la bradipessa

ROMANTISCHE STRASSE E MERCATINI DI NATALE


Eccomi di ritorno. Stamattina cacciare i piedi giù dal letto nn è stato per niente facile. E questo è il mio racconto.I giorno: MeranoIl mio itinerario parte da Maia Alta, la parte residenziale di Merano. Si scende verso il centro lungo la passeggiata d'estate sulla sinistra orografica del Passirio. Un giro per il mercatino di Natale e lungo v. del Teatro si raggiunge v. dei Portici, vivace e caratteristica. La risaliamo e circa a metà facciamo una digressione per andare a visitare il castello principesco (chiuso genn-febb; apertura 10-17 da marte a vene; festivi e prefestivi 10-13; 2$). E' un piccolo maniero, ristrutturato nel XIX secolo, ma che contiene una delle più antiche stufe in ceramica che cono arrivate fino ai giorni nostri e dà un'idea di com'era la vita ai tempi del Medioevo; vi sono conservate inoltre una collezione di armi antiche e una di strumenti musicali. Da qui parte la passeggiata Tappeiner che risale il Monte Benedetto tra vigneti e giardini. Via dei Portici termina in Piazza Duomo. La chiesa dedicata a S. Nicolò presenta uno dei campanili più alti dell'Alto Adige; all'interno un altare a portelle, un coro gotico e dipinti. Da qui si può tornare sulla riva del Passirio e risalirne il corso lungo la passeggiata d'inverno ammirando la Wandelhalle (porticato affrescato). Nei pressi del ponte romano, la passeggiata prosegue nella Gilf che si spinge fin dove il corso d'acqua attraversa delle gole suggestive. Da nn dimenticare le terme.Mangiare: a pranzo imperdibile gustare qualcosa sul mercatino di Natale, sorseggiando un vin Brulè. Per cena abbiamo scelto il ristorante Haisrainer, in v. dei Portici; in una bella sala gotica si gustano piatti della tradizione altoatesina; prezzi mediDormire: abbiamo scelto il Gastehaus Knoll, in vicolo Lanzago (0473-232220; tutte le informazioni su www.venere.com). Un po' complicato da trovare nonostante le indicazioni turistiche, offre camere spaziose e silenziose e una ricca colazione a buffet; 78$ la doppiaII giorno: Fussen e il castello di NeuschwanstainTrasferimento in Germania attraverso il passo Resia. Parcheggiata l'auto in uno degli ampi parcheggi, siamo andati a ritirare i biglietti prenotati via Internet (www.hohenschwangau.de; nn c'era molta gente ma abbiamo preferito andar sul sicuro!) al ticket center. Si inizia quindi la salita lungo strada asfaltata nel bosco (possibilità di farla su carrozze a cavallo; a piedi 20') fin sotto gli spalti. Il castello fu costruito in stile neogotico da re Ludwig. La visita all'interno è accompagnata da un'audioguida multilanguage. La visita è purtroppo molto breve e ci permette di vedere la sala del trono che ricorda una chiesa bizantina, la sala da pranzo, la camera da letto in stile gotico a cui lavorarono 14 intagliatori per ben 4 anni, una finta grotta con un suggestivo giardino d'inverno, il soggiorno decorato come una scenografia da teatro e la sala da pranzo ispirata al Parsifal. Il castello potrebbe essere il manifesto del romanticismo, nn solo per i temi che vengono sviluppati al suo interno (vengono ripresi i miti di Tristano e Isotta e quello del Graal), ma anche per l'ambiente in cui il castello è immerso. Infatti una breve digressione (10') permette di raggiungere il Marienebruke, ponte sospeso su un orrido sotto il quale scorre un fiume che forma una graziosa cascatella. per scendere poi consiglio il sentiero che raggiunge il corso d'acqua e, attraverso un bosco muschioso e con l'ausilio di alcune passerellle di metallo, segue la gola.Nei pressi c'è anche il castello di Hoheneschwangau dove trascore la giovinezza, affacciato sul lago dove re Ludwig venne misteriosamente trovato affogato col medico di corte poco dopo la sua deposizione.Fussen è invece la città da dove parte la romantische strasse. Ha un bel centro storico pedonale con case affrescate, un castello del XVI secolo e un monastero dove si può visitare il chiostro.mangiare: per cena abbiamo scelto il Ritterstub'n, ristorante nel centro