la bradipessa

PEDALANDO LUNGO IL NAVIGLIO PAVESE


Uffa, come al solito poco tempo, nn riesco più a scrivere quanto vorrei.Cmq sabato i gatti hanno deciso che alle 7.30 era ora di alzarsi anche se nn dovevo andare a lavorare e me ne sarei rimasta al calduccio sotto le coperte. Invece mi sono alzata, ho fatto una super colazione con calma (c'erano gli sciatt e la sacher), ho preparato la cena e poi ho tirato fuori la bici dal box.Lunghezza: 50km pianeggiantiTipo di itinerario: itinerario con circa il 35% su sterrato: ideale per MTB e city-bike con battistrada rinforzatoPeriodo consigliato: L'itinerario è in genere percorribile tutto l'anno, ma data la scarsità di ombra è sconsigliato nei mesi più caldi. Io l'ho fatto sabato 6-10-07Tempi di percorrenza: 3h30Descrizione: Si parte da Milano in piazza XXIV maggio da dove si comincia a seguire l'alzaia che continua in v. Chiesa Rossa. Si passa da Rozzano nei pressi della Conca fallata, quindi da Binasco dove si affronta un primo breve tratto sterrato (prestare attenzione agli attraversamenti delle strade in questa zona). Poco oltre si continua su ciclabile in sede propria passando da Borgarello e a breve distanza dalla Certosa di Pavia. Si entra quindi in Pavia dove si percorre Viale della repubblica e Viale XI febbraio fino in Piazza castello. Quindi sempre dritto, vicino all'università e attraverso il centro storico fino al ponte coperto sul Ticino che si attraverso. Quindi a sinistra, lungo Borgo Ticino. Usciti dall'abitato la strada si fa sterrata. Si passa un ponticello e si va a sinistra, tra pioppeti. Si passa nei pressi di una cascina e, dopo una sbarra, a sinistra lungo un sentiero (freccia blu su un albero) che porta all'imbarcadero. Poco oltre si giunge su una strada rialzata in vista di S. Martino Siccomario. la si imbocca a sinistra, poi la prima a sinistra in discesa. Si giunge a un'altra cascina, quindi si procede tra le giovani piante lungo il Ticino. Superata una zona umida la strada piega a destra. Noi invece proseguiamo dritto su una pista un po' inerbita giungendo ben presto in vista del ponte della Becca alla confluenza dei 2 fiumi. Si piega quindi a destra, con il Po che rimane nascosto dietro a una barriera di piante per comparire improvvisamente poco oltre. La pista confluisce nuovamente su una sterrata da imboccare a sinistra e in breve si è nuovamente all'ultima cascina incontrata. Qui si segue l'itinerario di andata fino al ponte coperto di Pavia che si attraversa nuovamente per poi andare a sinistra e, seguendo le indicazioni, raggiungere la stazione. Col treno si torna a Milano.