la bradipessa

BLEGIER: BEATA SOLITUDO, SOLA BEATITUDO


Sett scorsa in clinica c'è stato l'ammutinamento del sistema informatico. Siamo rimasti praticamente tutta settimana senza telefoni, internet e gestionale. Il che ha significato, oltre a un rallentamento di tutto il lavoro, il nn poter studiare la meta per il we. Ho chiesto aiuto alle persone che di solito vengono con me, ma nessuno sembrava interessato nè disposto. Sinceramente ci sono rimasta abbastanza male: di solito mi faccio carico di tutta l'organizzazione e una volta che chiedo aiuto vengo ignorata. Così sab sera, dopo aver prerarato gli zaini e caricato gli sci in auto, quando S mi ha chiesto dove saremmo andati, ho mestamente tirato fuori la relazione della testa di Crevacol. In realtà nn avevo nessuna voglia di farmi 2h30 di auto per fare una gita zona piste, ma sinceramente nn avevo molte altre idee. A quel punto lui ha tirato fuori il pc e ci siamo messi a guardare velocemente. Alla fine la scelta è caduta sul Blegier e domenica siamo partiti da una Milano sonnacchiosa e avvolta dalla nebbia. Passata la tangenziale di Torino, la nebbia si è diradata e le montagna, bianche per la nevicata del giorno prima, si sono stagliate contro il cielo azzurro; uno spettacolo bellissimo. Peccato che alla fine la scelta della gita si sia rivelata sbagliata. Infatti è stata faticosissima perchè ce la siamo dovuta tracciare tutta e la fatica nn è stata ripagata dalla discesa che invece si è svolta interamente in crosta. Sembrava di sciare nel cartone. Davvero pessima. Inoltre il vento nn ci ha nemmeno fatto godere del panorama della vetta. Le cose belle sono state la completa solitudine e la birra a Villar Perosa. Per il resto... Settimana prossima andrà meglio!Regione: Piemonte, provincia di TorinoLocalità di partenza: A4 fino a Torino; prendere la tangenziale e la diramazione per Pinerolo; risalire quindi la Val Chisone fino a La Rua (1520m), frazione di PragelatoMeta: Blegier (2580m)Dislivello: 1050m circaPunti di appoggio: nessunoDifficoltà: MSpericoli e difficoltà: nessunoPeriodo consigliato: dicembre-marzo; io l'ho fatta domenica 6-3-16: sci ai piedi dall'auto, ma i prati sotto il Gran Puy assolutamente insciabili; nn che sopra vada molto meglio: proprio a cercarla, si riesce a fare qualche curva decente nel bosco e negli accumuli da vento; per il resto crosta da cima a fondoTempo di percorrenza: 3h solo salitatipo di percorso: A/R per la stessa viaCartografia: IGCItinerario: parcheggiata l'auto appena prima dell'ingresso in paese (c'è un parcheggio a sinistra della strada; ieri inagibile per la nevicata), si attraversa la strada e si calzano gli sci. Si rimontano i prati sottostanti la frazione Gran Puy utilizzando come riferimento la linea elettrica. Raggiunto il paese, si attraversa la strada e si rimontano i pendii a monte dello stesso, con dolci pendenze e susseguirsi di dossi. Usciti dal bosco, si raggiunge la strada dell'Assietta. La si attraversa e si rimontano i pendii a monte puntando alla cresta spartiacque, quindi a piedi, lungo la stessa, in breve in vetta.Discesa per il medesimo itinerario