dei prati coltivati nei pressi di un roccolo. Imboccare la traccia che sale alle spalle di questo e che conduce dapprima alla croce di vetta e poi alla cima vera e propria (2h30).  Discesa: imboccare il sentiero F18 che scende tra i resti delle fortificazioni militari. Poco prima di raggiungere un punto panoramico con tavolino da pic-nic, imboccare un sentiero sulla destra che si seguirà fedelmente fino a sbucare sull'asfalto a quota 840m. Seguendo la stessa lungamente, si torna a Nago nei pressi di un hotel. Attraversare il paese verso destra per tornare al punto di partenza.Mangiare e dormire: abbiamo scelto il B&B Peter Pan a Costa, sopra Gargnano. La camera era ampia, con un bel terrazzo affacciato sulle montagne circostanti, silenziosa, forse un po' fredda ma il piumino era bello caldo. Il B&B è annesso a una trattoria dove abbiamo consumato una buona cena con cucina tipica casalinga a prezzi più che onesti. Proprietari gentili e disponibili. Davvero un posto da tener in considerazione come punto di appoggio in zona.DOMENICA: NAVAZZO-COSTA-BOCCA PAOLONE- VAL DROANELLO IN MTBLa prima uscita del 2015, dopo i 1172km fatti l'anno scorso. Davvero un bel giro, fatto senza soffrire minimamente la salita, con una discesa alla mia portata e anche un po' di neve. E così ho scoperto che forse forse vado meglio con la neve che senza.Lunghezza: 30km, 800m di dislivelloTipo di itinerario: Itinerario su asfalto e sterrato (30%; carrarecce MC)Periodo consigliato: L'itinerario è in genere percorribile da marzo a novembre. Io l'ho fatto domenica 11-1-15: un po' di neve in val Droanello, ma itinerario ciclabile senza difficoltàTempi di percorrenza: 3h30Descrizione: da Navazzo (268m) salire su asfalto verso Costa (745m). Si affronta una prima salita di 3,7km e poi un tratto con veloci saliscendi. Proseguire in salita verso Bocca Paolone (960m). Qui si notano sulla sinistra 3 strade sterrate. Ignorare le prime 2 (una chiusa da una sbarra e un altra dissestata in ripida discesa), ma imboccare la terza seguendo le indicazioni per Cadria. La strada affronta un primo tratto pianeggiante, per poi scendere con tornanti nel bosco. Ignorare una carrareccia sulla destra e raggiungere il fondovalle. Ora il percorso si fa più pianeggiante e costeggia il Rio Droanello fino a confluire sull'asfalto all'altezza del ponte più a monte del lago di Valvestino. Imboccare la SP verso sinistra e seguirla con qualche saliscendi fino al punto di partenza.