la bradipessa

IL BOSCO PARLANTE DEI MONTI BUE E MAGGIORASCA


Ieri avevo voglia di vedere il mare. Così siamo andati ad osservarlo da lontano da una cima dell'Appennino piacentino. Bel giro. Nel silenzio, il bosco completamente rivestito di ghiaccio sembrava parlare quando il vento muoveva i ramoscelli. E sulla vetta del Maggiorasca il vento rabbioso trasmetteva una bellissima sensazione di libertà. Un grazie a Sternina che ci ha fatto un po' di lettura del paesaggio.Regione: Emilia, provincia di PiacenzaLocalità di partenza: da Milano A1 uscita Piacenza sud. Risalire la Val Nure fino al Passo dello Zovallo (1410m)Meta: Monte Maggiorasca (1800m)Dislivello: itinerario con saliscendi per un totale di 700m circaPunti di appoggio: nessuno; in vetta al Mte Bue si trova un piccolo ricovero, ma si tratta di 4 assi inchiodate, giusto per mangiare al riparo dal ventoDifficoltà: E (EE la variante del Monte Nero)pericoli e difficoltà: itinerario considerato sicuro anche dopo abbondanti nevicate. Alcuni tratti esposti sul Monte Nero. Molti dei segni biano/rossi del sentiero estivo sono ben visibili anche in invernoMateriale supplementare: consigliati picozza e ramponi spt per la variante del Mte NeroPeriodo consigliato: la zona è abbastanza fredda e nevosa, tanto che vi si trovno numerosi esemplari di pino mugo, relitto dell'ultima glaciazion. Tuttavia il periodo migliore è gennaio-febbraio di inverni nevosi; io l'ho fatta domenica 25-1-09: manto nevoso continuo dalla partenza e la nevicata recente ha reso superflue picozza e ramponiTempo di percorrenza: 3h45 per l'intero girotipo di percorso: itinerario parzialmente ad anelloCartografia: MultigraphicItinerario: Parcheggiata l'auto a bordo strada o nell'ampio piazzale (che ieri nn era accessibile), incamminarsi nella faggeta in direzione sud Ovest (venendo da Piacenza, a destra del passo) su terreno quasi pianeggiante a costeggiare l pendici del Monte Nero. Giunti al Lago Nero (1540m; 1h), lo si costeggia e si affronta un breve tratto più ripido che conduce alla sella Costazza (1670m). Qui si volge leggermente a destra raggiungendo in breve la vetta del Monte Bue (1780m; 45') occupata da impianti di salita fatiscenti. Passare accanto alla croce di vetta e scendere alla sella del Maggiorasca (1700m) per poi risalire all'omonimo monte (1800m; 30') da dove è visibile sia il mare che l'arco alpino.La discesa può essere fatta lungo il prcorso di salita, oppure con una impegnativa e bella variante che passa dalla vetta del Monte Nero. In questo caso occorre tornare alla sella Costazza e rimontare lo spallone che conduce all'antecima. Si prosegue su bella cresta aerea con passaggi talvolta esposti fino a raggiungere la cima (1753m). Continuare in cresta per breve tratto per poi scendere lungo il versante est fino a confluire sul percorso di salita poco distanti dal Passo dello Zovallo.Ancora una MIA foto: il mare visto dalla vetta del Maggiorasca