la bradipessa

SCIALPINISMO


Che barba, questo pomeriggio nn passa più. Io ho voglia di neve, di andare in vacanza. Così vi parlo di uno sport che mi ha sempre affascinato molto ma che ahimè nn so praticare, anche perchè Fausto nn è capace di sciare. Riesco a spingermi nella magia della montagna invernale grazie alle ciaspole e spesso condivido la salita con gli scialpinisti, ma quando si tratta di scendere li invidio da morire. Va be', sogniamo un po'.Lo scialpinismo dunque è l'unione di 2 degli sport più belli che la montagna può offrire. Viene descritta come attività sportiva che utilizza gli sci per effettuare ascensioni ed escursioni in montagna caratterizzate da notevole dislivello e discese in fuoripista. Cmq, nonostante il nome, nn è necessario essere alpinisti, spesso è sufficiente essere dei buoni escursionisti allenati fisicamente e preparati tecnicamente. La condizione fondamentale è conoscere la montagna e frequentarla con regolarità. Poco importa invece saper sciare bene in pista: quello che è fondamentale è saper scendere a valle con sicurezza con ogni condizione di neve (marcia/crostosa), anche nei boschi.In salita si usano sci con appositi attacchi mobili che permettono di alzare il piede; sono in genere più corti di quelli da discesa in quanto devono permettere cambi di direzione su pendii ripidi e devono poter essere portati nello zaino; hanno soletta più dura e lamine più grosse per resistere alle sollecitazioni dello sci fuori pista. Sotto vi si attaccano le pelli di foca (oggi sintetiche) che permottono allo sci di scivolare in avanti ma nn indietro; nn devono mai essere più linghe degli sci e la parte finale deve essere tagliata in modo tondeggiante; coprono la soletta lasciando libere le lamine. Gli scarponi devono permettere una buona camminata in salita e poter bloccare la caviglia in discesa: sono quindi provvisti di uno snodo che si può bloccare in discesa; spesso presentano una suola in gomma artigliata per far presa su terreni accidentati ed evitare che si formi uno zoccolo di neve. Il resto dell'abbigliamento deve essere funzionale, pratico, caldo e traspirante; una buona soluzione può essere costituita da una tuta intera tipo fondo; da aggiungere le ghette e dei guanti (almeno 2 paia, uno leggero per la salita e uno più pesante per la discesa). Tra le attrezzature che possono essere utili da ricordare ramponi, picozza e corda in quanto su tratti particolarmente ripidi e creste può essere necessario procedere a piedi. Nello zaino può trovar posto anche un telo termico, utile nel caso in cui si sia costretti a bivaccare all'aperto. Fondamentale è invece l'ARVA in quanto il maggior pericolo a cui si va incontro sono le valanghe, spesso causate dall'imprudenza degli stessi sciatori.La salita può avvenire lungo il percorso estivo, ma bisogna saper leggere il terreno; in linea di massima bisognerebbe preferire creste e dorsali, evitando traversate a mezza costa e attraversamenti di canali. L'escursione dovrebbe venir preparata a tavolino, studiando attentamente la cartina e le curve di livello. In ogni caso per chi nn conosce la zona, sarebbe utile avvalersi di una guida alpina. Per chi invece ha intenzione di avvicinarsi a questo sport, il CAI organizza dei corsi.Per quanto riguarda gli itinerari, in rete c'è solo l'imbarazzo della scelta. Le descrizioni sono spesso accompagnate da alcune sigle: MS (medio sciatore: pendenze moderate), BS (buono sciatore: pendenze che possono raggiungere anche i 30°), OS (ottimo sciatore: pendenze anche di 45°), A (capacità alpinistiche).Buona sciata!