la bradipessa

SENZA RESPIRO SUL GRAN ZEBRU'


Il Gran Zebrù è una montagna che lascia letteralmente senza fiato. Già quando si cammina in valle nn passa certo inosservato con la ripida parete nord interamente di ghiaccio da una parte e quella rocciosa dall'altro. Così quando avevo fatto il Cevedale mi ero chiesta come si salisse lì sopra. Bene, ieri l'ho scoperto. Senza fiato per la bellezza dell'alba rosa sulle cime circostanti. Senza fiato perchè dall'attacco del colle della Bottiglia alla vetta i pendii sono sempre sostenuti. Senza fiato per la sorpresa e la soddisfazione di arrivare fin lassù.I GIORNO: SALITA AL RIFUGIORegione: Lombradia, provincia di SondrioLocalità di partenza: da Milano SS36 fino a Colico, poi SS38 fino a Bormio dove si prende a destra per S. Caterina Valfurva, quindi a sinistra per i Forni (2178m)Meta: rifugio Pizzini (2706m)Dislivello: 500m circaPunti di appoggio: rifugio Pizzini (2706m): di proprietà del CAI Milano, dispone di 100 posti letto ed è aperto con servizio di alberghetto da marzo a settembre; possibilità di trasporto bagaglio www.rifugiopizzini.it Periodo:l'itinerario è percorribile da giugno a ottobre; io l'ho fatto sabato 3-7-10tempo di percorrenza: 1h30 solo salitacartografia Kompass 637Tipo di percorso: traversata su carrarecce  ben segnateDifficoltà: TPresenza di acqua lungo il percorso: sì, numerose sorgentiItinerario: parcheggiata l'auto nei pressi dell'albergo dei Forni, risalire la sterrata della val di Cedec fino al rifugio II GIORNO: SALITA ALLA VETTALocalità di partenza: rifugio Pizzini (2706m)Meta: Gran Zebrù (3851m)Dislivello: 1150mPunti di appoggio: nessunoPeriodo: itinerario da percorrere a inizio stagione; io l'ho fatto domenica 4-7-10: condizioni molto buone, anche se nn so quanto dureranno: iniziavano a uscire i sassi al Colle della Bottiglia e in alto c'era un po' di ghiaccio già scoperto. Partiti alle 3.45 di notte con 9°C, la neve era cmq duratempo di percorrenza: 3h15 solo salitaTipo di percorso: ascensione su ghiacciaioDifficoltà: PD+ (max 50°)Equipaggiamento: normale da ghiacciaio (imbrago, corda, ramponi, picozza)Presenza di acqua lungo il percorso: noItinerario: incamminarsi dietro al rifugio, poche decine di metri imboccare la gippabile che si stacca a sinistra. poco oltre continuare dritto su sentiero su pietraia (numerosi ometti) fino all'attacco del ghiacciaio dove ci si lega in cordata. Risalire il pendio iniziale e poi volgere a destra su pendii più sostenuti, quindi piegare a sinistra e dirigersi all'evidente canale (45°) che termina al colle della Bottiglia (3450m). Proseguire a sinistra, radenti alle rocce, sempre su buona pendenza (40°) fino a raggiungere un tratto più pianeggiante che precede l'ultimo breve ma ripido (50°) pendio che conduce alla cresta finale.Discesa per la via di salita.In FOTO (MIA): sembra incredibile ma sono salita fin lassù