la bradipessa

IN MEZZO SCORRE IL FIUME


Finalmente un po' di respiro. Mentre tutti sono a spasso per il ponte, io ho il tempo di scrivere del mio meraviglioso viaggio. NN capita spesso di aggiungere una tacca sulla cintura dei sogni realizzati. E di farlo nel modo migliore possibile, in un luogo di una bellezza indescrivibile. Ma la cosa più importante è che sono riuscita a riappropriarmi del mio tempo in un posto fuori dal mondo: nn prendevano neanche i cellulari!I giorno: il viaggioDa Milano a La Palud sur Verdon sono "solo" 470km, 6h di auto. Sempre che nn si trovi coda, che ci si riesca a destreggiare con le indicazioni stradali francesi e che nn ci si trovi davanti qualcuno che guida a 30km/h dove nn è possibile sorpassare. Per fare una pausa consiglio di visitare Mentone, appena al di là del confine. Si può passeggiare tra le vetrine colorate di Rue St Michel, mangiare una crepes sul lungomare guardando la folla che passa, o arrampicarsi per gli stretti vicoli della città vecchia, tra case color ocra, per giungere al castello (oggi cimitero) da cui si gode una bellissima vista sui tetti e sul golfo.Mangiare e dormire: il Verdon è una zona turistica e come tale i prezzi ne risentono. A La Palud sur Verdon si può scegliere tra camping, gites d'etape o hotel di vario livello. Noi, grazie anche al suggerimento di M, abbiamo optato per l'hotel LE PROVENCE (+33(0)492773888; www.hotel-le-provence-lapaludsurverdon.com): discreto il rapporto qualità/prezzo, camere confortevoli, spaziose e silenziose, buona colazione a buffet; ottimo anche il ristorante: da provare lo stufato di manzo e il gelato alla lavanda.II giorno: il sentiero dell'ImbutUna gita al contrario: prima si scende e poi si sale, per iniziare a scoprire questo luogo incantato, tra grotte, falesie e spiagge di ciottoli.Regione: Francia, Haut provenceLocalità di partenza: Hotel Chavalier (780m), sulla sponda destra del Verdon. Da La Palud sur Verdon consiglio di tornare a Pont du Soleil, seguire per Trigance e da qui per Moustier St Marie.Dislivello: itinerario con alcuni saliscendi per un totale di circa 500mPunti di appoggio: nessunoPeriodo:l'itinerario è in genere percorribile tutto l'anno, ma sarebbe bene evitare i periodi più caldi ed è sconsigliabile intraprendere l'escursione in caso di maltempo, ghiaccio e dopo forti piogge; io l'ho fatta venerdì 25-4-08.tempo di percorrenza: 4 ore per l'intero giroTipo di percorso: itinerario ad anello su sentieri ben segnaticartografia IGN (acquistabili a Castellane)difficoltà: EE (tratti esposti, scivolosi, attrezzati)Presenza di acqua lungo il percorso: noItinerario: Parcheggiata l'auto nel piazzale antistante l'hotel, ci si incammina per la strada asfaltata in discesa. L'imbocco del sentiero si trova poche decine di metri più a valle, sulla destra. Si affronta un primo tratto pianeggiante tra la bassa vegetazione prima di scendere nel canyon con ripide svolte. Raggiunto il letto del torrente (20'), lo si segue per lungamente fino a giungere allo Styx, punto molto stretto dove il fiume cambia aspetto. Segue un tratto scavato nella roccia, sdrucciolevole, prima di iniziare a salire (2h). Si giunge a un bivio: a destra si raggiunge la fine del sentiero, mentre a sinistra si inizia la risalita (indicazioni per Vidal): aiutandosi con corde metalliche, si risale la falesia seguendo il sentiero scavato nella roccia. Segue un tratto nel sottobosco, spesso su terreno instabile. Ancora una scala intagliata nella roccia e una metallica prima di raggiungere l'asfalto. Si attraversa la strada e, seguendo il sentiero verso la collina, in beve si raggiunge una sterrata (GR 99) che si imbocca verso sinistra. Ignorare una carrabile a destra e imboccare poco oltre il sentiero che scende a sinistra. Seguirlo fino a sbucare nuovamente sull'asfalto, poco a valle del parcheggio.Nota: Non intraprendere l'escursione in senso opposto: incrociarsi, nei tratti più impegnativi, è molto difficile.mangiare: Avendo finito il nostro giro abbastanza presto, abbiamo pensato di andare a visitare Moustier St Marie, borgo medievale dominato da un monastero. Ci siamo fermati a mangiare proprio nella piazza centrale, scegliendo il ristorante LE SANTON (+33(0)492746648): piatti curatissimi con un buon rapporto qualità/prezzo; golosissimi i dessert.III giorno: il sentiero del BreisPer sfuggire alle orde di turisti che di sabato invadono i sentieri, abbiamo scelto un itinerario poco conosciuto proprio alle porte d'ingresso del canyon.Regione: Francia, Haut provenceLocalità di partenza: Pont de CarajuanMeta: belvedere di Rancoumas (1039m)Dislivello: itinerario con alcuni saliscendi per un totale di circa 600mPunti di appoggio: a Trigance ristoranti e negoziPeriodo:l'itinerario è in genere percorribile tutto l'anno, ma sarebbe bene evitare i periodi più caldi; io l'ho fatta sabato 26-4-08.tempo di percorrenza: 4 ore (+ 