la bradipessa

SKYRUNNING IN VAL BAVONA


Ieri era una di quelle giornate in cui ero in forma, che avrei camminato fino in capo al mondo. Ecco dunque un bell'itinerario impegnativo in Val Bavona, con tempi per me davvero da record. peccato la giornata un po' nebbiosa.Regione: Svizzera, canton TicinoLocalità di partenza: S. Carlo (938m), raggiungibile da Milano con l'A8 fino a Como. Giunti in frontiera si prosegue con l'autostrada (ricordate che ci vuole il bollino con validità annuale acquistabile in frontiera) fin quasi a Bellinzona. Da qui si seguono le indicazioni per Locarno e poi per Val Maggia. Giunti a Bignasco si svolta a sinistra risalendo tutta la Val Bavona. il luogo è incantevole: lungo il corso del fiume è un susseguirsi di paesini che sembrano usciti dalle cartoline. E' un po' lunga (2h abbondanti), ma ne vale la pena.Meta: Passo dei laghi della Crosa (2480m)Dislivello: 1520m + saliscendiPunti di appoggio: Capanna pian delle Creste: appartenente al SAV di Bignasco, dispone di 39 posti letto ed è aperta da metà giugno a metà ottobre +41(0)917551414periodo:l'itinerario è percorribile da metà giugno a metà ottobre. Io l'ho fatto domenica 24-6-07tempo di percorrenza: 7h30Tipo di percorso: traversata (necessaria una seconda auto da lasciare a Foroglio; oppure informarsi sugli orari dell'autopostale) su sentieri e tracce ben segnati (segnavia bianco/rosso)cartografia: Kompassdifficoltà: E/EE (ultimo tratto su pietraia ripida; alcuni tratti attrezzati)Presenza di acqua lungo il percorso: sìItinerario: Parcheggiata l'auto prima del ponte, si sale per sentiero nel bosco deciduo. La salita nn dà tregua inerpincandosi sul ripido costone sinistro orografico della montagna fino all'alpe Muglierolo (1495m; 1h) dove compaiono i primi larici. Si incontra una sorgente e poco oltre si attarversa il fiume. Qui la salita si fa più dolce fino all'alpe Corte Grande (1911m; 2h). A questo punto si entra in una velletta che si attraversa giungendo al rifugio (2108m; 2h30; fontana). Da qui si sale verso sinistra portandosi ai vicini laghi di Antabia da dove si seguono i segnavia per tracce su pietraie sempre più ripide. Un breve tratto attrezzato conduce al passo (2480m; 3h30). Ci si affaccia sul versante opposto e sempre per tracce si scende verso un laghetto. Ignorato un bivio con segnavia bianco/blu, l'itinerario si mantiene a mezzacosta percorrendo la testata del vallone prima di scendere ai laghi della Crosa (2116m; 4h45). Si risale la collina che chiude il bacino e da questo punto la discesa è vertiginosa passando dall'alpe Gradisco (1708m). Segue una serie di scalinate di pietra e di passaggi aerei con splendidi scorci su una cascata fino all'alpe Colnegia (1108m; 6h30; acqua) che pare invitare a una sosta per ripendere le forze ed affrontare gli ultimi 3km di strada che, dapprima pianeggianti lungo la valle passando dall'alpe Gera (1045m) quasi nascosta sotto i grandi massi, portano all'alpe Puntid (890m; fontana). Affrontata l'ultima ripidissima discesa si giunge infine a Feroglio (683m; 7h30) dove ai piedi della grande cascata si trova un crotto segnalato da Slow Food dove si mangia bene e a prezzi abbastanza contenuti.