la bradipessa

PONTE DEL PRIMO MAGGIO ALLA RICERCA DEL SOLE. IN MTB, CON GLI SCI E A PIEDI


Al solito, meteo incerto per il ponte. Così ci siamo ridotti al giovedì sera. NN che ormai sia una novità. Cmq un'occhiata alle mappe meteo: nel cuneese sembrerebbe migliore. Una telefonata e si va.I giorno, MTB a BuscaUn bel giro, di soddisfazione, con 2 salite dure ma pedalabili, 2 discese per me un po' troppo tecniche e un tratto centrale con saliscendi divertenti. Il tempo è stato clemente: nuvole ma zero pioggia e discreti panorami.Lunghezza: 27km, 1000m di dislivelloTipo di itinerario: Itinerario prevalentemente su sterrato (70%; carrarecce MC e sentieri S2-S3)Periodo consigliato: L'itinerario è in genere percorribile tutto l'anno; buona ombreggiatura. Io l'ho fatto venerdì 1-5-15Tempi di percorrenza: 4hDescrizione: buona relazione e traccia qui. Per chi come S scarica la traccia e nn controlla il verso, va percorso in senso orario.Mangiare e dormire: questa volta niente rifugio, si fa i signori e si va all'agriturismo Chersogno, in una valle laterale sulla sinistra idrografica. Bella posizione isolata, camere ampie, forse un po' troppo buie. Cena fin troppo abbondante. Gestori gentilissimi. Da tornarci.II giorno, l'ultimo ChersognoForse questa volta abbiamo sbagliato qualcosa... Il Chersogno è una delle montagne simbolo della val Maira, imponenete piramide rocciosa che appare inaccessibile, di grande fascino. Forse era da fare un po' prima, visto che ormai i prati sono verdi e fioriti e la neve è arroccata lassù lassù. Ma avevamo letto una recensione su Gulliver di una settimana prima e abbiamo pensato che fosse fattibile. Ok, era dall'altro versante, ma nn pensavo facesse così tanta differenza. Invece arrivati a Campiglione la neve nn si vedeva neanche. Però ormai eravamo lì e così ci siamo caricati gli sci in spalla e siamo partiti. Li abbiamo spallati per circa metà del dislivello e la cosa mi ha ucciso, tanto che questa volta nn sono arrivata in vetta. Mi sono fermata al colle, 140m sotto. Continuavo a guardare l'ultimo pendio e a pensare che era lì, a un tiro di schioppo, ma nn riuscivo proprio a convincermi a rialzarmi per affrontarlo. In fondo nn c'era D e ci voleva qualcuno che nn arrivasse fin su. La neve in discesa poi era anche bella e ci ha regalato una bella discesa, nonostante le mie gambe risentissero dei 1000m fatti il giorno prima. Ne valeva cmq la pena,a nche solo per l'ambiente, chiuso da pareti e al cospetto del Monviso.Regione: Piemonte, provincia di CuneoLocalità di partenza: A21 uscita Asti; raggiungere Bra, poi seguire per Savigliano-Fossano-Dronero da dove si imbocca la val Maira. A Prazzo prendere a destra e percorrere la valle fino a Campiglione (1720m)Meta: Chersogno (3023m)Dislivello: 1300mPunti di appoggio: nessunoDifficoltà: BSPericoli: prestare attenzione al canale-pendio a quota 2420m e al pendio terminalePeriodo consigliato: gennaio-aprile; io l'ho fatta sabato 2-5-2015: gli sci si mettono a quota 2250m e poi noi abbiamo preferito fare il primo canale a piedi, sul sentiero (ma siamo scesi con gli sci); neve primaverile sul tutto il percorso; nessuno in giroTempo di percorrenza: 4h solo salitaCartografia: IGCItinerario: risalire i prati a monte della borgata di Campiglione fino a raggingere le Grange Chiotti (2023m; in teoria fin qui arriva anche una strada sterrata che sarebbe chiusa al traffico, ma se avessimo saputo quanto avremmo dovuto spallare, credo che avremmo rischiato la multa...). Sempre per prati su traccia di sentiero, raggiungere l'ultima baita isolata, quindi proseguire su sentiero raggiungendo un pianoro a quota 2200m. Con ampio semicerchio sulla destra ci si porta al colle Chiosso (2420m), posto circa a metà del primo canale pendio. Lo si risale fino al suo termine (quota 2600m) raggiungendo il pan del Vallone. Piegare a sinistra, attraversare un altro canale e accedere all'ultimo canale pendio che termina al colle a quota 2880m. Da qui a sinistra si affronta l'ampia cresta che poi si restringe e conduce in vetta.discesa per la via di salita.III giorno, a spasso per MilanoPer domenica le previsioni erano di nuovo brutte, così siamo tornati a casa per far compagnia ai gatti. Mattinata domestica e al pomeriggio ne abbiamo approfittato per fare 2 passi per la città. E' incredibile come viaggiamo a compartimenti stagni. Ci sono angoli della città che ho frequentato da sempre con piccoli gioielli di cui nn mi sono mai accorta. Abbiamo iniziato con la mostra Food, al museo di Storia Naturale. E' carina e ha degli spunti interessanti spt sugli oli; mi ha inoltre fatto scoprire che sono una collezionista seriale di cereali. Da lì ci siamo portati in v. Malpighi 3. Una mia amica dei tempi dell'università abitava proprio lì dietro, eppure nn mi ero mai accorta della bellissima casa con decorazioni in stile liberty. Quindi in v. dei Cappuccini, altra casa liberty che sembra uscita da un libro fantasy e giardino di villa Invernizzi con i fenicotteri. Passo spessissimo di lì in auto e nn mi ero accorta di niente. Un sacco di gente in giro. Credo che tutti abbiano letto lo stesso articolo. Mi ha cmq fatto piacere. Spero che l'expo, al di là di tutte le polemiche, permetta a tutti, milanesi compresi, di conoscere meglio e apprezzare la nostra città.