Un po' di tempo fa mi era capitato tra le mani l'ultimo libro di K. Ishiguro, "Il gigante sepolto". Ambientato nell' Inghilterra post-arturiana che è un periodo che mi ha affascinata molto durante l'adolescenza, l'ho trovato molto delicato ed evocativo. Così ho pensato di leggere qualcosaltro dello stesso autore e ho scelto "Quel che resta del giorno": le recensioni parlavano di capolavoro e mi piaceva che anche quello ruotasse intorno al ruolo della memoria. Mi è piaciuto molto meno, l'ho trovato lento e a volte faticoso. Un libro da centellinare quando si ha un po' di tempo. E' un libro triste, ma la parte finale risulta molto poetica. E cmq tratta di argomenti profondi, per cui forse si meriterebbe una lettura da parte di tutti.Bisogna essere felici. La sera è la parte più bella della giornata. Hai concluso una giornata di lavoro e adesso puoi sederti ed essere felice.[...] Dovrei smettere di pensare tanto al passato, dovrei assumere un punto di vista più positivo e cercare di trarre il meglio da quel che rimane della mia giornata. Dopotutto che cosa c'è mai da guadagnare nel guardarsi continuamente alle spalle e a prendercela con noi stessi se le nostre vite non sono state proprio quelle che avremmo desiderato?Ingredienti (per 2 persone): 100g di grano saraceno, 100g di prugne, 150g di pomodorini, 100g di mozzarella, menta, crescione, scorza di limone, olio, salePreparazione: lessate il grano saraceno in acqua bollente salata per il tempo indicato sulla confezione; scolarlo e farlo raffreddare. Tagliare a pezzetti le prugne, i pomodori e la mozzarella. Tritare le erbe con la scorza di limone. Unire tutti gli ingredienti in una ciotola, profumare con il trito aromatico, completare con l'olio e lasciar riposare qualche ora l fresco prima di servire.
INSALATA DI GRANO SARACENO
Un po' di tempo fa mi era capitato tra le mani l'ultimo libro di K. Ishiguro, "Il gigante sepolto". Ambientato nell' Inghilterra post-arturiana che è un periodo che mi ha affascinata molto durante l'adolescenza, l'ho trovato molto delicato ed evocativo. Così ho pensato di leggere qualcosaltro dello stesso autore e ho scelto "Quel che resta del giorno": le recensioni parlavano di capolavoro e mi piaceva che anche quello ruotasse intorno al ruolo della memoria. Mi è piaciuto molto meno, l'ho trovato lento e a volte faticoso. Un libro da centellinare quando si ha un po' di tempo. E' un libro triste, ma la parte finale risulta molto poetica. E cmq tratta di argomenti profondi, per cui forse si meriterebbe una lettura da parte di tutti.Bisogna essere felici. La sera è la parte più bella della giornata. Hai concluso una giornata di lavoro e adesso puoi sederti ed essere felice.[...] Dovrei smettere di pensare tanto al passato, dovrei assumere un punto di vista più positivo e cercare di trarre il meglio da quel che rimane della mia giornata. Dopotutto che cosa c'è mai da guadagnare nel guardarsi continuamente alle spalle e a prendercela con noi stessi se le nostre vite non sono state proprio quelle che avremmo desiderato?Ingredienti (per 2 persone): 100g di grano saraceno, 100g di prugne, 150g di pomodorini, 100g di mozzarella, menta, crescione, scorza di limone, olio, salePreparazione: lessate il grano saraceno in acqua bollente salata per il tempo indicato sulla confezione; scolarlo e farlo raffreddare. Tagliare a pezzetti le prugne, i pomodori e la mozzarella. Tritare le erbe con la scorza di limone. Unire tutti gli ingredienti in una ciotola, profumare con il trito aromatico, completare con l'olio e lasciar riposare qualche ora l fresco prima di servire.