la bradipessa

I GHIACCIAI: GENESI E SCIOGLIMENTO


Oggi nn ho niente di particolare da raccontare: ho fatto la notte (e quindi ho mangiato yogurt) e sono malata (ho la febbre), per cui scriverò di un argomento che amo molto. Trovo che i ghiacciai siano incredibilmente affascinanti, quando sei lassù con la tua solitudine e li senti parlare è un'emozione indescrivibile. Purtroppo si stanno ritirando e la cosa mi dispiace: secondo me la Montagna nn è tale senza ghiacciaio. Ma cos'è un ghiacciaio? Come si forma e perchè si stanno sciogliendo?Per ghiacciaio si intende una spessa massa di ghiaccio che si forma sulla terraferma per compattazione e ricristallizzazione della neve. La loro esistenza è determinata dall'equilibrio tra alimentazione (accumulo di neve) e ablazione (ghiaccio perso per fusione, sublimazione, crolli, valanghe). Oggi costituiscono il 10% circa delle terre emerse e vengono divisi in calotte glaciali (hanno forma convessa e tendenza a fluire dal centro verso i margini; es Antartide e Groenlandia che costituiscono il 99% dei ghiacciai esistenti) e i ghiacciai di montagna che a loro volta vengono classificati come ghiaccia vallivi (costituiti da 1 lingua alimentata da 1 bacino), vallivi ramificati (più lingue e più bacini che poi confluiscono), di altopiano, morti (nn sono alimentati e nn hanno spinta in avanti), temperati (temperatura prossima allo 0), di dimensioni ridotte (di circo, di pendio, di canalone).Il ghiacciaio è quindi formato da una zona di accumulo o bacino collettore (in genere una zona pianeggiante tra picchi rocciosi dove per valanghe e altri fenomeni la neve tende ad accumularsi), da questo scende una lingua che si spinge fino al limite inferiore detto anche limite delle nevi persistenti. E' una massa in movinto simile a un fluido molto viscoso: si muovono spinti dalla forza di gravità a cui si oppone l'attrito sul fondo roccioso e sugli strati interni dovuti alle deformazioni che il ghiaccio deve subire. Sulle Alpi questo scorrimento è di 50-100m/anno, mentre è ben superiore in Groenlandia (anche 1,5km/anno). Il ghiacciaio cmq nn si muove tutto alla stessa velocità in quanto è costituito da uno strato basale semifluido che riduce l'attrito sul fondo roccioso e uno strato superiore più rigido. Con questo suo movimento il ghiacciaio erode le rocce similmente a quanto accade ai fiumi (e tale processo pende il nome di esarazione) e trasporta quindi materiali o li lascia sul proprio fondo dando origine alle morene. Queste sono di fondo (hanno effetto livellatore; il substrato roccioso irregolare crea variazioni di flusso dando origine ai crepacci), laterali (costituiscono colline di materiali diversi senza alcuna stratificazione precisa) e frontali (con forma di anfiteatro, indicano il limite massimo dell'espansione glaciale). Si originano quindi delle valli di forma a U dove si possono trovare rocce dalla caratteristica forma liscia (rocce montonate). Valli glaciali particolari sono i fiordi norvegesi che sono state successivamente invase dal mare.Lo studio dei ghiacciai inizia nel 1700 durante l'Illuminismo e si basava sull'osservazione di massi nn tipici della zona ma che parevano arrivare anche da molto lontano (massi erratici). Ma i ghiacciai sono davvero destinati a scomparire? Variazioni climatiche sono state osservate anche nell'antichità. Per esempio dal XIV alla prima metà del XIX secolo si assiste a quella che è definita come piccola era glaciale, ossia durante tale periodo l'emisfero settentrinale conobbre delle temperature particolarmente rigide la cui causa nn è ancora nota (tra le ipotesi una riduzione dell'attività solare in quanto in quei secoli le macchie solari erano molto meno; un rallentamento della corrente del golfo, un aumento dell'attività vulcanica). In ogni caso dal 1300 i ghiacciai avanzarono fino al 1850, per poi iniziare a ritirarsi forse a causa dell'effetto serra dovuto alla rivoluzione industriale e al conseguente aumento dei consumi di combustibili fossili. L'effetto serra è una condizione normalmente presente sulla Terra ed è quello che ha permesso il svilupparsi della vita. Infatti è dovuto alla presenza dell'atmosfera che assorbe parte dei raggi infrarossi emessi dal suolo riscaldato dalle radiazioni solari; tali raggi vengono quindi riemessi in tutte le direzioni provocando un aumento delle temperature. Si trova normalmente anche su Marte, Venere e Titano, ma l'attività umana l'ha intensificato. In ogni caso nel periodo precedente la piccola glaciazione si erano raggiunte temperature assolutamente simili alle attuali, tanto che si parla di caldo medioevo durante il quale si ebbero fluttuazioni di temperature della durata di 20-40 anni che portarono i ghiacciai alpini a un'estensione simile all'attuale. Inoltre in tale epoca i vichinghi colonizzarono la Goenlandia il cui nome significa appunto terra verde; i fichi erano coltivati a Colonia e lo stesso nome di Cervinia parrebbe derivare dal francese servin, ossia selva: parrebbe che i boschi si estendessero fino all'attuale colle del Teodulo. Anche di questa variazione climatica nn si conosce la causa, forse è legata all'eccessivo disboscamento per far posto a campi coltivabili.Dunque c'è speranza? Ho letto cose davvero catastrofiche che parrebbero anche plausibili, ma io spero di sì. Spero che ancora una volta la natura sappia prendersi cura di se stessa. E di noi. Nella foto il ghiacciaio di Pre de Bar in VdA che, forse per la sua forma che mi ricordava un'enorme zampa, mi ha affascinato sin da piccola. Oggi fa davvero pena, ridotto all'ombra di sè stesso... Anche se il minimo di estensione è stato registrato negli anni '60.