di Fussen dove in un ambiente raffinato ma eccessivamente caldo abbiamo gustato gli spatzle.Dormire: Abbiamo prenotato al Suzanne's B&B, leggermente discosto dal centro (ma comodamente raggiungibile a piedi in 10 minuti) (www.suzannes.de) Camere spaziose con bagno con pavimento riscaldato, ottima la colazione; 85$ pagate in anticipo tramite bonifico bancario; la sigra è molto gentile, mette a disposizione degli ospiti numerose informazioni turistiche e parla anche un buon italiano.III giorno: sulla romantische strasseSi parte da Fussen e si imbocca la SS 17 (da notare che in Germania i cartelli dell'autostrada sono blu e quelli delle statali gialli). Prima tappa alla Wieskirche, gioiello del roccocò bavarese, dove anche le finestre entrano nei motivi decorativi; da ammirare l'incredibile cupola affrescata. La chiesa è immersa in un bellissimo scenario naturale tra foreste e le Alpi bavaresi sullo sfondo.Seconda tappa Landsberg am Lech (consigliato il parcheggio nella zona bassa della città, nei pressi del centro sportivo). Graziosa cittadine con una bella passeggiata lungo il fiume. Nel centro storico da nn perdere la Markplats, con la fontana della Vergine, il municipio affrescato e una torre attraverso la quale si sale alla parte alta della città dove è conservata la porta della Baviera che separava la Germania dalla Svezia e che è uno dei monumenti del 1300 meglio conservati. Piacevole la passeggiata nel centro storico chiuso al traffico.Terza tappa Augusta. Città di notevoli diemnsioni ha un bel centro storico. Parcheggio consigliato nelle viuzze dietro Eserwall strasse. Da lì si raggiunge facilmente la chiesa di St Ulrich e St Afra. Da notare che il complesso cattolico è vicinissimo a quello protestante. La chiesa è gotica con un bel soffitto reticolato. Da lì si imbocca Maximillian strasse, via principale del centro storico fiancheggiata da bei palazzi. Ci conduce dapprima alla piazza del municipio dove si trova un bel mercatino di Natale e poi in Piazza Duomo. La Chiesa fu costruita nel 900 e ampliata successivamente; da notare i battenti bronzei con scende dell'antico testamento e le vetrate più antiche della Germania. Nella piazza antistante resti romani, a testimoniare l'antichità di questa città. Poco distante si trova il Fuggerei (ingresso a pagamento; 2$), primo esempio di case sociali; voluta da Fugger il vecchio, si tratta di una città nella città con chiesa e uffici propri; ancora oggi l'affitto è simbolico ma si ha l'obbligo di recitare 3 preghiere al giorno per il fondatore; ancora oggi si autofinanzia grazie ai soldi della fondazione Fugger.La tappa successiva doveva essere Donauworth ma abbiamo avuto qualche problema con le indicazioni stradali, il tempo stringeva e quindi siamo passati oltre.Quarta tappa Nordlingen. Paese medievale cinto da mura (parcheggiare all'esterno della cinta) con il centro storico interamente pedonale in cui era stato allestito un mercatino di Natale. Da visitare il Duomo (che però chiude alle 17.30) e il campanile, chiamato Famigliarmente daniel, da cui si può godere un bel panorama sulla piana del Ries, cratere formatosi centinaia di anni fa per la caduta di un meteorite.mangiare: ancora una volta spuntino sui mercatini: da provare le mele candite (anche se un po' complicate da mangiare...) e gli spiedini di frutta ricoperti di cioccolato. Alla sera eravamo a Dinkelsbuhl (anche se la città l'abbiamo visitata l'indomani) e per cena abbiamo sceltoil Weib's Baruhaus, una birreria dove la birra la distillano loro e dove si mangiano i piatti tipici della tradizione tedesca (patate al cartoccio, spiedini, wurstel coi crauti...) a prezzi davvero contenuti (10$ a testa!!!); un posto molto poco turistico, tant'è che il menù era scritto solo in tedesco!Dormire: Sempre a Dinkelsbuhl abbiamo scelto l'hotel Palmen garten, ospitato in una tipica casa a graticcio. Stanze ampie e confortevoli, ottima la colazione, gentile la signora Danner che parla un ottimo inglese e ha una simpaticissima cagnolina.IV giorno: Dinkelsbuhl e