la bradipessa

CHI DORME NN VA SUL BEVERIN (MA SULL'EINSHORN)


Il we appena trascorso avevo 2gg e l'idea era di fare il famoso Basodino. In realtà nonostante il bollettino valanghe desse pericolo 2, pare che l'itinerario nn fosse in condizioni sicure. Venerdì è stata una giornata piena al lavoro e nessunaltro sembrava avesse voglia di studiare un piano B che ci consentisse di star via 2gg. In realtà O aveva fatto un tentativo ma troppo poco convinto. Così abbiamo deciso di far campo base a Milano.Sabato, complice le ore piccole fatte giovedì notte, abbiamo deciso per una giornata in falesia. Siamo andati a galbiate: roccia un po' unta, ma vicino a Milano e tante vie alla nostra portata. L'importante è avere i gradi chiari. Sono partita con Zenzero e Cannella che a seconda degli schemi era classificata come 4b-5a. Sono salita senza nessun problema e allora ho provato con Corde Colorate che in teoria era 5b: nn sono neanche riuscita a partire. Per nn parlare di Tsunami, classificata da 5b a 6a. Forse come dicevano dei torinesi incontrati tempo fa, ci sono solo 3 gradi: passuma, tribulum, passuma minga. Di certo ero assolutamente fuori allenamento, visto che ho faticato a chiudere tutti i tiri: a parte Cultura Occidentale (5a), sono arrivata al penultimo rinvio di Attenti a Quei 2 (5b), idem su Balera (5a). Insomma, nn un gran risultato. Dovrò lavorarci se quest'estate voglio fare qualcosa di sensato.Domenica volevo andare a fare il Beverin. Avevo un conto in sospeso con quella valle. Quando D ha detto che bisognava partire presto, ho tremato e ho chiesto: "Presto quanto?". Alle risposta "6.20" mi sono tranquillizzata: nn è un orario terribile per degli scialpinisti e il viaggio era lungo. In realtà, fatta colazione e benzina, siamo arrivati al parcheggio da buoni ultimi e decisamente tardi. Ci siamo guardati, abbiamo lasciato giù gli imbraghi che io avevo voluto per la scala del Beverin e ci siamo incamminati verso il più corto e tranquillo Einshorn. Credo che la scelta si sia rivelata azzeccata. Innanzi tutto ce la siamo goduta molto di più, fermandoci un po' in vetta a mangiare qualcosa. E poi nn credo che sarei riuscita a fare 400m di dislivello in più. NN tanto per la salita, quanto per la discesa. La neve forse nn era così terribile, ma io la trovavo sfondosa e faticosa, nn mi fidavo e nn riuscivo a fare una curva come volevo. S diceva: "Mi fa male la caviglia, nn riesco a sciare come voglio" e a me sembrava tanto di avere a che fare con quelle persone che ti dicono: "nn guardare il casino che ho in casa. Sai, con il bambino..." Io guardo la loro casa e penso che la mia è molto più in disordine e nn ho nemmeno la scusa del bambino. Cmq in qualche modo sono arrivata giù e la giornata si è chiusa con un rilassante soggiorno alle terme di Andeer. Piccole, ma poco affollate e curate. Il Beverin e il mio SA2-2015 possono attendere.Regione: Svizzera, GrigioniLocalità di partenza: A9 fino a Como, proseguire sull'autostrada svizzera per il S. Bernardino e uscire a Zillis. Nel paese prendere a sinistra per Mathon (1527m)Meta: Einshorn (2603m)Dislivello: 1050m circaPunti di appoggio: nessunoDifficoltà: MSpericoli oggettivi: nessunoPeriodo consigliato: dicembre-fine marzo. Io l'ho fatta domenica 8-3-15: sci ai piedi dall'auto con un paio di togli e metti; neve mediocre in via di trasformazioneTempo di percorrenza: 2h30 solo salitatipo di percorso: A/R per la stessa via su pendii ampiCartografia: ICNItinerario: dal parcheggio all'ingresso del paese, risalire i prati incrociando un paio di volte una stradina. Si supera così la fascia boscosa e si raggiungono le baite di Tgoms (1859m). Lasciata a sinistra la traccia che sale al Beverin, si prosegue dritto per ampi e dolci pendii fino alla vetta già visibile.Discesa per l'itinerio di salita.