la bradipessa

FORESTE CASENTINESI IN MOTO E A PIEDI


Saltato l'Ortles causa maltempo, in un we da bollino nero abbiamo deciso di fare un viaggio in moto alla ricerca del sole di Toscana, tra eremei e foreste di faggio e abete bianco.I GIORNO, IN MOTODa Milano A1 e poi A14 uscita Forlì. Passo del Muraglione, pausa pranzo con annesso pisolino in un castagneto secolare nei pressi di S. Godenza, poi di nuovo sulla strada. Passo della Consuma, Poppi (bel villaggio medievale che merita una visita), Eremo della Verna (peccato fosse troppo tardi per fare 2 passi verso il Monte Penna) e finalmente Badia Prataglia dove abbiamo dormito all'Ostello Carbonile: ambiente spartano (si dorme in camerate, necessario il sacco lenuzolo) ma rapporto qualità/prezzo ottimo (27€ la mezza pensione; per cena tortelli con patate e arrosto di maiale); standard di pulizia discretiII GIORNO, A PIEDI NELLA FORESTA DI BADIA PRATAGLIA (E RITORNO)Regione: Toscana, provincia di ArezzoLocalità di partenza: il Carbonile (965m), Badia PratagliaDislivello: itinerario con alcuni saliscendi per un totale di 500m circaPunti di appoggio: nessunoPeriodo:svolgendosi interamente nel bosco,l'itinerario è percorribile tutto l'anno; io l'ho fatto domenica 09-8-09tempo di percorrenza: 2h45 per l'intero anellocartografia reperibile presso l'ufficio informazioni del parco delle Foreste casentinesi a badia PratagliaTipo di percorso: itinerario ad anello su sentieri ben segnatiDifficoltà: T/EPresenza di acqua lungo il percorso: a campo dell'AgioItinerario: prendere la strada a fianco dell'ostello che ben presto diviene sterrata. Al bivio tenere la sinistra e giungere in breve a Campo dell'Agio (1030m; 20'). Imboccare il sentiero a lato della steccionata (cartelli indicatori) e salire nel bosco. Ignorare un bivio sulla destra per la buca delle fate (una grotta muschiosa chiusa da un'inferriata raggiungibile con una breve deviazione) e raggiungere il crinale al passo della Crocina (1380m; 1h) dove si incontra GEA da imboccare verso destra. Con alcuni saliscendi ci si mantiene sul versante toscano del crinale passando da Monte Cucco (1332m) e giungendo poi a Passo Lupatti (1170m) dove si sbocca su una sterrata. Percorrerla per pochi metri verso destra per poi lasciarla per un evidente sentiero sulla destra che scende nel bosco passando dal fosso del Macchione e terminando sull'asfalto poco a monte dell'ostello.A questo punto bisognava rimettersi in strada verso Milano. Passati da Camaldoli, abbiamo poi percorso tutto l'Appennino tosco-emiliano facendo il passo della Futa e prendendo l'autostrada solo a Bologna.