la bradipessa

GASPAROTTO: BELLA, UMIDA E AFFOLLATA


Una domenica in cui dovevo essere a Milano presto. Ci vuole una via nn troppo lunga con breve avvicinamento. Si va dunque allo Zucco Pesciola, in una giornata nebbiosa di quest'estate che nn vuole saperne di decollare. La via scelta è la Gasparotto: 7 tiri su calcare, perfettamente chiodati. Nonostante siamo tra i primi a prendere la cabinovia, all'attacco della via ci sono già 2 cordate in attesa. Una rinuncia al secondo tiro mentre l'altra si rivela più veloce di noi e l'ingorgo è sciolto. Una via di soddisfazione, nonostante le difficoltà abbastanza contenute. Sono stata contenta di come ho passato i punti nevralgici di L2, un po' meno di come ho fatto L5: l'attacco bagnato mi ha messo in difficoltà, per cui S., aiutato da quello della cordata che ci precedeva, mi ha letteralmente tirata su di peso, senza nemmeno lasciarmi fare più di un paio di tentativi. Bello L7 da primo. Ancora neve nel canalone di discesa e in alcuni tratti: piacevole sentire il gocciolio dello scioglimento mentre facevo sicura, unico altro suono insieme ai comandi gridati dalle varie cordate. Siamo stati esattamente nei tempi preventivati e alle 14.30 eravamo di nuovo alla cabinovia.Serata sui Navigli per la festa dei 15 anni dell'ambulatorio dove lavoro: incredibile pensare che fino a poche ore prima ero attaccata a una corda e ora... collana di corallo e sandali col tacco che fanno più male delle scarpette da arrampicata.Relazioni della via qui e qui. Come si può notare, sono gradate in maniera differente: secondo me, la seconda è più rispondente alla realtà.In FOTO (MIA): la bastionata lungo la quale si sviluppa l'itinerario