la bradipessa

TUTTO E' BENE QUEL CHE FINISCE BENE


Venerdì entra in ambulatorio la sigra C con una gabbietta un po' malridotta. Dentro, Pussy, bel siamese dagli occhi azzurri. La signora, con fare risoluto, ci racconta che è da poco diventata nonna e che il gatto le è diventato di troppo: sta sempre in casa da solo e spesso deve chiedere ai vicini di dargli da mangiare. Ha quindi pensato di disfarsene: quasi quasi lo porterebbe in campagna dove ha una vecchia casa colonica e lo lascerebbe lì. Tentiamo di far ragionare la signora dicendole che quello equivarebbe e lasciare lei nella foresta amazzonica senza cibo, ma lei nn vuole sentire ragioni. Così, inveendo mentalmente sulla stupidità della signora, ritiriamo il gatto impegnandoci a trovargli una nuova casa. Pussy è molto sociovole e chiacchierone, ma a chi dare un gatto di 12 anni? So benissimo che rimarrà in ambulatorio per un po' e poi finirà a far compagnia a Leo. Invece, sorpresa! Sabato, quando arrivo per l'apertura, mi ritrovo davanti la signora C che, tutta contrita, mi dice che si è resa conto che ora la casa è troppo vuota e il letto troppo grande: nn è che saremmo disposti a ridarle il micio? Inutile dire che glielo abbiamo consegnato immediatamente. Spero che questo le serva di lezione: come si fa a lasciare il compagno di una vita? Auguro a tutti e due una vecchiaia serena.