la bradipessa

QUANTO SEI BELLA ROMA...


Ok, tutte le strade portano a Roma. Il problema è quando ci arrivi. S è tanto bravo a trovare la via in montagna, ma in città è un disastro e la cosa peggiore è che nn ascolta, per cui mi ha fatto fare dei giri assurdi e lunghissimi. Passi per sabato per andare a cena a Testaccio, ma venerdì dopo 70km ero davvero esausta ed esaperata, tanto che l'arrivo a S. Pietro è stato tutto fuorchè trionfale. A parte che tra i graffi dei rovi e i lividi, sembravamo più gladiatori che pellegrini. Poi, questa volta che avevo le scarpe comode, sono andata in giro in bicicletta. Andare in bicicletta a Roma è un'esperienza. Il traffico credo sia equivalemnte se nn peggiore di quello di Milano. Per fortuna ci sono le ciclabili: 50m qua, un po' a destra e un po' a sinistra della strada, sui marciapiedi, credo vadano giusto bene per i turisti per nn farsi investire. Inoltre mi hanno fatto fare il giro di tutti i parchi: bellissimo quell di Villa Ada, tanto selvaggio da nn sembrare nemmeno cittadino.Infine questa volta ho deciso di star fuori dai circuiti turistici. E' un esercizio che mi diverte e mi stimola. Niente Colosseo, Piazza di Spagna, Musei Vaticani. Devo ammette che l'organizzazione di sab è stata un po' milanese con i tempi calcolati al secondo. Abbiamo iniziato con il monastero di Trinità dei Monti che custodisce delle curiose anamorfosi e un bellissimo calendario astronomico. Poi siamo passati a Villa Borghese (ok, questa è turistica... è anche obbligatoria la prenotazione on-line altrimenti è impossibile entrare) per vedere le statue del Bernini (incredibile le espressioni del David e la struttura elicodale dell'Apollo e Dafne), i dipinti di Raffaello (splendida La Dama con l'Unicorno), di Kranach e di Caravaggio. Quindi una visita veloce al quartiere Coppedè con le case liberty e la fontana della Rane dove i Beatles fecero il bagno vestiti e poi alla vicina Casina delle Civette, facente parte dei musei di Villa Torlnia. Sembra uscita da una favola, le vetrate sono davvero incredibili. E per finire una sosta in piazza Vittorio a cercare la porta magica.Domenica invece mattinata sull'Appia antica. Emozionanti le catacome di S. Callisto: abbiamo avuto come guida un salesiano appassionato e sembra impossibiile che siano passate indenni in mezzo a così tanti secoli. Mi ha stupito anche vedere così pochi italiani... Molto bella anche la villa di Massenzio, con un bel contrasto tra le rovine romane e le balle di fieno che creavano un paesaggio armonico e bucolico.L'unico rimpianto è stato nn riuscire nemmeno questa volta a incontrare Lisa, lei bloccata da un incidente in metropolitana, io col solo desiderio di scendere di sella. Ma ci riproveremo, anche perchè ci sono altre cose che mi incuriosiscono a Roma, dal battello sul Tevere a una gita nel sottosuolo. Mangiare e dormire:utilissima come sempre la guida dello Slow Food. Venerdì siamo andati da Angelo perchè era il più vicino, raggiungibile a piedi (nn sarei risalita in sella per nulla al mondo): ottima cucina romana a prezzo fisso (25€). Sabato a prenzo siamo andati a cercare una friggitoria che si chiama Freetto, ma era chiusa. Proprio di fianco però c'era una meravigliosa gelateria e col caldo una brioche con gelato era proprio quello che ci voleva. Sabato sera testaccio, da Flavio al Velavevodetto: porzioni abbondantissime tanto che nn siamo riusciti a finire il baccalà; ottimi i ravioli di ricotta, freschi e profumatissimi, ideali per una serata estiva e l'abbacchio con patate; prezzi nella norma per dei milanesi (80€ in 2, compreso il vino e 2 supplì di antipasto). Infine domanica a pranzo supplì e pizze particolarissime al Pizzarium, proprio a 2 passi dal nostra B&B, Le Mille e Una Roma: stanze silenziose e condizionate ma con cuscini un po' bassi nn ideali per me che soffro di cefalea tensiva.