la bradipessa

DRIBBLANDO I TEMPORALI SULLA PUNTA RAVINELLA


Domenica come al solito il tempo era incerto, così sab sera sul tardi, dopo un rapido consulto con SR, decidiamo per andare in valle Strona dove il meteo sembrava migliore. Decidiamo però di andare ognuno per conto proprio: lei era ià in zona e voleva partire molto presto al mattino per sfruttare la finestra di bel tempo che sembrava prevalentemente in mattinata; io di contro nn avevo voglia di alzarmi prima dell'alba. Tra l'altro domenica mattina nn è nemmeno suonata la sveglia, per cui quando ci siamo svegliati alle 8.15, io quasi nn volevo partire. Invece S è riuscito a convincermi e ad un'ora davvero vergognosa abbiamo iniziato a camminare. Ha avuto ragione lui. Il meteo è sato migliore delle più rosee previsioni; all'ora di pranzo avevamo un temporale a destra sulla val Grande e uno a sinistra sulla val Sesia, ma sopra di noi il cielo era azzurro. La gita mi è piaciuta, in completa solitudine e in ambiente selvaggio nonostante la quota modesta, con bei contrasti tra la valle di salita e quella di discesa.Regione: Piemonte, provincia di VerbaniaLocalità di partenza:  A26 uscita Gravellona Toce; seguire per Omegna, poi prendere a destra per la Valle Strona che si segue fino a Forno. 1,5km dopo il paese, si trova una cappelletta dedicata a Sta Lucia (965m)Meta: Punta Ravinella (2117m)Dislivello: 1150m + saliscendiPunti di appoggio: nessunoperiodo: l'itinerario è percorribile da maggio a novembre; io l'ho fatta domenica 19-6-16tempo di percorrenza: 5h per l'intero giroTipo di percorso: itinerario ad anello su sentieri ben segnaticartografia: Kompassdifficoltà: EPresenza di acqua lungo il percorso: sìItinerario: parcheggiata l'auto a bordo strada, ci si incammina lungo il sentiero che si stacca a destra della cappella costeggiando un torrentello (segnavia Z12). Si raggiunge il rudere del Colletto (1236m) all'ingresso del bosco di faggi. Si guadano 2 corsi d'acqua e si raggiunge l'alpe Ravinella inferiore (1356m; 1h; fontana). Si passa vicino alle case, si sale nella faggeta e si guada nuovamente il torrente (1530m) per poi risalire un ripido spallone erboso. Qui la traccia è labile, ma i frequenti segnavia permettono di procedere senza dubbi. Oltrepassato un sasso con freccia rossa e lettera U, ci si porta sopra un piccolo salto roccioso dove sorge l'Alpe Ravinella Superiore (1892m; 1h15; sorgente). Si piega ora verso sinistra e, con pendenze minori, si raggiunge la conca che ospita il lago di Ravinella (1974m). Tralasciato il bivio per la Punta dell'Usciolo, si raggiunge l'omonimo passo (2037m). Ora i segnavie spariscono, ma è necessario risalire a sinistra la cresta Nord Ovest fino in vetta (45').Discesa: tornati al colle dell'Usciolo, ci si abbassa sul versante opposto raggiungendo l'alpe Cunetta di Sopra (1810m). Senza raggiungere le case, piegare a sinistra e arrivare all'Alpe Cunetta di Sotto (1558m). Si passa tra le case e si continua a scendere. Si affrontano 2 guadi e ci si immette sul sentiero che scende da Montagna Ronda che si segue fino a raggiungere campello Monti (1305m; 1h10; fontane). Si passa nei pressi della vecchia scuola elementare e si imbocca la vecchia mulattiera. Si attraversa il torrente su di un ponte e, ignorata la deviazione verso destra che sale al Monte Capio, si continua a scendere a tratti nel bosco e a tratti per prati, passando nei pressi di alcune case isolate. Raggiunta la frazione Valdo (1170m), si passa nuovamente sulla sinistra idrografica del torrente. Si passano le case di Pian Pennino e si raggiunge Pian del Forno dove è necessario portarsi sulla strada asfaltata che noi abbiamo seguito fino a tornare al punto di partenza.