Eccomi di ritorno.Vacanza strana quest'anno. Da ricordare le spiagge abbacinanti del deserto dove l'acqua è diventata preziosissima ma spesso incapace a dissetare. E la grandezza della natura al confronto con la piccolezza umana nelle montagne del centro. Le notti sotto le stelle e le birre. I pomeriggi a poltrire sulla sabbia e una traversata in kayak.E un casino da cui nn so bene come uscire. Ma questa è un'altra storia e verrà raccontata un'altra volta (forse). Come arrivare: l'isola è ben collegata all'italia con traghetti da genova, Savona e LivornoCome spostarsi: In Corsica esiste un servizio di bus che collega le maggiori località dell'isola, ma nn sono sempre comodissimi per i turisti (in genere prevedono una corsa al mattino e una al pomeriggio presto). Il servizio migliora durante il periodo di alta stagione (dal 1 luglio al 15 settembre). I taxi nn sono molto e sono abbastanza salati. Possibile noleggiare auto, bici e motorini. Noi quest'anno ci siamo portati dietro ben 2 auto!!!Primo giorno: il viaggioChissà perchè sono sempre di corsa, anche in vacanza. Finito di lavorare alle 19, si parte alla volta di Savona dove ci imbarchiamo alle 23.N.B. I traghetti partono da Savona Vado!!!Mangiare e dormire: Cena volante ad Albissola: ottima la farinata d'asporto de "La nicchia", in pieno centro storico.Notte in traghetto, alle 7 sbarchiamo a Bastia, pronti a partire all'avventura!ATTO PRIMO: la traversata del deserto des AgriatesPrimo giorno: L'Ostriconi - GhignuLocalità di partenza: da Bastia abbiamo imboccato la D81 per raggiungere St Florent dove abbiamo lasciato la prima auto vicino al camping Acqua Dolce. Quindi abbiamo attraversato il deserto e siamo arrivati a L'Ostriconi dove abbiamo parcheggiato a bordo strada nei pressi del sentiero che conduce alla bella spiaggia di sabbiaTempo di percorrenza 4h40Difficoltà EDislivello itinerario con numerosi saliscendi per un totale di 380mPeriodo consigliato: l'itinerario è percorribile tutto l'anno, ma date le elevate temperature che la zona raggiunge e la quasi totale assenza d'ombra è sconsigliabile intraprenderlo nei mesi più caldi.Cartografia: una buona cartina la trovate qui, altrimenti IGC acquistabile a St Florent.Acqua lungo il percorso: no (fatene una buona scorta alla pertenza, almeno 2l a persona)Itinerario: Scesi alla spiaggia, la si percorre interamente in direzione est. Si costeggia quindi l'ansa di Vana per poi allontanarsi per un po' dalla costa e risalire a un colle (86m; 1h). Si scende quindialla bella baia dell'Acciolu (30') e si prosegue lungo la costa frastagliata fino a punta di Solche (1h). Il tracciato è ora un'ampia pista che compie un'ampia curva nei pressi della punta Tagliacarne per poi raggiungere l'ansa di Malfalcu. Ignorata la sterrata a destra, ci si allontana nuovamente dal mare per raggiungere finalmente Ghignu.Mangiare e dormire: a Ghignu si trovano degli ovili restaurati dove è possibile pernottare. Sono strutture molto basic, con letti in cemento (necessario materassino e sacco a pelo), ma bagni decorosi. Tuttavia noi nn siamo riusciti a prenotare (contattare l'ufficio del turismo di St Florent: +33 (0)4.95.37.06.04) per cui ci siamo portati le tende. E' vietato il campeggio selvaggio, ma è possibile e gratuito nei pressi delle costruzioni. E' vietato l'accensione di fuochi, ma fossibile l'uso di fornelletto a gas. All'estremità est della spiaggia di Ghignu, dietro a una duna, si trova una sorgente d'acqua dolce. Munitevi di Autan o similari: le zanzare sono tremende e tantissime!Secondo giorno: Ghignu - SalecciaTempo di percorrenza 2hDifficoltà TDislivello trascurabileAcqua lungo il percorso:sorgente a GhignuItinerario: Ci si incammina lungo la spiaggia di Ghignu