la bradipessa

ALLA SCOPERTA DELLE PREALPI CON GLI SCI: IL FRERONE


Decidere dove andare questo we nn è stato facile. Nessuno sembrava disposto a condividere con me la scelta e le variabili di cui tener conto mi sembravano davvero tante: il meteo, la neve, il vento... Alla fine la scelta è caduta sul Frerone: era da tanto che nn andavo nel bresciano e con gli sci nn ci sono tante gite fattibili, ma quest'anno il Frerone sembrava molto gettonato. La scelta nn è stata malaccio: il meteo è stato buono, il vento nn così tanto e la neve avrebbe potuto essere peggiore. Inoltre vincere il pendio terminale senza paura mi ha dato una bella soddisfazione.Regione: Lombardia, provincia di BresciaLocalità di partenza: A4 uscita Seriate. Per SS risalire la Valcamonica fino a Breno dove si prende a destra la strada per il passo di Crocedomini che in inverno viene chiusa all'altezza del rifugio Bazena (1804m)Meta: Frerone (2673m)Dislivello: 900m circaPunti di appoggio: nessunoDifficoltà: BSpericoli oggettivi: itinerario che necessita di neve assestata da quota 2200m (pericolo valanghe al momento dell'escursione: 2).Periodo consigliato: dicembre-aprile. Io l'ho fatta domenica 1-2-15: sci dall'auto, neve dura nella metà superiore, più crosotosa in quella inferioreTempo di percorrenza: 2h20 solo salitatipo di percorso: A/R per la stessa via su ampi pendii; ci sono alcuni saliscendi Cartografia: ICNItinerario: dal parcheggio antistante il rifugio Bazena, ci si inoltra nella valle per strada spesso battuta dalle motoslitte. Rimontando un dosso a sinistra, un breve traverso conduce al passo Val Fredda e alla malga sottostante (2040m). Persi alcuni metri di quota, si attraversa il vallone per dossi mantenendosi sulla sinistra idrografica. Giunti sotto il monte Cadino, si taglia verso sinistra affrontando un canale sotto la parete Ovest del Frerone. Si accede così a una valletta da cui piegando a destra si rimonta il pendio terminale (necessari i rampanti; spesso utili i ramponi) fino ad un colletto dove si lasciano gli sci. Verso sinistra, in pochi metri in vetta.Discesa per la via di salita. In condizioni di neve sicura è possibile raggiungere la malga Valfredda con un lungo traverso sulla destra idrografica che permette di ridurre al minimo i saliscendi.