la bradipessa

ANCORA ENGADINA: PIZ MEZDI'


Inizio a pensare che l'Engadina stia allo scialpinismo come Finale ligure sta all'arrampicata.Ennesimo sab lavorativo (ultimamente mi sembra di lavorare a ciclo continuo...) ed ennesima domenica di meteo confuso. Visto che in Engadina sembrava un po' meglio, decidiamo di andare di nuovo là. L'alternativa erano le Orobie, ma le precipitazioni dei gg precedenti con il limite neve altissimo e le previsioni di una giornata mite, mi fanno scartare l'idea di partire da 1300m di quota. Anche questa volta l'abbiamo azzeccata. Quanto meno metereologicamente parlando: ampie schiarite ci permettono una discesa con buona visibilità e anche di goderci il panorama dalla vetta. Dal punto di vista della neve poteva andare meglio, un po' colpa dello scarso rigelo e un po' colpa nostra e della nostra lentezza. In ogni caso direi che è andata bene, anche perchè la salita si è rivelata bella tosta e di soddisfazione e io inizio a sentirmi brava.Regione: Svizzera, GrigioniLocalità di partenza: ss36 fino a Chiavenna, poi raggiungere il confine di stato. Risalire la val Bregaglia e raggiungere St Moritz Bad (1775m)Meta: Piz Mezdì (2992m)Dislivello: 1220mPunti di appoggio: nessunoDifficoltà: BS+/S3pericoli e difficoltà: necessita di neve assestata (pendii superiori a 35°) e di buona visibilità (possibili difficoltà di orientamento)Periodo consigliato: dicembre-aprile; io l'ho fatta domenica 3-4-16: neve dalla partenza, scarso rigelo notturno, utili i rampanti, discesa su firn nella parte alta, polenta in quella bassa, pochissima gente in giroTempo di percorrenza: 3h solo salitatipo di percorso: A/R per la stessa viaCartografia: KompassItinerario: parcheggiata l'auto nei pressi del club Med (parcheggio a pagamento: 1€/h), raggiungere le piste da fondo e seguirle brevemente verso sinistra. Imboccare quindi una stradina che sale a tornanti nel bosco (nn abbandonarla perchè si è all'interno di una zona a maggior tutela ambientale) per uscirne intorno a quota 2058m. Si supera quindi un primo salto roccioso per un evidente canalino. Raggiunto il pianoro superiore, si compie un traverso ripido verso destra accedendo così a un'ampia conca meno ripida. La si risale tenendosi sulla sinistra per poi superare un'altra strettoia a quota 2540m. In questo modo si ha accesso alla conca sommitale. Piegando a est si raggiunge la vetta sci ai piedi.Discesa per la via di salita.