per poi salire su una duna sabbiosa e scendere alla successiva insenatura di Trave (bella spiaggia; 40'). Si continua quindi lungo la costa frastagliata raggiungendo infine la lunga spiaggia di Saleccia.Mangiare e dormire: A Saleccia c'è un campeggio (camping U Paradisu: +33(0)4 95 37 82 51) che dispone anche di 6 bungalow; tuttavia è praticamente impossibile affittarli per una notte sola e quindi anche questa volta abbiamo dormito in tenda. Buona la cena presso il ristorante del camping. Anche qui zanzare fameliche.Terzo giorno: Saleccia - St FlorentTempo di percorrenza 3h30Difficoltà EDislivello trascurabileAcqua lungo il percorso: noItinerario: Uscire dal campeggio nei pressi di una costruzione in pietra, quindi incamminarsi lungo una sterrata che in breve conduce alla spiaggia di Loto (30'; possibilità di prendere una barca per St Florent). Da qui si prosegue lungo la costa a superare Punta cavallata e successivamente, tenendo il sentiero di destra (quello di sinistra presenta alcuni tratti esposti), Punta Mortella dove si trova una torre genovese. Si raggiunge quindi Fiume Santu dove occorre guadare un torrente.Successivamente si tocca una spiaggia con molo e alcune ville nascoste nella vegetazione a breve distanza dall'ansa di Fornali. Qui ci si allontana dalla costa: si supera un corso d'acqua su una passerella di legno e si prosegue su sterrata a superare un dosso nei pressi una lussuosa villa. Si scende nuovamente verso il mare e si prosegue entrando in alcuni giardini (pare che l'accesso al mare sia pubblico, quindi nn fatevi scrupoli) per giungere infine alla spiaggia di Roya.Mangiare e dormire: Recuperate le 2 auto ci siamo spostati a Corte, nel centro dell'isola dove abbiamo pernottato e cenato a L'Albadu. Per 40$ offrono camere spaziose con bagno al piano e una buona cena con i prodotti della fattoria.
CORSICA 2008 IN 3 ATTI
Eccomi di ritorno.Vacanza strana quest'anno. Da ricordare le spiagge abbacinanti del deserto dove l'acqua è diventata preziosissima ma spesso incapace a dissetare. E la grandezza della natura al confronto con la piccolezza umana nelle montagne del centro. Le notti sotto le stelle e le birre. I pomeriggi a poltrire sulla sabbia e una traversata in kayak.E un casino da cui nn so bene come uscire. Ma questa è un'altra storia e verrà raccontata un'altra volta (forse). Come arrivare: l'isola è ben collegata all'italia con traghetti da genova, Savona e LivornoCome spostarsi: In Corsica esiste un servizio di bus che collega le maggiori località dell'isola, ma nn sono sempre comodissimi per i turisti (in genere prevedono una corsa al mattino e una al pomeriggio presto). Il servizio migliora durante il periodo di alta stagione (dal 1 luglio al 15 settembre). I taxi nn sono molto e sono abbastanza salati. Possibile noleggiare auto, bici e motorini. Noi quest'anno ci siamo portati dietro ben 2 auto!!!Primo giorno: il viaggioChissà perchè sono sempre di corsa, anche in vacanza. Finito di lavorare alle 19, si parte alla volta di Savona dove ci imbarchiamo alle 23.N.B. I traghetti partono da Savona Vado!!!Mangiare e dormire: Cena volante ad Albissola: ottima la farinata d'asporto de "La nicchia", in pieno centro storico.Notte in traghetto, alle 7 sbarchiamo a Bastia, pronti a partire all'avventura!ATTO PRIMO: la traversata del deserto des AgriatesPrimo giorno: L'Ostriconi - GhignuLocalità di partenza: da Bastia abbiamo imboccato la D81 per raggiungere St Florent dove abbiamo lasciato la prima auto vicino al camping Acqua Dolce. Quindi abbiamo attraversato il deserto e siamo arrivati a L'Ostriconi dove abbiamo parcheggiato a bordo strada nei pressi del sentiero che conduce alla bella spiaggia di sabbiaTempo di percorrenza 4h40Difficoltà