la bradipessa

WE ROMANTICO NELLE APUANE


E così sono tornata tra quelle montagne che avevano assistito a uno dei miei primi esperimenti di trekking. Da allora è passato tanto tempo e sono cambiate tante cose, ma ho deciso di tornarci cmq per salire su qualcuna di quelle cime che allora avevo ammirato solo dal basso.I giorno: Monte Forato da CardosoRegione: Toscana, provincia di MassaLocalità di partenza: Cardoso (250m)Meta: Monte Forato (1208m)Dislivello: itinerario con numerosi saliscendi per un totale di 1150m circaPunti di appoggio: nessunoperiodo: l'itinerario è in genere percorribile da marzo a novembre; io l'ho fatta sabato 25-10-08tempo di percorrenza: 5h15 per l'intero giroTipo di percorso: itinerario ad anello su sentieri ben segnaticartografia Kompass 646difficoltà: EEAPresenza di acqua lungo il percorso: sìEquipaggiamento supplementare: da ferrata (caschetto, imbrago, kit con dissipatore, cordino e moschettoni)Itinerario: parcheggiata l'auto nei pressi della chiesa, imboccare la strada asfaltata sulla destra a lato di un torrentello e seguirla in salita per alcune centinaia di metri fino a trovare, in corrsipondenza di un tornante, le indicazioni per il sentiero 8. Questo si inoltra nel fitto bosco di castagni (sorgente) e sale fino a foce Moscoso (800m; acqua). Qui imboccare il sentiero 6 a sinistra e poco oltre ignorare il sentiero 8 che porta a Foce delle Porchette ma scendere leggermenteper poi risalire a una cappelletta. Trascurato il 124, salire in breve alla Foce di Petrosciana. Prendere dunque il sentiero 130 che in breve conduce all'attacco della ferrata, facile e molto breve (descrizione dettagliata qui). Si continua in cresta su sentiero fino all'antecima del Forato. Scendere per tracce e passare sopra il suggestivo arco in pietra per guadagnare così la vetta vera e propria (1208m). Scendere per prati a ritrovare il sentiero che, con alcuni saliscendi nel bosco di faggi, porta a Foce di Valli (1266m) dove occorre scendere a sinistra (segnavia 7) dapprima per prati poi nel castagneto (sorgente) fino a sbucare sull'asfalto poco a monte di Cardoso.Mangiare e dormire: abbiamo scelto l'agriturismo Spino fiorito che secondo me offre un buon rapporto qualità prezzo: per 45$/pax mette a disposizione 4 ampie e silenziose camere arredate con mobili tipici della tradizione toscana e una buona cena a base di prodotti del territorio, bevande comprese.II giorno: intorno al Pizzo Uccello da VincaRegione: Toscana, provincia di MassaLocalità di partenza: Vinca (808m)Dislivello: itinerario con numerosi saliscendi per un totale di 1000m circaPunti di appoggio: nessunoperiodo: l'itinerario è in genere percorribile da aprile a novembre, ma data la lunghezza dell'itinerario è consigliabile effettuarlo in tarda primavera/inizio estate di modo da avere un sufficiente numero di ore di luce, spt se si vuole salire sulla vetta del Pizzo Uccello, cosa che noi nn abbiamofatto in tempo a fare; io l'ho fatta domenica 26-10-08tempo di percorrenza: 6h45 per l'intero giroTipo di percorso: itinerario ad anello su sentieri abbastanza ben segnaticartografia Kompass 646difficoltà: EEAPresenza di acqua lungo il percorso: sìEquipaggiamento supplementare: da ferrata (caschetto, imbrago, kit con dissipatore, cordino e moschettoni)Itinerario: parcheggiata l'auto nei pressi del cimitero, si attraversa il paese in salita e, passati nei pressi di alcune abitazioni con una scalinata, ci si inoltra nel castagneto. Nel primo tratto ci è stato consigliato di seguire i bolli giallo/verdi di legambiente in quanto pare che il sentiero 190 sia in questo punto franato. Prendere quindi a sinsitra e poi, al limitare della pineta a destra. Poco oltre si riprendono invece i bolli bianco/rossi del CAI a sistra a salire nel bosco con buona e regolare pendenza fino a giungere a Foce Lizzari (1250m; 1h15). Qui bisogna scendere sul dirupato e scosceso versante opposto dove si trovano le indicazioni per il sentiero Zaccagna. Ci si porta sotto le maestose pareti del Pizzo d'Uccello con un tracciato ripido e scivoloso, a tratti attrezzato con corde metalliche. Giunti nei pressi di alcune cave, risalire nel bosco (indicazioni su su sasso per la ferrata) traversando verso sinistra fino a trovare l'attacco della ferrata Siggioli (1020m; 2h). Questa si sviluppa su una costola rocciosa senza risultare mai particolarmente difficile o faticosa, ma regala begli scorci sulla vallata e spt sulla Nord del Pizzo Uccello (una descrizione dettagliata la trovate qui). Giunti a Foce Siggioli (1390m; 1h15) prendere a destra il sentiero 181 che conduce al Giovetto (possibilità di salire sulla vetta) e successivamente al passo del Giovo (1500m; 45'). Scendere dunque a destra per prati dove il tracciato si fa più incerto (segnavia 175). Prestare attenzione a un bivio poco segnalato a quota 1350m (segnavia sbiaditi su un sasso) ove occorre tenere la destra, quindi ignorare gli ometti che rislagono sulla destra ma puntare a dei ruderi addossati a un grosso masso riportanti in segnavia 192bis (acqua). Quindi traversare ancora per poco a sinistra a ritrovare il sentiero che ora ben evidente scende nel bosco dapprima di pini e poi di castagni fino alla cappelletta dedicata alla Madonna del Cavatore. Il sentiero prosegue a valle di questa sulla destra a traversare per rocce e prati prima di terminare sull'asfalto nei pressi di Vinca.Nota: Se qualcuno pensasse che l'idea che ho del we romantico è molto discutibile, probabilmete ha ragione, spt visto che il secondo giorno nn ci siamo quasi mai fermati e anche così siamo arrivati giù col buio. Ma ne valeva la pena e appena tornata a casa il tutto ha cominciato ad assumere i contorni sfumati del sogno.Un po' mi è dispiaciuto nn riuscire ad arrivare in vetta, ma vorrà dire che ci tornerò quando sarò abbastanza brava per la via Oppio Colnaghi.Un grazie immenso a S. che mi ha aspettato spt sul sentiero Zaccagna. Spero che per lui il we sia stato altrettanto bello e piacevole...