la bradipessa

RIFUGIO ISEO E CIMA DEI LADRINAI


L'anno scorso con il Girarifugi mi avevano regalato un pernottamento al rifugio Baita Iseo in un angolo semisconosciuto della Valcamonica. Così questo we ho deciso di riscuotere il premio e ne ho approfittato per fare qualcosa di un po' impegnativo.I GIORNO: SALITA AL RIFUGIORegione: lombardia, provincia di BresciaLocalità di partenza: Lasciata l'A4 poco dopo Bergamo, si risale la Valcamonica con la SS42 del Tonale. Dopo Breno si seguono le indicazioni per Ono S. Pietro, si attraversa il paese e si continua per circa 3km lungo la strada stretta e molto ripida fino in corrispondenza di una santella sulla destra (quota 870m) dove si lascia l'auto (scarsissime possibilità di parcheggio).Meta: Rifugio Baita Iseo (1335m)Dislivello: 465mPunti di appoggio: rifugio: appartenente al Cai di Brescia, dispone di 25 posti letto e docce; è aperto continuativamente da luglio a settembre, we nel resto dell'anno; gestori simpatici e disponibili, ottima la cucina; 0364-339383 www.rifugioiseo.itPeriodo:l'itinerario è in genere tutto l'anno; io l'ho fatto sabato 7-7-07.tempo di percorrenza: 50 minuti solo salitacartografia IGM PresanellaDifficoltà: TPresenza di acqua lungo il percorso: noItinerario: il sentiero comincia poco a monte della santella, sulla sinistra e sale ripido nel bosco. Seguendo i segnavia CAI bianco/rossi in breve si giunge al rifugio.II GIORNO: CIMA DEI LADRINAILocalità di partenza: rifugio Baita Iseo (1335m).Meta: Cima dei Ladrinai (2403m)Dislivello: 1068m + saliscendiPunti di appoggio: nessunoPeriodo:l'itinerario è in genere percorribile da metà giugno a ottobre; io l'ho fatta domenica 8-7-07.tempo di percorrenza: 3h solo salitaTipo di percorso: A/R per la stessa via su sentieri e tracce ben segnatedifficoltà: EEA (tratti esposti, attrezzati, roccette di I grado)Presenza di acqua lungo il percorso: noItinerario: Dal rifugio si prosegue verso il passo Campelli per un lungo tratto pianeggiante tra baite e pascoli. Il sentiero entra poi nel bosco e, lasciato il bivio per il passo sulla destra, si comincia a salire per un'antica morena oggi colonizzata dai larici. Salendo la vegetazione si fa più rada e il tracciato porta alla base di un ampio canale che si risale per pietraia. Al termine si affronta un primo tratto attrezzato con corde fisse che conduce a una bocchetta. Lasciato sulla destra il sentiero per il bivacco Val Baione, si scende per pochi metri per poi proseguire lungo la testata della valle fino a raggiungere il filo di cresta. Qui comincia il tratto più impegnativo che richiede una minima conoscenza della tecniche di progressione su roccia. Aiutati da corde fisse, si superano numerosi tratti di roccette arrivando infine in vetta.Discesa per il medesimo itinerario.