la bradipessa

MINESTRA DI ORZO E GIALET


Ok, l'ho fatto: sono andata all'Expo. E nn mi ha lasciato a bocca aperta. La prima cosa da segnalare è che se avete degli obiettivi, dovete munirvi di una cartina cartacea perchè quelle interattive sono pressochè inutili; ti dicono cosa c'è nei vari padiglioni ma nn dove trovarli. Noi volevamo andare in Zimbawe a mangiare il coccodrillo e nn siamo riusciti a trovarlo: dopo aver vagato lungamente, abbiamo guardato gli orologi e abbiamo optato per l'India che era il padiglione più vicino. Inoltre i volontari nn sanno dare le informazioni precise: alla domanda: "Dove trovo un bancomat?", la risposta è stata: "Mah... penso di là..."Poi... è tutto finto! NN so esattamente cosa mi aspettassi, ma la brughiera inglese è assolutamente deludente; meglio l'alveare dal punto di vista architettonico, per il resto idee poche. Più suggestiva la foresta austriaca, ma per me che sono abituata ai boschi veri nn è stata così sorprendente. Era un po' come trovarsi a Las Vegas e fare il giro in gondola nella tinozza sotto il finto campanile di S. Marco. Vista la quantità di informazioni a cui abbiamo accesso oggigiorno, mi è sembrato abbastanza uno spreco di denaro.Infine le code. Si fanno le code praticamente per tutto. Per le patatine belghe, per i padiglioni (alcuni, tra l'altro, chiudono per prima delle 21...), per i bagni... Io che nn amo la folla e il rumore, ero abbastanza spaesata tra luci e dj set, tanto che il momento più bello è stato quando, al termine della serata, abbiamo smesso di vagare alla ricerca di qualcosa e ci siamo dirette alla metrò. A quel punto abbiamo davvero iniziato a chiacchierare e la strada che all'andata ci era parsa lunghissima, ora ci è sembrata molto più breve.Quello che mi è piaciuto è il cibo. NN è a buon mercato, ma il cocktail con pompelmo e cardamomo preso in Russia era delizioso e il cibo assaggiato in Vietnam e in India mi sembrava davvero autentico e visto che questa è una cosa che da internet nn si può conoscere, direi che cmq ne è valsa la pena. Quello che mi è spiaciuto è vedere lo spreco di cibo, nonostante il tema dell'Expo fosse appunto "Nutrire il pianeta".Tirando le somme: la serata è stata piacevole, spt per la compagnia e credo che tornerò all'expo per portarci S. che era curioso di vederlo (più di me, credo...), ma sono ben felice di nn esserci mai andata di domenica. Forse bisogna solo prenderlo per quel che è: una grande fiera.Ingredienti (per 2 persone): 50g di fagioli gialet, 50g di orzo, 1 carota, 1 patata, 1 cipolla, rosmarino, salvia, sale, pepe, olio, 1 costa di sedanoPreparazione: Ammollate i fagioli per almeno 6 ore, scolateli, sciacquateli e metteli in pentola a pressione coprendoli d'acqua e cuocete per 20 minuti dal fischio. Unite quindi la patata e la carota a cubetti e l'orzo e cuocete per altri 15 minuti dal fischio. Nel frattempo fate rosolare nell'olio la cipolla tritata con il sedano, la salvia e il rosmarino. Uniteli al resto della minestra, regolate di sale e cuocete per altri 10 minuti a pentola scoperta. Profumate con una generosa macinata di pepe e servite.Note: i fagioli gialet sono una qualità originaria del feltrino/bellunese; hanno forma sferica, colore dorato e una buccia molto sottile.