la bradipessa

ALLA SCOPERTA DELL'ALPE VEGLIA


Credo che tutti ci sentiamo legati ai luoghi dove trascorriamo infanzia e adolescenza. Per qualche strano meccanismo della psiche, dimentichiamo quanto abbiamo odiato quel periodo tra tempeste ormonali e litigi coi genitori e lo rivestiamo di una patina dorata. Così questa volta è toccato a S. portarmi nel suo mondo. Mi ha dunque regalato un bellissimo we in tenda. Peccato il diluvio che domenica ci ha fatto fuggire e tornare a valle bagnati fino alle ossa.Regione: Piemonte, Verbano-Cusio-Ossola Località di partenza: A26 uscita Varzo. Risalire la valle di S. Domenica fino al suo temine in località Ponte Campo (1320m; parcheggio a pagamento: 3€/die)Meta: Lago Bianco (2157m)Dislivello: itinerario con alcuni saliscendi per un totale di 900m circa  Punti di appoggio: all'Alpe veglia hotel, camping e un piccolo negozio di alimentari, oltre al RIFUGIO CITTA' DI ARONA: aperto da giugno a settembre, offre servizio di alberghetto, docce e 65 posti letto (+ 9 nel locale invernale) http://www.rifugiocaiveglia.it/it/index.phpDifficoltà: E Periodo consigliato: l'itinerario è percorribile da giugno a ottobre. Io l'ho fatta sabato 1-08-09Tempo di percorrenza: 5h30 per l'intero girotipo di percorso: itinerario parzialmente ad anello su sentieri e tracce ben segnati Presenza di acqua lungo il percorso: sìCartografia: una buona cartina la trovate qui; in alternativa Kompass 89Itinerario: parcheggiata l'auto nell'ampio piazzale erboso, attraversare il torrente su un ponte e imboccare un evidente sentiero nei pressi dell'agriturismo La cascata. Si ale per prati fino a guadagnare la sterrata nei pressi della sbarra. Imboccarla in salita e, con numerosi tornanti, seguirla fino alla cappella del Groppallo (1728m; 50'). Segue un tratto meno ripido che conduce all'ampia piana dell'Alpe Veglia. Giunti in vista dell'abitato di Cianciavero (fonatana), prendere un sentiero a sinistra (palina segnaletica) che passa tra le case e sale sulla sinistra orografica di un torrente. Ignorare un bivio a destra e poco oltre compiere un guado a monte del quale si trovano le marmitte dei giganti. Tornare sui propri passi e, prima di rientrare in paese, prendere il sentiero natura per il lago delle streghe a sinistra. Si sale nel bosco fino a giungere in vista dello specchio d'acqua tra larici e rododendri. Costeggiarlo e poi prendere a destra, sempre nel bosco. Ignorare un bivio a sinistra per la bocchette di Aurona ma proseguire dritto fino a giungere al suggestivo lago delle Fate. In leggera discesa si raggiunge quindi l'abitato di Ponte (1752m; 50'; fontana). Attraversare il fiume su di un ponte e incamminarsi lungo la sterrata a sinistra in salita. Ignorare un bivio a sinistra, ma rimonatre un costone erboso tra radi larici. Giunti a un ripiano a quota 2070m, guadare il torrente (indicazioni su un masso) e risalire un dosso seguendo gli evidenti segnavia bianco/rossi. Ci si trova quindi su un balcone panoramico ai piedi di una pietraia. Lo si attraversa e si prosegue a mezza costa di un dirupato pendio. Giunti a un bivio, prendere il sentiero a sinistra in salita che su terreno pietroso conduce infine al Lago Bianco (1h20; sorgenti).per la discesa, tornare all'ultimo bivio incontrato e proseguire in ripida discesa dapprima su terreno aperto e poi nel bosco di larici. Ignorare un bivio a sinistra per l'alpe Devero ma proseguire dritto e a quello successivo tenere la sinistra fino a trovarsi alle spalle del rifugio Città di Arona. Su sterrata attraversare il ponte a confluire sulla strada percorsa in salita che si segue a ritroso fino all'auto.In FOTO (MIA): il nostro campo al Lago Bianco. In effetti in origine l'idea era di passare in zona 2gg e il secondo di salire l'Elsenhorn, ma il maltempo ha cambiato i nostri piani...