la bradipessa

GAZPACHO


Come dicevo, giove sono andata da Oldani. Il metodo di prenotazione mi aveva fatto passare molta della poesia: il primo martedì del mese aprono le prenotazioni per il mese successivo; un'ora di tentativi andati a vuoto (telefono sempre occupato) per scoprire che i tavoli da 4 erano finiti e bisognava essere almeno in 6. La cosa mi è sembrata assurda, ma ci siamo piegate e abbiamo trovato altri 2 commensali. Perchè? Per me perchè adoro il cibo, l'ho sempre trovato interessante e la curiosità era tanta. La serata si è rivelata all'altezza delle aspettative. La location nn è niente di che, anche la monoposata nn mi è sembrata così innovativa visto che mi ricordava le posate da campeggio comprate in Svezia per la Patagonia. I camerieri erano gentili ma un po' ingessati. Le sale piccole e forse troppo calde. I piatti però meritavano, quasi tutti con abbinamenti di sapori e consistenze sorprendenti. Porzioni ragionevoli, anche perchè nn si può mangiare 1kg di taleggio rotolato nel cacao con granella di fave di cacao e frutta candita. Buonissimi i secondi: la trota con cottura sottovuoto sembrava cruda ma si scioglieva in bocca. Deliziosa la cipolla caramellata e il risotto al marsala. Mi ha fatto sorridere la Pink che davanti a un dessert si 3 cioccolati aromatizzati alla lavanda ha sentenziato che anche la lavanda di Oldani sapeva un po' troppo di sapone, esattamente come i miei (forse maldestri) esperimenti.S ovviamente è rimasto a casa. NN è un tipo da ristorante stellato. Preferisce una montagna di spaghetti all'amatriciana o uno stinco e bratwurstel. O almeno una volta era così perchè ultimamente mi sono accorta di avergli radicalmente cambiato le abitudini alimentari. Ha cominciato, quando tornava dai viaggi di lavoro, a sbirciare in cucina e a chiedermi: "Vero che nn c'è la carne?". Ora quando va a pranzo da sua madre, lei gli propone sempre o carne o pesce e l'ho sentito dirle: "Ma proprio o carne o pesce? Perchè nn una pasta? O un risotto... O qualcosa di verduroso..." Forse è vero che nn siamo poi così carnivori, che è solo questione di abitudine e di educare il gusto.Intanto ieri sera, per smaltire gli eccessi, un bel gazpacho purificante, fresco, light (solo 200Kcal a porzione!) e che è piaciuto anche a lui.Ingredienti (per 2 persone): 400ml di acqua usata per cuocere altre verdure (vi ricordate le zucchine del post precedente? Ecco, ho conservato l'acqua in cui le ho scottate e ho usato quella), 1 piccolo peperone (se è verde, il risultato sarà più bello esteticamente), 1/2 avocado, 1 cipollotto, 2 cucchiai d'olio, 2 cucchiai d'aceto, un pizzico di peperoncino piccante, 40g di pane raffermo, 1 carota, 1 piccolo cetriolo, 100g di pomodori, crostiniPreperazione: spezzettate il pane e ammolatelo nell'acqua di cottura delle verdure per 10 minuti. Nel frattempo tagliate a cubetti l'avocado, il peperone eil cipollotto. Riuniteli nel bicchiere del frullatore, unite l'acqua col pane e frullate fino ad ottenere una crema. Condite con l'olio, l'aceto e il peperoncino e azionate l'apparecchio ancora qualche istante. Ponetelo in frigor fino al momento di servirlo decorandolo con i crostini, una julienne di carote e cetriolo e una dadolata di pomodoro.Note: l'acqua usata per cuocere le verdure è ricchissima di sali minerali e contribuisce ad arricchire il sapore della preparazione.