la bradipessa

QUANDO IL VETERINARIO NN BASTA...


... MA CI VORREBBE ANCHE LO PSICOLOGO E L'ASSISTENTE SOCIALE.Arriva in ambulatorio la sig.ra M con uno Yorkshire di 17 anni un po' trascurato. D'altronde la proprietaria è una persona semplice e mi racconta una storia pietosa: vive nelle case popolari con una pensione di 400€, suo marito è invalido, sua figlia è malata di leucemia ed è stata lasciata dal marito con 2 figli piccoli. Mi dice: "Io nn ce la faccio più a gestire questo cane. fa pipì in casa. Puzza (i pochi denti che ha in bocca sono marci e in effetti ha un'alitosi tremenda NdA) e mio marito nn lo vuole vicino. Mia figlia nn vuole venire da me perchè con la chemio ha paura che possa passargli qualche infezione. Dottoressa, mi aiuti"Il cane però nn è da eutanasia: cammina, è ancora vivace e reattivo. Il problema è che per risolvere il problema della pipì in casa dovrei fare degli esami del sangue che costano. E poi anche ammesso che abbia il Cushing come sospetto, la signora nn avrà i soldi per comprare il farmaco per curarlo e per fare gli esami di controllo. E i denti? Come faccio a proporle un detartrase col costo che ha su un cane di 17 anni? Forse io dovrei farmi meno carico di queste cose, dovrei dare un parere medico e basta. Eppure nn ci riesco. Se fossi nei panni della signora probabilmente farei la stessa cosa, con tutto il bene che posso volere al cane. E voi cosa avreste fatto? Io nn me la sono sentita di fare l'autanasia, Ho spiegato le cose alla proprietaria e le ho detto di pensarci. NN l'ho più vista e ancora oggi nn so se la scelta che ho fatto è stata quella giusta...