la bradipessa

A CERCAR SENTIERI TRA LE NEBBIE DEL TOGANO


Dopo tanta pioggia, nel primo we dominato dall'anticiclone siamo riusciti a trovar la nebbia. A parte questo, ieri bella gita ai margini della selvaggia Val Grande. Escursione lunga, lunghissima e impegnativa, spt per lo stato in cui versano i sentieri, ma proprio per questo di grande soddisfazione.Un grazie all'Uomo Sector che è sceso di corsa per venire a rcuperarci con l'auto ed evitarci gli ultimi 250m di discesa.E sono contenta che S. ci abbia raggiunto per cena. Spero che metta presto a posto il suo ginocchio e torni a vagar con noi per boschi e vette perchè mi manca.Regione: Piemonte, Verbano-Cusio-OssolaLocalità di partenza: A26 uscita per la val Vigezzo che si risale per 12km circa. Poco prima del bivio per Coimo, in corrispondenza di una fermata dell'autobus, si trova sulla destra una stradina che conduce al ponte sul melezzo (677m)meta: Monte Togano che con i suoi 2301m di quota è la vetta più alta della Val grandeDislivello: 1620m + saliscendiPunti di appoggio: nessunoDifficoltà: EE Periodo consigliato: l'itinerario è percorribile da metà maggio a novembre. Io l'ho fatta domenica 22-06-08Tempo di percorrenza: 7h30 per l'intero girotipo di percorso: Itinerario parzialmente ad anello su sentieri spesso poco riconoscibili in assenza di segnaviaPresenza di acqua lungo il percorso: sìCartografia: Kompass 89Equipaggiamento supplementare: caldamente consigliati i pantaloni lunghiItinerario: Parcheggiata l'auto nei pressi del ponte, ci si incammina lungo la strada asfaltata che porta alla stazione (la strada è agricola ed è vietata alle auto). Si attraversano i binari e si prosegue sulla stessa, ora cementata, fino all'alpe Dalovio (845m; acqua). Da qui continuare su sterrata e, a una fontana, tenere la sinistra. Al bivio successivo a destra a raggiungere con l'antica mulattiera l'alpe Bogo (1040m). Ora il sentiero entra nella faggeta e con numerose svolte e buona pendenza conduce all'alpe Miucca (1498m; 1h30). Tralasciare il sentiero a destra e proseguire dritto dietro le case (indicazione per il passo Biordo in vernice blu su un albero). Il sentiero poi volge a sinstra e spiana. Si attraversa una zona di sorgenti e si tocca l'alpe Fornale (1692m; 40'). Qui il tracciato riprende a salire appena sotto le rocce del Togano e, con stretti tornanti, si guadagna il passo Biordo (2061m; 45'). Si passa ora sul versante della val Grande per guadagnare il filo di cresta poco oltre. La si segue fino all'antecima occupata da un piccolo ripetitore e poco oltre ecco l'ometto di vetta (45').Per la discesa, continuare sul versante della Val Grande a seguire una traccia che, dapprima in leggera discesa, poi in leggera salita, conduce al Passo di Basagrana (2070m; N.B. E' molto importante seguire fedelmente il sentiero e,anche quando poco evidente, nn lasciarsi trarre in inganno da altri che conducono lungo il filo di cresta: questa diventa rocciosa, esposta e impraticabile). Scendere quindi lungo il versante opposto su sentiero ben evidente da lasciare a quota 1750m circa per un'esile traccia sulla destra. Questa, invasa dalla vegetazione, è poco visibile e in certi tratti va inventata tra i rododendri; fortunatamente l'alpe sassoledo è sempre evidente e ci mostra la direzione da tenere. Dall'alpe (1568m) continuare su tracciato talvolta inerbito che, a mezzacosta con alcuni saliscendi, porta all'Alpe Roi (1532m). Proseguire nella medesima direzione, sempre a mezzacosta fino all'alpe Miucca. da qui all'auto per l'itinerario di salita.