la bradipessa

CHIUSURA STAGIONE SCIALP AL LUCENDRO


E per quest'anno siamo agli sgoccioli. Sabato partirò per le vancanze e nn credo che quando tornerò ci sarà ancora abbastanza neve, tanto più che in teoria dovrei iniziare ad allenarmi a camminare se quest'estate voglio portare a casa qualche cima interessante. NN mi preoccupa la salita, quanto la discesa che con gli sci passa in un soffio e con poca fatica anche quando come ieri la neve fa un po' schifo. Quest'anno nn ho nemmeno tanta voglia di arrampicare, ho proprio voglia di camminare e godermi la solitudine e il lento scorrere del tempo.Cmq ieri mattina siamo partiti da Milano a un'ora illegale (mi ha fatto sorrideremia sorella che vene ha fatto una gara di corsa alle 5.30 e mi ha detto: "Ma allora esistono davvero le 5.30 del mattino!") e siamo arrivati al passo del S. Gottardo sotto uno sconfortante cielo grigio, con le cime avvolte dalle nuvole. Come sempre, ormai eravamo lì e io confidavo nelle previste schiarite in mattinata. In effetti poi il tempo si è aperto e la gita si è rivelata una degna conclusione di questa stagione. E' una gita complessa, che obbliga a ripellare per ben 3 volte e anche a fare un breve tratto con gli sci in spalla. Peccato solo che la neve fosse proprio brutta: era nevicato troppo di recente e la neve era in via di umidificazione, gessosa in alto e marcia in basso. S mi ha pure cacciato nel solito canale che mi ha letteralmente stremata. Ma ovviamente sono sopravvissuta e l'ottima compagnia ha reso la giornata davvero speciale.Regione: Svizzera, conton TicinoLocalità di partenza: A9 fino in dogana. Proseguire sull'autostrada svizzera fino a Airolo dove si imbocca la strada che porta al passo del S. Gottardo (2090m)Meta: Pizzo Lucendro (2963m)Dislivello: itinerario che consta di 3 salite differenti per un totale di 1250mPunti di appoggio: nessunoDifficoltà: BSApericoli oggettivi: itinerario che necessita di neve assestata in diversi punti Periodo consigliato: fine maggio-inizio giugno. Io l'ho fatta domenica 24-4-15: sci ai piedi dall'auto (dopo quello che abbiamo spallato le ultime volte ci voleva!); neve gessosa in alto, marcia in basso; cresta della Fibbia percorribile sci ai piedi tranne un brevissimo tratto; parecchia gente sul percorsoTempo di percorrenza: 4h per l'intero girotipo di percorso: itinerario ad anello per lo più su pendii ampiCartografia: ICNMateriale supplementare: picozza e ramponi utili per la cresta Itinerario: dal parcheggio dell'ospizio, si attraversa la strada e ci si dirige verso ovest dapprima per dossi e vallette poco ripidi. Si attraversa un breve pianoro e si affronta un tratto più ripido che conduce a una bocchetta a quota 2643m. Si tolgono le pelli e, facendo attenzione alla cornice, si scende sull'altro versante per circa 150m. Si affronta quindi un traverso verso sinistra che conduce nei pressi di alcune baite. Si rimettono le pelli e si risale l'ampio spallone del Lucendro che si impenna nel tratto terminale. Raggiunta la cresta, si lasciano gli sci e la si percorre brevemente verso destra fino in vetta.Per la discesa, si torna sui propri passi fino alle baite. Qui occorre rimettere le pelli e risalire la cresta ovest della Fibbia (a seconda delle condizioni alcuni tratti devono essere fatti a piedi) fino a una selletta a quota  2758m (madonnina). Si scende sul versante opposto immettendosi sul percorso di salita nei pressi del primo pianoro incontrato.