EDislivello itinerario con numerosi saliscendi per un totale di 380mPeriodo consigliato: l'itinerario è percorribile tutto l'anno, ma date le elevate temperature che la zona raggiunge e la quasi totale assenza d'ombra è sconsigliabile intraprenderlo nei mesi più caldi.Cartografia: una buona cartina la trovate qui, altrimenti IGC acquistabile a St Florent.Acqua lungo il percorso: no (fatene una buona scorta alla pertenza, almeno 2l a persona)Itinerario: Scesi alla spiaggia, la si percorre interamente in direzione est. Si costeggia quindi l'ansa di Vana per poi allontanarsi per un po' dalla costa e risalire a un colle (86m; 1h). Si scende quindialla bella baia dell'Acciolu (30') e si prosegue lungo la costa frastagliata fino a punta di Solche (1h). Il tracciato è ora un'ampia pista che compie un'ampia curva nei pressi della punta Tagliacarne per poi raggiungere l'ansa di Malfalcu. Ignorata la sterrata a destra, ci si allontana nuovamente dal mare per raggiungere finalmente Ghignu.Mangiare e dormire: a Ghignu si trovano degli ovili restaurati dove è possibile pernottare. Sono strutture molto basic, con letti in cemento (necessario materassino e sacco a pelo), ma bagni decorosi. Tuttavia noi nn siamo riusciti a prenotare (contattare l'ufficio del turismo di St Florent: +33 (0)4.95.37.06.04) per cui ci siamo portati le tende. E' vietato il campeggio selvaggio, ma è possibile e gratuito nei pressi delle costruzioni. E' vietato l'accensione di fuochi, ma fossibile l'uso di fornelletto a gas. All'estremità est della spiaggia di Ghignu, dietro a una duna, si trova una sorgente d'acqua dolce. Munitevi di Autan o similari: le zanzare sono tremende e tantissime!Secondo giorno: Ghignu - SalecciaTempo di percorrenza 2hDifficoltà TDislivello trascurabileAcqua lungo il percorso:sorgente a GhignuItinerario: Ci si incammina lungo la spiaggia di Ghignu per poi salire su una duna sabbiosa e scendere alla successiva insenatura di Trave (bella spiaggia; 40'). Si continua quindi lungo la costa frastagliata raggiungendo infine la lunga spiaggia di Saleccia.Mangiare e dormire: A Saleccia c'è un campeggio (camping U Paradisu: +33(0)4 95 37 82 51) che dispone anche di 6 bungalow; tuttavia è praticamente impossibile affittarli per una notte sola e quindi anche questa volta abbiamo dormito in tenda. Buona la cena presso il ristorante del camping. Anche qui zanzare fameliche.Terzo giorno: Saleccia - St FlorentTempo di percorrenza 3h30Difficoltà EDislivello trascurabileAcqua lungo il percorso: noItinerario: Uscire dal campeggio nei pressi di una costruzione in pietra, quindi incamminarsi lungo una sterrata che in breve conduce alla spiaggia di Loto (30'; possibilità di prendere una barca per St Florent). Da qui si prosegue lungo la costa a superare Punta cavallata e successivamente, tenendo il sentiero di destra (quello di sinistra presenta alcuni tratti esposti), Punta Mortella dove si trova una torre genovese. Si raggiunge quindi Fiume Santu dove occorre guadare un torrente.Successivamente si tocca una spiaggia con molo e alcune ville nascoste nella vegetazione a breve distanza dall'ansa di Fornali. Qui ci si allontana dalla costa: si supera un corso d'acqua su una passerella di legno e si prosegue su sterrata a superare un dosso nei pressi una lussuosa villa. Si scende nuovamente verso il mare e si prosegue entrando in alcuni giardini (pare che l'accesso al mare sia pubblico, quindi nn fatevi scrupoli) per giungere infine alla spiaggia di Roya.Mangiare e dormire: Recuperate le 2 auto ci siamo spostati a Corte, nel centro dell'isola dove abbiamo pernottato e cenato a L'Albadu. Per 40$ offrono camere spaziose con bagno al piano e una buona cena con i prodotti della fattoria.