InnsbruckDinkelsbhul è una cittadina medievale cinta da mura che conservano ancora alcune delle numerose torri e delle porte d'ingresso. Ancora una volta consiglio di parcheggiare fuori dalla cinta muraria, anche se purtroppo nn ha un'isola pedonale. Da visitare il Duomo dedicato a St georg che, con le sue linee slanciate tardo gotiche, è considerato uno dei più belli della germania meridionale. Passeggiando per le vie sono da ammirare le numerose case a graticcio, l'immancabile mercatino di natale e il Malerwinkel, ossia il quartiere dei pittori. E' un'oasi di pace, molto meno turistica della vicina e più famosa Rothemburg ob der Tauer.La romantische strasse prosegue ancora verso Nord per altri 100km circa, ma noi da qui abbiamo imboccato l'autostrada in direzione Innsbruck dove siamo arrivati dopo aver guidato diverse ore sotto la neve (e noi le autostrade le puliamo meglio dei tedeschi in caso di neve!). Da ricordare che per prendere l'autostrada in Austria bisogna comprare una vignetta (venduta in italia presso gli autogrill o direttamente in loco presso le stazioni di servizio) da esporre all'auto: costa poco più di 7$ e dura 10gg. Inoltre cercate di far benzina in Austria: costa molto meno!Innsbruck è il capoluogo del Tirolo austriaco e sorge sulle sponde all'Inn. L'itinerario di visita parte da Maria theresien strasse, la via principale fiancheggiata da negozi e gallerie per lo shopping. Il centro storico vero e proprio è molto piccolo, un intrico di strade lastricate molte delle quali confluiscono nella piazza dove si trova il municipio e il famoso tetto d'oro (glodenes dachl), un balcone dorato decorato con stemmi e scene di danza la cui parte sporgente è coperta da 2657 lamine di rame dorato; quando vi siamo passati noi vi si affaciava un'orchestra di ottoni. Da visitare anche l'hoffburg coi giardini e la cappella di corte, costruita in forme rinascimentali e purtroppo danneggiata durante la guerra. Da nn perdere il duomo dedicato a St Jacob con la Madonna di Kranach il Vecchio e dove abbiamo assistito a un concerto di canti sacri natalizi. Tra le cose che nn abbiamo fatto in tempo a vedere (ma che mi sarebbero piaciute) voglio ricordare i mondi di cristallo Swarovsky (20 minuti dal centro; servizio di bus navetta) e la fortezza Scloss Ambras, costruita nel XII secolo su uno sperone roccioso e rimaneggiata in seguito, contiene le collezioni rinascimentali di Federico II. Altre attrazioni per me meno interessanti sono l'Alpenzoo (lo zoo più alto d'Europa) e il museo tirolese.Mangiare: se come me visitate Innsbruck di sabato e volete mangiare in uno dei raffinati ristoranti del centro ricordatevi di prenotare. Noi alla fine abbiamo optato per ......, un ristorante con pensione gestito da un immigrato dello Sri Lanka. L'ambiente nn è molto curato, ma i piatti sono quelli tradizionali (canederli, crauti, spatzle...) e vengono cucinati al momento; prezzi contenuti.Dormire: un po' scoraggiati dai prezzi abbastanza proibitivi degli hotel del centro, un po' spinti dal fatto che volevamo una stanza silenziosa, abbiamo optato per l'hotel Olberg, pensione antica (esisteve già nel 1846) posta sopra la città. Camere molto spaziose ma con il bagno un po' sacrificato, ottima la colazione, ben servito dai mezzi pubblici (il mio consiglio è di lasciare l'auto lì e scendere in centro coi pullman che fanno servizio fin'oltre le 23); 75$V giorno: rientro in italiaSinceramente avrei voluto fermarmi un po' di più a Innsbrusck, fare qualche foto e vedere il museo degli Swarovsky, ma fausto ha inisistito per partire subito al mattino. Col senno di poi nn credo sia stata una cattiva idea: già così ci abbiamo messo più di 7 ore a rientrare!Commenti: bellissimo viaggio, anche se Fausto come II pilota nn è granchè. 1570km, la metà dei quali fatti senza servosterzo (mi ha abbandonato a Fussen!). Ora sento di poter dire che... so guidare! bella l'atmosfera dei mercatini di Natale; mi sarebbe piaciuto trovare più neve (nn sulla strada, intendiamoci!). E l'anno prossimo... magari la Foresta Nera!