la bradipessa

DAL PASUBIO SI VEDE ANCHE IL MARE!


Quest'anno è il centenario dell'inizio della prima guerra mondiale. Cosa ci sia da ricordare dell'inizio di una guerra, proprio nn lo capisco. Inoltre, nonostante abbia portato storia all maturità, nn sono un'amante del genere, anche perchè credo molto poco nei suoi insegnamenti. O quanto meno, nella capicità degli uomini a imparare dai suoi insegnamenti. Basti vedere cosa sta succedendo nel mondo. Cmq in qualche modo devo essere sensibile all'argomento, visto che ho cominicato il 2015 sul monte Creino, a luglio ho fatto la Presanella (il rifugio Denza è stato un insediamento militare), ad agosto l'Oronaye con la ferrata storica e ieri ero sul Pasubio. L'itinerario scelto era la ferrata Falcipieri, bel percorso di cresta molto lungo e molto panoramico: lo sguardo spaziava dai ghiacci della Marmolada al mare. La discesa è stata lungo la strada delle 52 gallerie, manufatto bellico davvero impressionante. Se gli uomini impiegassero le stesse forze usate per la guerra, in opere di pace, credo che risolveremmo almeno la metà dei problemi mondiali. Una delle cose carine è che ovunque vada, trovo sempre un sacco di motivi per tornare: la prossima volta sarà in MTB!CONSIDERAZIONI E NOTE: a ottobre dell'anno scorso, il percorso è stato interessato da una frana che ha causato un incidente mortale. La ferrata Falcipieri è stata chiusa e al momento nn sarebbe percorribile, anche se nn c'è nessun cartello all'inizio del percorso. A me tuttavia è apparsa in ordine. Inoltre credo che la definizione esatta sia "sentiero alpinistico attrezzato": i tratti attrezzati sono inervallati da lunghi trasferimenti ed è richiesta una certa attitudine a muoversi su roccia in quanto in molti tratti il cavo serve da assicurazione me è necessario arrampicare/disarrampicare; in ogni caso il cavo dove serve, c'è. Esistono poi numerose vie d'uscita: fino alla Forcella Camozzara io ne ho contate 6: le prime 2 assolutamente intuitive visto che la strada delle 52 gallerie corre prorpio sotto, poi ce ne sono 2 segnate con bolli e frecce rosse in vicinanza del Bovolo; dal passo Fointana d'Oro nn le ho più contate anche perchè in alcuni tratti il percorso è forzato in quanto corre a brevissima distanza dalla ben più agevole e veloce strada.Regione: Veneto, provincia di VicenzaLocalità di partenza:  A22 uscita Rovereto. Imboccare la SP46 fino al Pian delle Fugazze. Scendere per un paio di km sul versante veneto, poi prendere a sinistra la strada per il passo Xomo. Da qui a sinistra ancora 2km fino alla Bocchetta di Campiglia (1219m; parcheggio a pagamento: 5€ per 24h; il parchimetro accetta solo monetine!!!!)Meta: Rifugio Papa (1928m)Dislivello: itinerario con saliscendi per un totale di 1200m circaPunti di appoggio: rifugio Papa: di proprietà del CAI di Schio, dispone di 55 posti ed è aperto con servizio di alberghetto da inizio giugno a metà ottobreperiodo: l'itinerario è percorribile da giugno a ottobre; io l'ho fatta domenica 6-09-15tempo di percorrenza: 3h solo salita (+2h in sosta) + 2h di discesaTipo di percorso: itinerario ad anellocartografia: Tobaccodifficoltà: EEA (necessario casco e kit da ferrata; utile una torcia per il sentiero delle gallerie)Presenza di acqua lungo il percorso: noItinerario: parcheggiata l'auto nell'apposito pizzale, si imbocca un sentiero posto appena a destra  del portale d'inizio della Strada delle 52 Gallerie che sale nel bosco di faggi. Raggiunta la cresta spartiacque, si trovano le prime formazioni rocciose attrezzate con corde metalliche e scalini in ferro. Si giunge quindi ad un camino verticale di una decina di metri e superatolo (corda metallica) si percorre un buon tratto di cresta erbosa interrotta qua e là da qualche masso; si perviene quindi in discesa su una sella poco sopra la 10^ galleria. Dopo la sella inizia un breve percorso in cengia che traversa la parete che sovrasta l'uscita della 10^ galleria e che conduce ad un piccolo costone erboso lungo il quale è stata nuovamente evidenziata la vecchia traccia che conduce alla Forcella del "Bovolo" che guarda l'omonima Guglia. Si procede quindi verso quest'ultima tenendosi appena a sinistra della crestina erbosa che termina presso una formazione rocciosa, superata la quale (attrezzatura metallica) si è all'attacco del "Bovolo". Si sale lungo la scala in ferro oltre la quale si traversa a destra su piccola cengia ricavata sullo strapiombo della Guglia (corda d'acciaio e maniglie in ferro); si supera un camino verticale e quindi una cengia fittamente ricoperta di mughi, aggirando la quale si incontra un ripido ghiaione che faceva parte un tempo del vecchio itinerario. Si riprende quindi la traccia che sale alla Bella Laita (1881mt). Dopo un lungo tratto di cresta coperta da vegetazione si giunge fin sotto Cima Cuaro alla cui vetta si perviene dopo aver percorso alcune crestine rocciose. Da qui (1939mt) si scende per una parete rocciosa (corde metalliche) intervallata da alcuni gradoni fino alla Forcella Camozzara (1875mt). Si attacca quindi decisamente lo spallone Sud-Est di Cima Forni Alti per compiere una serie di passaggi sulle solide formazioni calcaree della cresta (corda d'acciaio e scalino fino all'anticima),dalla quale si perviene ad una sella e successivamente alla vetta (croce in ferro; 2023mt). Si scende lungo lo spallone Nord-Ovest per sentiero ripido, ma facile, fino a una selletta crocevia di sentieri. Si prende a sinistra e dopo aver evitato due cocuzzoli mediante due gallerie esistenti alla loro base si giunge al Passo di Fontana d'Oro. Dopo il Passo la cresta ed il sentiero proseguono in direzione Nord-Ovest con percorso gibboso e facile, ogni tanto interrotto da qualche intervallo roccioso facilmente superabile con l'aiuto della corda metallica. Salendo per un erto pendio erboso (evidente traccia di sentiero) si giunge al Cimon del Soglio Rosso (2040mt), penultima cima e punto più elevato dal quale, percorrendo una facile cresta, si perviene alla Cima dell'Osservatorio (2027mt) da cui si scende comodamente alle Porte del Pasubio e rifugio A. Papa.Per la discesa si imbocca la strada delle 52 gallerie e la si segue fino a far ritorno al punto di partenza.