la bradipessa

PASSEGGIANDO NEL PAESE DEI MEZARAT: ALPEGGI SOPRA CANNOBIO


Giove il tempo era ancora buono, ma mi sono fatta prendere dalla pigrizia e alla mattina siamo stati a poltrire; al pomeriggio invece siamo andati alla falesia di Maccagno. Abbiamo provato i monotiri che partono direttamente dal lago: sicuramente suggestivi, ma scomodi (bisogna continuamente fare attenzione che la corda nn finisca in acqua) e nn particolarmente interessanti. Poi ne abbiamo riprovati alcuni nel settore già esplorato la volta scorsa e mi sono stupita della facilità con cui mi venivano: sarò migliorata o il mio copro si ricordava i passaggi?Venerdì come già scritto abbiamo strappato il Piambello al maltempo.Sabato invece ci siamo alzati che pioveva e nn ha mollato per tutto il giorno, in fondo ferragosto è come Pasquetta: a memoria d'uomo è sempre brutto. Perciò siamo andati al Tamaro Splash&Spa. L'acqua era freddina, ma la zona spa mi è piaciuta e ci voleva la giornata relax.Domenica ci siamo alzati con qualche schiarita e ne abbiamo approfittato andando a fare un giro per alpeggi. L'idea mi era venuta da un libro che avevo regalato un paio di anni fa a mio padre e la meta erano i prati dell'Agher. Peccato che arrivati su, abbiamo trovato l'alpeggio chiuso e abbandonato. La cosa mi ha fatto tristezza perchè è uno stile di vita che mi piacerebbe, anche se mi dico sempre che nn ho il coraggio di fare un passo simile. Vedere che nn è riuscito nemmeno a chi ci aveva creduto tanto da investirci (pannelli solari, teleferica...), mi fa pensare che forse è uno stile di vita davvero anacronistico, impossibile al giorno d'oggi. I formaggi cmq li abbiamo trovati lo stesso, visto che alla fine abbiamo allungato il giro all'inverosimile. Ed è stata una bella passeggiata, su mulattiere ben tenute, attraverso boschi selvaggi che si aprivano regalando begli scorci sul lago.Regione: Piemonte, VCOLocalità di partenza: A26 uscita Verbania. Portarsi sul lungolago e seguirlo fino a Cannobio. Usciti dal paese, prendere a sinistra seguendo le indicazioni per S. Agata fino a Campedeglio (351m)Meta: prati dell'Agher (1029m)Dislivello: itinerario con saliscendi per un totale di 1000m circaPunti di appoggio: Agriturismo da Attilio: localizzato a Marcalone, dispone di camere e servizio cucina; offre inoltre prodotti locali, una buona scelta di birre artigianali; un po' caro (10€ una birra da 500m, miele 15€/kg)periodo: l'itinerario è percorribile da marzo a novembre;  io l'ho fatto domenica 16-8-15tempo di percorrenza: 4h15 per l'intero giroTipo di percorso: itinerario ad anello su sentieri ben segnati (anche se da Valmuggiano in poi manca quasi totalmente la segnaletica verticale)cartografia: Kompassdifficoltà: EPresenza di acqua lungo il percorso: noItinerario: parcheggiata l'auto a bordo strada nei pressi di dove si stacca la mulattiera per S. Agata, si scende leggermente sempre su mulattiera. Incontrata una rampa di cemento che conduce ad un B&B, la si risale e poi si prosegue su mulattiera nel bosco che, con andamento molto dolce, conduce a Cinzago (501m). Si attraversa il paese e si continua sempre su mulattiera. Si oltrepassa un ponte, si ignora un bivio sulla sinistra e in breve si arriva a S. Bartolomeo in Montibus. La chiesa, affrescata, è purtroppo chiusa. Tralasciato un altro bivio sulla destra, la mulattiera inizia a salire con maggior decisione, passa i ruderi di  Pizzocca e all'improvviso sbuca sui prati dell'Agher. Prendiamo il sentiero a sinistra (indicazioni per S. Agata) che con molti saliscendi porta a Valmuggiana inferiore e superiore. Il sentiero continua a salire nel bosco, poi compie un traverso. Si superano 2 brevi tratti attrezzati con catene e si perviene a un bivio con palo ma senza segnaletica. Si tiene il sentiero basso che tocca le case di Monti di Piè (814m). Poco oltre si sfocia su una sterrata che si imbocca verso destra per poi lasciarla quasi subito per un sentiero a sinistra che in breve sfocia sulla rotabile a monte di Marcalone. Si attraversa l'abitato in discesa e si imbocca il sentiero che attraversa un piccolo pascolo e si tuffa nuovamente nel bosco. Al bivio prendiamo a sinistra, passiamo dalla cappella di S. Luca e in breve raggiungiamo S. Agata. Da qui, sempre su mulattiera, velocemente al punto di partenza.