la bradipessa

PROVE TECNICHE PER IL SELVAGGIO BLU LUNGO L'ANELLO DEI CAMPELLI


Vene partirò per la Sardegna. Ne ho davvero bisogno e in realtà nn ho ancora preparato niente, nonostante i miei compagni di viaggio abbiano già fatto liste e programmi. A me sembra ancora lontanissimo, ho un sacco di cose da fare questa settimana e poca voglia di farle. Però ormai la partenza è imminenete e ieri S voleva provare gli scarponi con cui affronterà il Selvaggio Blu. Escursionismo quindi. Abbiamo scelto una zona vicino a casa su un percorso che nn conoscevo. S poi ha dimenticato gli scarponi a casa per cui alla fine è venuto con le scarpe da ginnastica, ma il giro mi è piaciuto. Mi è sembrato anche più breve di quello che segnava il gps, senza difficoltà alcuna ma in bell'ambiente e con pochissima gente in giro: al ritorno nn abbiamo davvero incontrato nessuno.Regione: Lombardia, provincia di BergamoLocalità di partenza:  A4 fino a Dalmine; risalire la val Brembana fino a Olmo al Brembo dove si prende a sinistra per Valtortra. Passato l'abitato, si prosegue fino ai Piani di Cerosola dove, di fronte al rifugio Trifoglio, termina la strada (1350m)Dislivello: itinerario con saliscendi per un totale di 900m circaPunti di appoggio: rifugio Lecco (1779m): di proprietà del CAI omonimo dispone di 40 posti letto ed è aperto tutto l'anno con servizio di alberghettoRifugio Cazzaniga (1900m): di proprieta dell'Associazione Nazionale Alpini di Lecco, dispone di 25 posti letto ed è aperto nei we tutto l'anno e continuativamente da metà giugno a inizio settembre; ieri chiuso per ferieRifugio Nicola: di proprietà privata, dispone di 24 camere ed è aperto con servizio di alberghetto sia in inverno (tutti i giorni dal 26 dicembre ad aprile durante il funzionamento della funivia) che in estate (tutti i giorni da giugno a metá settembre) e durante i fine settimana nel resto dell'anno periodo: l'itinerario è percorribile da maggio a novembre; io l'ho fatta domenica 22-5-16: ancora alcuni nevai da attraversare ma senza difficoltà lungo il sentiero 101tempo di percorrenza: 5h10 per l'intero giroTipo di percorso: itinerario ad anello su sentieri ben segnaticartografia: Kompassdifficoltà: EE (il sentiero degli stradini presenta alcuni tratti esposti ed altri attrezzati con corde fisse)Presenza di acqua lungo il percorso: noItinerario: parcheggiata l'auto nell'ampio piazzale, ci si incammina lungo il proseguimento della strada. Fatti alcuni tornanti, ci sono 2 possibilità: o proseguire lungo la stessa o salire lungo le piste da sci tenendo sempre la sinistra fino a giungere ad un colletto (palina segnaletica). Da qui in breve ci si abbassa fino al rifugio Lecco (1h) dove si trovano le prime indicazioni per il sentiero degli Stradini. La traccia si porta alla Bocchetta di Pesciola e, trascurato un sentiero che scende ripido nel vallone, si prosegue a mezzacosta con alcuni saliscendi. Si passa nei pressi dell'attacco della ferrata e si prosegue lambendo le ripide parete rocciose in ambiente quasi dolomitico. Si raggiunge così la parte alta dei Piani di Artavaggio nei pressi della casera Campelli (1783m). Ai vari bivi si prosegue sempre dritto seguendo le indicazioni per il rifugio Nicola (2h30). Dal rifugio si torna brevemente sui propri passi e si imbocca il sentiero 101 che sale ad una bocchetta nei pressi della Baita della Bocca (1923m). Il tracciato, sempre ben evidente, corre a mezzacosta superando diversi valloni e seguendo lungamente le rughe della montagna fino ad una breve impennata che termina alla bocchetta dei Mughi (2020m; 4h). Scesi brevemente sull'altro versante, ci sono nuovamente 2 possibilità: scendere a sinistra oppure a destra. Entrambi i sentieri si ricongiungono alla prima bocchetta incontrata al mattino. Da qui all'auto per il percorso fatto all'andata.