la bradipessa

S. STEFANO IN SOLITARIA A SPASSO X LE PREALPI VARESINE


Alla fine l'ho fatto. Da sempre a S. Stefano mi regalavo una sgambatina per illudermi di smaltire le calorie ingurgitate a Natale. Il giorno prima S aveva anche definitivamente abbandonato le stampelle. Certo, per ricominciare a fare sport dovrò portare ancora un po' di pazienza, ma lui ha voglia di tornare alla vita di sempre e mia madre ne ha approfittato commissionandogli un po' di lavori nel giardino della casa al lago. Lui è stato contento perchè è qualcosa che gli piace fare e io ne ho approfittato per portare a casa quel giro studiato per la settimana precedente. In realtà, visto che guidava lui, avrei anche potuto salire fino a Casere con l'auto, risparmiandomi circa 500m di dislivello e un'ora di cammino, ma ho preferito fare un giro alla vecchia maniera: senza gps e completamente a piedi, partendo e tornando al lago. Ne è uscito un giro di soddisfazione. Ok, nn è niente di trascendente, ma cmq mi ha fatto vincere la paura di andare in giro da sola, mi ha regalato bei panorami e belle emozioni, compresi un paio di errori e uno smarrimento nel bosco. Regione: Lombardia, provincia di VareseLocalità di partenza:  A8 fino a varese, quindi seguire per Cittiglio e Laveno (210m)Meta: Monte Nudo (1235m)Dislivello: itinerario con saliscendi per un totale di 1200m circaPunti di appoggio: rifugio Adamoli (977m): di proprietà del CAI Besozzo, dispone di 9 posti letto e dovrebbe essere aperto nei we tutto l'anno e continuativamente nel periodo estivo; http://www.caibesozzo.it/Adamoli.php Quando sono passata io, era chiuso e un cartello recitava che avrebbe riaperto a Pasquaperiodo: l'itinerario è percorribile tutto l'anno, sconsigliato nella stagione più calda; io l'ho fatta sabato 26-12-15tempo di percorrenza: 6h per l'intero giroTipo di percorso: itinerario ad anello su sentieri per lo più ben segnaticartografia: Kompassdifficoltà: E (EE la discesa per il sentiero Piero)Presenza di acqua lungo il percorso: sìItinerario: si parte dal parcheggio che si trova subito fuori dal centro storico in direzione Luino. Si percorre v. Caprera e, seguendo i segnavia giallo/verdi dell'AV, si risale via vararo in forte pendenza. Si passa dalla frazione Brenna e, superato il bar ristorante Il Nido, finalemnte l'asfalto lascia posto a una mulattiera acciottolata che ci condurrà a Casere (750m; 1h). Prendere a sinistra, su asfalto, poi ancora a sinistra seguendo i segnavia e una palina segnaletica. Ben presto si lascia l'asfalto per uno stradello in piano che sbuca poco oltre sulla strada che sale al Cuvignone. La si segue per un breve tratto in salita, per lasciarla ben presto per un sentiero (palina). Al bivio successivo tenere la sinistra raggiungendo in breve il passo del Barbè. Da qui si percorre interamente la cresta dei Pizzoni di Laveno (1038m) con numerosi saliscendi e begli scorci panoramici. Ignorare un bivio a sinistra con indicazioni per il rifugio Adamoli, ma proseguire in cresta, scavalcando anche il Monte La Teggia (1163m) e scendendo al passo del Cuvignone (1050m; 1h30). Scendere sul versante verso la Valcuvia fino al primo tornante dove si imbocca un'ampia sterrata chiusa da una sbarra. Al bivio successivo tenere la sinistra e, in corrispondenza di una selletta, abbandonare la strada e percorrere la cresta (segnavia bianco/rossi) fino alla vetta del Monte Nudo (1235m; 1h).Per la discesa, mi sono lasciata tentare dal sentiero Piero (205e) di cui si incontrano i segnavia proprio nei pressi della croce di vetta. Il primo tratto si svolge su terreno ripido ma è ben individuabile grazie ad alcuni bolli bianco/rossi. Poco più avanti però, in corrispondenza di una zona di alberi caduti, si va a perdere. Io ho continuato a traversare in leggera discesa verso sinistra fino ad individuare sotto di me il sentiero 226. Credo di essere scesa troppo. Credo anche che convenga imboccare direttamente tale sentiero: dalla vetta scendere lungo la cresta fino a Pozzo Piano; qui imboccare il sentiero 3V verso sinistra e poi lasciarlo per il 226 a sinistra. Tale tracciato sbuca sulla strada che sale al Cuvignone poco sotto al rifugio Adamoli. Raggiungerlo e, tenedo l'edificio sulla destra, si nota una freccia in metallo arancione con l'indicazione per Caldè. Il sentiero scende ripido lungo la costa del Sasso, segnalato da alcune fustelle di plastica. Si affronta poi un traverso più pianeggiante che conduce a Pianeggi. Proseguire dritto, su strada sterrata e, poco prima che inizi l'asfalto, in corrispondenza di un tavolo da picnic, prendere un viottolo lastricato a sinistra che diventa sentiero e termina a Caldè in v. C. Battisti. Seguirla in discesa fino alla SP9 che si attraversa. La stazione è a breve distanza e col treno si fa ritorno a Laveno.