la bradipessa

SAVOGNO, DASILE E LE CASCATE DELL'ACQUAFRAGGIA


Dopo 3 settimane di stop forzato che mi sono parse lunghissime, ieri ho nuovamente calzato gli scarponi per una gita facile facile (le giornate ormai sono brevissime e nn volevo strafare) ma davvero molto bella sia dal punto di vista panoramico (ci è venuto in aiuto anche il meteo: eravamo sopra uno spettacolare mare di nubi) sia da quello etnografico.Regione: Lombardia, provincia di SondrioLocalità di partenza: Borgonuovo di Piuro (403m), poco oltre ChiavennaMeta: Dasile (1032m)Dislivello: 629mPunti di appoggio: rifugio Savogno: di proprietà del comune di Piuro, è sempre aperto (i gestori vivono lì); dispone di 50 posti letto e offre servizio di alberghetto; 0343-34699; www.savogno.itperiodo:l'itinerario è in genere percorribile tutto l'anno, ma le stagioni migliori sono la primavera per la portata d'acqua e l'autunno per i colori del bosco; io l'ho fatta domenica 19-11-06.tempo di percorrenza: 2h45 per l'intero anelloTipo di percorso: itinerario ad anello su sentieri e mulattiere ben segnatecartografia Kompass 92difficoltà: T/E (sentiero abbastanza ripido)Presenza di acqua lungo il percorso: sì, fontane nei nuclei rurali Itinerario: Parcheggiata l'auto nei pressi dell'area pic-nic, si segue un ampio sentiero che, sulla sinistra idrografica, conduce ai piedi delle spettacolari cascate. Si raggiunge così Sarlone da dove si inizia a salire. Si prende il tracciato sulla sinistra (sentiero panoramico) che, scavato nella roccia, risale ripido il fianco della montagna protetto da parapetti in metallo regalandoci splendidi scorci sulle cascate. Si supera il fiume su una passerella e si continua a salire in un bellissimo bosco di faggi. Si ignora il bivio per Cranna e si arriva infine a Savogno (932m; 1h10). Da qui si procede verso sinistra su un ponte in pietra su mulattiera lastricata per giungere ai prati dove sorge l'abitato di Dasile (1h30). Dopo la sosta, si torna sui propri passi fino a Savogno, si attraversa il paese e, nei pressi della chiesa, si inizia a scendere sempre per mulattiera nel bosco di castagni. Si ignorano 2 bivi sulla destra e, a quota 590m, si incontra Stalle di Savogno dove si trova un particolare abbeveratoio ottenuto da 3 lastre di pietra monolitiche dette bui e, con un piccola deviazione a sinistra, si può visitare un antico torchio utilizzato per produrre il vino. Ritornati sul sentiero principale, si conclude la discesa.