la bradipessa

INCIPIT: IL SABBA


Premetto che nn so scrivere racconti, preferisco i romanzi dove posso affezionarmi ai personaggi, creare vite alternative e spiegare tutto bene. NN so scrivere racconti brevi. E nn so scrivere racconti su commissione. Ma quando ho visto quasto gioco, mi è piaciuta l'idea. Era una magnifica giornata, tiepida e  trasparente. Le montagne formavano un semicerchio di vette innevate  e sembravano così vicine da poterle toccare allungando un braccio. Le otto del mattino. Pareva impossibile che avesse potuto rovinarsi in quel modo la sera prima… Era stata Elsa ad invitarla. Per lungo tempo l'aveva considerata la sua migliore amica. Ed era sempre stata un tipo strano. Già al liceo si dilettava di new age e di magia. Quante volte l'aveva accompagnata in librerie nascoste e polverose alla ricerca  enormi testi in pergamena, rilegati i pelle e pieni di segni arcani per lei incomprensibili. Poi lei si era sposata e Elsa era sparita. Inutile ogni tentativo di rintracciarla. Fino a 2 giorni prima. Quando il cellulare aveva squillato, era rimasta perplessa: erano 15 anni che nn si sentivano. Aveva risposto con voce atona. Dall'altra parte Elsa traboccava d'entusiasmo:- Ciao Ada! Ti va di venire a una festa domani sera? Divento una strega di primo livello e vorrei ci fossi anche tu.Chissà perchè non aveva saputo dirle di no e nella morbida luce del crepuscolo si era ritrovata in una radura in un boco di faggi contorti. Era la notte più lunga dell'anno e faceva un freddo terribile, che entrava nella ossa nonostante il caldo cappotto di lana.Elsa l'aveva riconosciuta subito e le era corsa incontro separandosi dalle altre novizie, tutte avvolte in tuniche bianche lunghe fino ai piedi. Ada l'aveva tovata bellissima, non una ruga le solcava la pelle evanescente del viso.- Si vede che sei una strega - aveva scherzato - sei riuscita a fermare il tempo!Avevano parlato di sciocchezze, poi Elsa le aveva presentato un uomo. Persino il suo nome le era sembrato magico. Aliseo. Spalle larghe, capelli lunghi corvini, la barba di 3 giorni, occhi magnetici grigio ferro. Non si ricordava in che veste gliel'avesse presentato. Forse un amico, o un lontano parente. A dire il vero da quel momento in poi tutti i ricordi si facevano confusi. Una strana musica ritmica e il ritmico battere dell mani. Una danza frenetica e le ombre lunghe intorno al fuoco. E quegli occhi. Doveva essere caduta in trance. Doveva aver perso il controllo. S era svegliata tra le sue braccia. Nuda. Si era rivestita in fretta, rossa per la vergogna. Non sapeva cosa aveva detto. Si era rivestita ed era scappata di corsa. I rovi le avevano stappato i jeans, ma si era fermata solo quando nn aveva più fiato e con orrore si era resa conto di essersi smarrita. Si era seduta su un sasso e aveva pianto. Tutto intorno a lei la natura era bellissima, accarezzata dai primi raggi del sole. Aveva sempre amato l'alba, l'inizio di qualcosa di nuovo. Ma nn si ricordava da quanto tempo nn si svegliava più per osservarla e quel giorno piangeva raggomitolata su sè stessa. Piangeva per le occasioni perse, per gli amori che nn aveva avuto il coraggio di vivere, per quello che era successo quella notte, per la razionalità che non aveva saputo impedire che accadesse. Invidiava Elsa che aveva sempre saputo seguire i suoi sogni, fregandosene delle convenienze sociali.Improvvisamente sentì una mano posarsi leggera sulla sua spalla. Trasalì e, ancora prima di voltarsi, seppe chi si sarebbe trovata davanti. Aliseo, avvolto dai raggi del sole come da un'aura. Fu travolta da emozioni violente: paura, vergogna e qualcosa che gridava in fondo al cuore e che assomigliava molto all'amore. Qualcosa che era rimasto sopito troppo tempo, da quando il suo matrimonio era fallito.Aliseo le posò un dito sulle labbra:- Non scappare, ti prego. Capisco come ti puoi sentire, ma quanto è successo questa notte è sacro ed  accaduto perchè tu sei l'Altra Parte di me.Ada battè le palpebre, confusa. Ma una quiete che nn conosceva le riempì l'anima.- C'è molto da spiegare - continuò l'uomo - ma ne avremo tutto il tempo. Ora però è ora di tonare a valle.La prese per mano e lei lo seguì, docile. Per quanto fosse assurdo, la sua mente aveva smesso di porsi domande e lei era solo curiosa. Curiosa di scoprire cosa aveva in serbo la vita per lei.