la bradipessa

ANNIVERSARIO DI CONFINE


Ieri ho festeggiato le nozze di zucchero. Sembra ieri, sembra davvero impossibile che siano passati già 6 anni. Nel continuum spazio-temporale in cui vivo, a parte le nozze di carta, nn ho ricordi particolari legati agli altri anniversari anche perchè a inizio settembre noi siamo ancora nel bel mezzo dei balletti delle ferie e quindi nn sono mai riuscita a prendermi un giorno di vacanza. Ieri invece cadeva nel we e così ne abbiamo approfittato. La prima idea era fare un giro in MTB nella zona di Acqui Terme ma trovare informazioni in internet sul Sentiero dei Tre Fiumi è praticamente impossibile e senza traccia gps abbia deciso di soprassedere per nn passare tutto il tempo a fare orienteering. Il piano B era un giro sempre in MTB con partenza dal passo del Bernino e transito da Livigno e Bormio; abbiamo perso un sacco di tempo a fare il collage con le varie tracce e poi giove sono cambiate le previsioni che davano pioggia in zona per domenica. Tutto da rifare, dunque. Decidiamo quindi per la val di Susa che ha saputo regalarmi un anniversario di quelli da ricordare.Sabato: ferrate di Foresto e ChianoccoNN amo molto le ferrate, in genere le vedo come una scorciatoia, un po' come barare. Però avevo sentito parlar bene di quella di Foresto e, viste le immagini su internet, mi ero fatta affascinare dall'ambiente, a metà tra alpinismo e canyoning. La ferrata è breve (sarà che sono abituata più che altro a percorsi alpinistici, dove la ferrata è solo un pezzo di un percorso di più ampio respiro), affollata (ma per fortuna ci hanno fatto passare avanti) e nn particolarmente difficile (ci sono solo 2 brevi tratti leggermente strapiombanti dove i gradini sono stati messi in maniera tale per cui è necessario lavorare di braccia, rendendo quasi impossibile il bilnciamento). L'ambiente è sicuramente suggestivo e l'idea sarebbe avere dietro un costume da bagno, spt in questa stagione. Siccome all'ora di pranzo avevamo già finito, abbiamo deciso di fare quella di Chianocco che è definita come la sorella minore. In realtà nn ne vale assolutamente la pena perchè si può arrivare allo stesso punto camminando in riva al torrente, per cui le staffe e il cavo mi sono sembrate un po' una forzatura, un'inutile prova di forza per dire che c'è una ferrata.Relazioni qui e quiMangiare e dormire: La val di Susa è comodamente raggiungibile in auto da Milano in giornata per cui nn mi è mai capitato di dormire in valle. Questa volta però nn avevo voglia di fare avanti e indietro e così abbiamo prenotato al B&B Alla Bastilla: situato tra le colline alle spalle di Gravere, dispone di 3 camere arredate in stile rustico, assolutmanete silenziose, con un piccolo giardino da cui si gode un panorama rilassante. Gestori gentili e disponibili e colazione abbondante.Per  cena siamo scesi a Susa e abbiamo cenato alle Cantine Meana. Sinceramente mi aspettavo di più: il menù nn era particolarmente vario, anche se gli antipasti sicuramente meritavano, spt il semolino fritto. Mancava inoltre una carta dei vini, ma il rosso della casa nn era male. Prezzi assoltuamente competitivi.Domenica: in MTB al MoncenisioNN sono riuscita a trovare un giro in MTB di 2gg e allora si fa un giro in giornata. Siamo saliti al Monceniso: era un posto dove era da tanto che volevo andare, principalmente in inverno, ma nn c'èera mai stata l'occasione. E' proprio un belo posto, il lago azzurro con le fattorie sulla sponda (dove si possono comprare dei meravigliosi formaggi) sembrava uscito da una cartolina della Normandia. Il giro mi è piaciuto, anche se si è rivelato decisamente faticoso e con il tratto su sentiero un po' troppo difficile per me.Lunghezza: 32km, 1200m di dislivelloTipo di itinerario: Itinerario su asfalto e sterrato (75%; carraecce MC e sentieri BC)Periodo consigliato: L'itinerario è in genere percorribile da giugno a ottobre. Io l'ho fatto domenica 4-9-16 Tempi di percorrenza: 4h30Descrizione: parcheggiata l'auto in corrispondenza del bivio per il colle del Piccolo Moncenisio (2050m), si raggiunge il colle del Moncenisio (2081m) e si scende sul versante opposto fino alla fattoria La Ramasse (2000m) dove si imbocca una sterrata sulla sinistra in salita dapprima nel bosco, poi su terreno aperto. Raggiunto un bivio a quota 2190m, si tiene la sinistra raggiungendo il Fort de la Turra (2510m) su strada sterrata con alcuni strappi impegnativi e su fondo talvolta un po' smosso. Si torna quindi al bivio e si prende a sinistra. Tenendo ai vari bivi la sinistra, si raggiunge in lieve discesa la replat des Cannons (2090m) dove si ricomincia a salire su strada sterrata a tornanti. Usciti dal bosco, ignorare un bivio sulla destra e continuare fino ad una selletta dove la strada si trasforma in sentiero che con andamento rettilineo e alcuni passaggi tecnici conduce al Col des Sollieres (2640m). Si prende quindi il sentiero della Pace a sinistra che scende tra le praterie. Al bivio successivo tenere la destra verso il rifugio del Piccolo Moncenisio e cotinuare in discesa fino a confluire su una sterrata che andrà imboccata a sinistra. Giunti all'asfalto tenere ancora la sinistra, costeggiare il lago e con una breve risalita tornare al punto di partenza.