la bradipessa

PROVE TECNICHE PER IL BADILE: VIA BRAMANI ALLA SFINGE


Sabato mattina lavoro fino alle 12.30, poi una pizza al volo e in auto verso la Valmasino. Viaggio tranquillo e veloce, come sempre quando viaggio nei we da bollino nero (vorrei tanto sapere se pagano della gente per fare queste previsioni: le peggiori code della mia vita le ho sempre fatte in periodi di bassa stagione...) e poi si calzano gli scarponi e si sale in 2h al rifugio Omio. Mi è sempre piaciuto raggiungere i rifugi nel pomeriggio, quando gli altri escursionisti tornano a casa. Si sale in solitudine, con una luce bellissima e nel mio intimo mi sento sempre un'alpinista vera. Lassù troviamo Max, ci godiamo un bellissimo tramonto, ceniamo chiacchierando e ci rifugiamo nei nostri letti.Domenica sveglia alle 6.30, colazione e superiamo gli altri 400m di dislivello che ci separano dalla sfinge, imponente struttura di granito posta al confine con la Val Codera. Riusciamo ad attaccare per primi e questo ci permette di goderci la salita ai nostri ritmi. La mia prima volta sul granito, la mia prima volta con le mezze. Il granito è una bella roccia che regala grande aderenza e facilita l'arrampicata grazie ai suoi sistemi di fratture (in aderenza io nn sono un granchè, ma il granito tiene benissimo ed è una bella palestra per imparare a usare i piedi). La via scelta è semplice (III-IV) e per questo divertente: il primo tiro si è rivelato il più ostico, poi mi scaldo e i movimenti risultano fluidi e naturali. Le mezze si sono comportate bene: nonostante fossero nuove di pacca, i miei timori si sono dimostrati infondati e nn abbiamo passato la giornata a sbrogliarle. Lunghissima la discesa, sia con le doppie che quella a piedi. Peccato, perchè mi sarebbe piaciuto fare qualche altro tiro...E settimana prossima, meteo permettendo, si replica. Sarà la volta del badile che ho ammirato dalla vetta. Forse l'avventura più audace di questa estate troppo breve...In FOTO (MIA): La sagoma imponente della Sfinge.