la bradipessa

WE OCCITANO DI FANGO E NEVE


Ormai l'abbinata MTB + scialpinismo è un classico per andare alla scoperta delle valli del cuneese. Questa volta ho tradito la val Maira per il vallone di S. Anna di Bellino, una traversa della val Varaita e devo dire che è stata una piacevolissima scoperta, complice una neve fantastica. Sabato, per spezzare il viaggio, ne abbiamo approfittato per fare un giro in MTB nelle Langhe. Ennesimo giro definito "medio" che io ho trovato facile. Vorrà dire che sarò mediamente allenata. Molto bello, sulle colline, tra vigneti e noccioleti.I giorno, MTB ad AlbaLunghezza: 33km, 500m di dislivelloTipo di itinerario: Itinerario prevalentemente su sterrato (80%; carrarecce TC)Periodo consigliato: L'itinerario è in genere percorribile tutto l'anno, sconsigliato nella stagione più calda e quando il terreno è particolarmente umido. Io l'ho fatto sabato 24-1-15: tantissimo fango che ci ha creato nn pochi problemi col cambio e a tratti rendeva la pedalata impossibileTempi di percorrenza: 3hDescrizione: si parte dalla località S. Cassiano, alla periferia di Alba. Si imbocca la ciclabile per Grinzane Cavour per lasciarla quasi subito per v. strade Basse a destra. Si passa sotto la SS e si imbocca la ciclabile sterrata per Roddi. Giunti nei pressi di Roddi, prendere a destra verso Pollenzo. Si passa vicino al ristorante La Cascata e subito dopo si confluisce su una strada asfaltata da imboccare verso sinistra. Si sale così a Verduno. Prima di entrare in paese, in corrispondenze di una chiesetta, prendere a destra. La strada si fa presto sterrata e sale alla località Castagni. Ritrovato l'asfalto, lo imbocchiamo verso destra in direzione La Morra. Dopo 500m in corrispondenza di una casa gialla attraversiamo la strada e proseguiamo su sterrato raggiungendo una chiesetta nei pressi di un crocevia. Prendere a destra e sbucare su asfalto a breve distanza di La Morra. Per il ritorno, ripercorrere la strada fatta all'andata fino a Verduno. Ora attraversare il paese e prendere la sterrata che si mantiene sul crinale. Imboccare quindi un sentiero in ripida discesa segnalato a sinistra che ci condurrà su un'altra sterrata. Andando verso destra, in breve si raggiunge l'asfalto in località Toetto. Imboccarla in discesa, poi salire verso Roddi fino a notare un sentiero in discesa tra i noccioleti che ci condurrà a una sterrata pianeggiante tra gli stessi. Imboccarla a sinistra, poi scendere tra gli aberi fino a raggiungere la SP7. Andare a destra, poi in corrispindenza di una chiesetta a sinistra a riprendere la ciclabile fatta all'andata seguendo la quale si farà ritorno all'auto. Mangiare e dormire: abbiamo scelto il rifugio Melezè: sempre aperto, dispone di camere e camerette e offre servizio di alberghetto. Gestori molto gentili, standard di pulizia ottimi, cena nella media.Domenica, polvere al colle SagneresIn realtà dovevamo andare al colle di Vers, ma abbiamo sbagliato strada. Poco importa: colle doveva essere e colle è stato, 1000m dovevano essere ed è stato qualcosa di più. Neve davvero bellissima e vallone molto suggestivo. Da tornarci, per fare il colle giusto e magari raggiungere anche la Rocca Marchisa.Regione: Piemonte, provincia di CuneoLocalità di partenza: A21 uscita Asti; raggiungere Bra, poi seguire per Savigliano e Costigliole Saluzzo da dove si imbocca la val Varaita. A Casteldelfino prendere a sinistra e percorrere la valle fino al rifugio Melezè dove d'inverno termina (1828m)Meta: Colle Sagneres (2887m)Dislivello: 1100mPunti di appoggio: nessunoDifficoltà: BSPericoli: prestare attenzione al pendio posto a destra bdella Rocca Vuorzè e al pendio terminalePeriodo consigliato: dicembre-maggio; io l'ho fatta domenica 25-1-2015: sci dall'auto, bella neve polverosa su tutto il percorso (tranne un breve tratto ventata nella parte centrale), itinerario parecchio affollato (anche se visto quello che ci avevano detto in rifugio, pensavo molto peggio...)Tempo di percorrenza: 2h45 solo salitaCartografia: IGCItinerario: dal rifugio Melezè si prosegue lungo la strada che in breve conduce alla borgata S. Anna. La si attraversa e, superato un ponte di legno, si pega a sinistra su stradina. La si segue alzandosi con alcuni tornanti e poi dirigendosi verso il fondo del vallone chiuso dalla bastionata rocciosa della Rocca Vuorzè. Poco prima di arrivarci, piegare a sinistra (palina segnaletica) e rimontare il canale alla sinistra delle rocce raggiungendo così il colletto Traversagn (2324m). Si affronta ora un lungo traverso il leggera ascesa in direzione SE. In corrispondenza di un pianoro, tralasciare la traccia che si stacca a destra verso la Rocca Marchisa e proseguire nella medesima direzione fino a confluire nel ripido canale Nord sottostante il passo. Risalirlo fino a raggiungere il colle.Discesa lungo il percorso di salita.