la bradipessa

COURMAYEUR 2016 1, CLIMBING


A) Velociraptor in compagniaQualche tempo fa RV mi ha chiesto perchè io nn ripeta mai una via. In realtà nn è che ci sia proprio un perchè, è una cosa che ho iniziato a dire quando ho cominicato ad andare in montagna da sola e poi è diventata una delle cose che la gente si aspetta da me, un pezzetto della mia maschera. Perchè tutti indossiamo una maschera. Il mio vantaggio è che a me la mia maschera piace molto. Cmq parlando con lei mi sono accorta che questa è solo una parte della verità. All'inizio questa cosa è nata per la mia ansia di vivere: ci sono così tante montagne nel mondo che se inizio a tornare dove sono già stata, nn riuscirò mai  vederle tutte. In realtà ora questa ansia si è un po' mitigata ed è subentrata la paura della delusione. Ho una buona memoria e spesso conservo dei buoni ricordi di posti che col passare del tempo si sono trasformati e ho paura di rimanere delusa se dovessi tornarci. La ferrata che sale al Monzino ne è l'esempio lampante. E' stata la mia prima ferrata, una sorta di battesimo della roccia a 9 anni e ne conservavo un ricordo particolare, forse legato all'età di allora, di una via abbastanza impegnativa con caminetti e una semplice catena. La ferrata è stata rifatta qualche anno fa e secondo me è uno scempio: una fila ininterrotta di scalini metallici che rendono di certo la progressione più agevole, ma secondo me hanno snaturato la montagna. Insomma, l'avvicinamento nn mi è piaciuto per niente. In montagna c'è posto per tutti, perchè inventare scorciatoie semplicemente per portare più gente in un rifugio? La mia nn è presunzione, ma semplicemente rispetto per la montagna.La via invece è carina. Protetta nei punti giusti, mai eccessivamente difficile, in un bell'ambiente. La cosa più buffa è che siamo arrivati per primi all'attacco; eravamo 4 cordate (io e S, RV e CdS, Rello e 3 amici) e subito dopo sono arrivate altre 3 cordate. S è partito per primo, legando male una delle due mezze; quando me ne sono accorta, gliel'ho urlato e magicamente dietro di noi si è fatto il vuoto.Relazione qui B) Prima volta sui satelliti del Bianco, via Ottoz alla Pyramid du TaculPer il giorno dopo Rello e amici avevano in programma l'Aiguille Croux con pernottamento al Monzino. Nessuna delle vie però mi convinceva: la normale mi sembrava troppo banale, mentre la via Ottoz era troppo difficile e nemmeno su buona roccia. Così alla fine della Velociraptor ci siamo salutati e noi siamo tornati a valle. Il giorno dopo abbiamo preso la famosa skyway. NN avrei mai immaginato di prenderla al primo anno di funzionamento. Di certo è più comoda della precedente, anche se il fatto che ruoti su se stessa, io l'ho trovato abbastanza irritante. Notte al Torino e alle 4 colazione. Meta: la Pyramid du Tacul. Solita alba spettacolare sul Dente e poi arriviamo nei pressi del nostro sperone. Visto da sotto, sembrava il più brutto e il più basso di tutti satelliti, nulla a che vedere con la svettante eleganza del Grand Capucin. NN so se sia offeso per quest miei pensieri, ma si è rivelato molto più duro del previsto. Innanzitutto per arrivare all'attacco bisogna passare la terminale su un ponte di neve dall'aspetto per nulla rassicurante. Poi la via nn era così di immediata lettura. Le relazioni parlavano di III, ma io di III ne ho fatto ben poco. Nulla di veramente difficile, ma sono arrivata su ben stanca. Nemmeno le doppie sono state di facile reperimento. Mi è sembrato di farne ben di più di quelle previste e talvolta su cordini marciotti; credo che se fossimo stati in altra situazione, nn ci saremmo mai calati su cose del genere. Inutile dire che abbiamo perso la funivia, per cui abbiamo trascorso un'altra notte al Torino e mentre ci tornavamo mi chiedevo se Bonatti nn avesse mai avuto lo sconforto. Il che nn vuol dire sdraiarsi sul ghiacciaio ad aspettare la morte, ma chiedersi perchè bisogna sempre cacciarsi in situazioni così faticose. In realtà già la mattina la dopo, guardandoci indietro, eravamo tutti concordi di aver vissuto una bellissima avventura, una di quelle che si ricordano per tutta la vita.Relazione qui e schemino qui e qui