45' su asfalto) per l'intero giroTipo di percorso: itinerario ad anello su carrarecce e sentieri ben segnaticartografia IGN (acquistabili a Castellane)difficoltà: EPresenza di acqua lungo il percorso: una sorgente poco a monte del Pont de ToussetItinerario: Parcheggiata l'auto lungo la strada nei pressi del ponte, si attraversa il fiume e si imbocca la sterrata che conduce a Trigance. Dopo circa 30' un cartello ci invita a scendere a sinistra per andare a visitare l'antico ponte di Sautet.Tornati sull'itinerario principale, si continua nella medisima direzione. Ingorata una carraeccia che si stracca sulla destra, si prende poco oltre il sentiero sempre sulla destra con indicazione TRIGANCE in verde su un masso. In breve si sbuca sull'asfalto e, seguendolo, ci si trova in paese, di impianto medievale dominato da un castello a pianta quadrata. Tornati sui propri passi, si imbocca la sterrata a sinistra chiusa da una sbarra e la si segue lungamente fino al suo termine, in corrispondenza di una radure ai piedi della cupola sommitale del Breis (1h). Imboccare il sentiero che, portatosi sul versante del Verdon, raggiunge un colle e poi, in leggera discesa, la GR 49 che si imbocca verso destra in direzione Rougon. Dopo un breve tratto in discesa, la si lascia per il belvedere di Rancoumas (freccia su un albero). Questo è un posto davvero straordinario: si è davanti alle impressionanti falesie des escalades ed è un punto privilegiato per assistere al volo dei gipeti, di recente reintrodotti nell'area. Dopo la meritata pausa, occorre risalire fino al bivio per imboccare nuovamente la GR che scende a sinistra nel bosco. La si segue fino a raggiungere il Pont de Tousset (616m) con il quale si guada nuovamente il fiume. Ci attende ora una risalita per guadagnare l'asfalto (718m) . Se nn si ha lasciato un'altra auto nel parcheggio qui vicino, non resta che fare 3km a piedi o affidarsi all'autostop.mangiare: Avendo finito il nostro giro abbastanza presto, abbiamo pensato di andare a visitare Castellane, paesino abbastanza turistico costruito ai piedi di un'alta falesia su cui si trova una chiesetta bianca. Ci siamo quindi spostati a Rougon dove abbiamo mangiato a LA TERRASSE (+33(0)492314774), bistrot di Pays. Questo è un interessante esperimento francese: si chiamano così i pochi esercizi rimasti nei piccoli paesi che fanno da emporio, ufficio postale e ristorante. in ambiente famigliare si mangia cucina casalinga a prezzi interessanti.IV giorno: il sentiero MartelEscursione lungo il sentiero più famoso della zona, dedicato alla guida che per prima, nel 1905, effettuò l'esplorazione del canyon. A mio avviso è forse il più bello dei tre per la varietà dai paesaggi che attraversa.Regione: Francia, Haut provenceLocalità di partenza: Chalet la Maline (893m), raggiunto da un servizio di pullman che corre tutti i we da aprile a ottobreMeta: point SublimeDislivello: itinerario con numerosi saliscendiPunti di appoggio: nessunoPeriodo:l'itinerario è in genere percorribile tutto l'anno, ma sarebbe bene evitare i periodi più caldi ed è sconsigliabile intraprendere l'escursione in caso di maltempo, ghiaccio e dopo forti piogge; io l'ho fatta domenica 27-4-08.tempo di percorrenza: 4 ore per l'intero giroTipo di percorso: traversata su sentieri ben segnaticartografia IGN (acquistabili a Castellane)difficoltà: E/EE (tratti esposti, scivolosi, attrezzati)materile supplementare: necessaria una torciaPresenza di acqua lungo il percorso: noItinerario: Da La Maline scendere per ripido sentiero. Ignorato un bivio sulla destra che conduce alla passerella dell'Estellier (inagibile), ci si abbassa fino al letto del fiume che si segue lungamente verso sinistra. Tralasciato un altro bivio sulla destra che conduce a La Mescla, una breve salita conduce alla Breche Imbert (700m; 1h45). Da qui occorre scendere tramite una stretta scaletta in metallo dopo la quale il tracciato riprende a seguire il corso del fiume fino a incontrare due gallerie: quella di Trescaire (lunga 110m) e quella di Baou (lunga 670m) al termine della quale si risale al parcheggio Couloir Samson (660m; 2h15). Attraversarlo e sulla sinistra riprende il sentiero che, aggirata verso destra una falesia, esce sull'asfalto nei pressi del Point Sublime (30'). Da qui per tornare a La Palud si può usufruire di taxi o del servizio di pullman.Note: forse dal punto di vista fotografico sarebbe meglio intraprendere l'escursione in senso opposto (da la Point Sublime a La Maline); tener presente che però in questo modo il dislivello aumenta sensibilmente rendendo l'itinerario più impegnativo dal punto di vista fisico.mangiare: quel giorno nn avevo proprio voglia di muovere l'auto. Avevamo pensato di fermarci a cena in hotel, ma la domenica il ristorante era chiuso, così abbiamo optato per la creperie del paese: vasta scelta e ottimo il formaggio di capra con miele e noci.