la bradipessa

RIFLESSIONE SUL TRADIMENTO


Perchè potete dire quello che volete, ma di questo per me si è trattato: tradimento della fiducia. E ora, anche se a pensarci fa ancora male e perciò cerco di nn farlo, so che sopravviverò anche a questo. Ma a che prezzo?Ho un'amica che reputo una persona molto più equilibrata di quello che sono io che spesso mi sento sull'orlo di una crisi di nervi, che spesso mi sento fragile come una farfalla. Questa persona ieri mi ha girato una riflessione filosofica sul tradimento di Umberto Galimberti, tratto da "Le cose dell'Amore". NN vi sto a postare tutta la mail (sono 4 pag in word... Se avete voglia ve la giro in privato), ma cmq il succo della faccenda è che il tradimento è l'altra faccia dell'amore, come la notte lo è del giorno. Ebbene, io su questo nn sono d'accordo. Sarà che io sono un'idealista, ma mi rifiuto di credere che tutti per crescere dobbiamo provare questa esperienza. Tra l'altro un po' di gente (tra cui anche mio padre) mi ha detto che quello che è successo era un'opportunità feconda. Lo stesso Galimberti sostiene che il tradimento permette di prendere coscienza di sè. Il tutto mi sembra una cosa molto giustificativa. Certo, è inutile piangere sul latte versato, ma da qui a dire che il tradimento è indispensabile ne corre.Sapete cosa ho imparato io da tutto questo? Solo a sentiemi più fragile e più triste e più sola. A sapere che anche S può far male, a perdere un altro pezzo della mia innocenza e fiducia nel mondo. Certo, i libri new-age che leggevo durante la mia dolescenza dicevano che nn è giusto dire a uno "Mi hai deluso" perchè in realtà il problema è nostro che l'abbiamo investito di aspettative che nn corrispondevano alla realtà. Il fatto è che fino a una settimana fa io vivevo in un sogno e ora mi sono svegliata. E se Galimberti dice che solo così l'amore acquista "coscienza adulta, la quale sa che il bene e il male sono inanellati, il piacere si intreccia con il dolore, la maledizione con la benedizione", francamente nn mi pare una cosa così buona. Spesso ci lamentiamo di nn essere più capaci di guardare il mondo con gli occhi dei bambini. Bene, io questa capacità l'ho difesa strenuamente fino ad ora e ho sempre pensato che fosse qualcosa di cui andare fieri. Devo forse cambiare idea? Io ho coscienza di me, so che ce la posso fare da sola, ma in due è meglio e questo nn vuol dire seppellirsi nel noi, nonostante la ìnostra simbiosi. Tant'è che sono in grado di stare da sola, so organizzarmi senza aver paura della solitudine. davvero nn avevo bisogno di tutto questo.