la bradipessa

AVVICINANDOSI ALL'ALPINISMO VERO: LA CRESTA OSA DEL MOREGALLO


Una delle cose belle delle montagne è che puoi scalarle per numerose vie e ogni volta scoprire o provare qualcosa di  nuovo.We organizzato all'ultimo, come ormai succede quasi sempre. Siamo tornati sul Moregallo, montagna del lecchese salita anni fa in compagni di mio papà e di Fausto. Uno dei miei primi esperimenti di trekking. Questa volta, stanchi di falesia, abbiamo optato per la cresta OSA: 9 tiri (in realtà sarebbero 11, ma gli ultimi li abbiamo evitati un po' per la stanchezza, un po' perchè le relazioni parlavano di "roccia estremamente friabile") di III-IV che sono i gradi su cui mi muovo meglio e che se in falesia fanno ridere, in ambiente sono tutta un'altra cosa. Le difficoltà contenute ci hanno permesso di salire in alternata, così ho provato di nuovo a far da primo con buoni risultati. Inoltre in tutta la via c'è un solo chiodo, ma il calacare ricco di fessure e clessidre ci ha permesso di impratichirci con nuts e autoassicurazione in genere. Via divertente, nn banale e didattica. Una giornata ricca di emozioni e soddisfazioni.Una buona descrizione, molto dettagliata, la trovate qui. Un'altra, meno bella e con tempi che ci sono sembrati strettini (forse paghiamo il prezzo dell'inesperienza) qui.In FOTO (MIA): la cresta vista dalla bocchetta di Sambrosera.