la bradipessa

L'ALIMENTAZIONE IN MONTAGNA


Questa settimana mi do alla didattica e oggi affrontiamo un tema abbastanza ostico che nn penso certo di esaurire qui visto che ne sono stati scritti libri e fatte conferenze. I miei vogliono solo essere dei semplici suggerimenti visto che l'alimentazione è comunque alla base della buona riuscita di un'escursione o di un trekking.Quando si decide cosa mettere nello zaino bisogna tener conto nn solo degli aspetti fisiologici/scientifici (che nn rientrano negli scopi di questo post) ma anche dei gusti personali. I cibi scelti dovrebbero essere energetici (un esursionista consuma dalle 200 alle 1200kcal/h), digeribili, occupanti poco spazio e gustosi. C'è chi ha risolto il problema nutrendosi di barrette energetiche. Si trovano nei negozi di sport e in effetti sono bilanciate dal punto di vista nutrizionale. Per quel che mi riguarda le trovo poco soddosfacienti: nn mi tolgono la fame e in genere nn mi piacciono. Meglio, secondo me, il tradizionale panino, una fetta di torta (o il torrone da preferirsi al classico cioccolato; io ne sono golosissima, peccato si trovi solo sotto le feste natalizie!), tanta frutta (ottime le banane, ricche di potassio che quindi prevengono i crampi) anche secca. Vero è che il panino spesso ha dei tempi di digeribilità abbastanza lunghi, influenzati anche da cosa ci mettiamo dentro (prima o poi farò un post sui panini...). Evitiamo i cibi troppo salati e troppo grassi quindi. Una buona idea potrebbe essere pane e formaggio che io a Creta arricchivo con delle olive. Importante naturalmente anche la cena della sera prima: dovrebbe essere a base di caboidrati che sono la principale fonte di energia dell'organismo; concediamoci quindi un buon paitto di pasta o riso. E nn dimentichiamoci della colazione: latte, caffè o tea accompagnati da pane e marmellata.Importantissime le scorte idriche: per la sudorazione, il vento, l'alta quota le perdite idriche possono essere ingenti. La bevanda migliore resta l'acqua, da calcolarne almeno 2l per un'escursione giornaliera. Informarsi se si troveranno fonti sul proprio cammino e prestare attenzione che nn sempre l'acqua in montagna è buona: bisogna raccoglierla solo se si vede da dove esce dal terreno, altrimenti potrebbe essere contaminata dagli scarichi delle malghe, per esempio. Ok alla neve di scioglimento, ma è povera di sali minerali e quindi assolutamente poco dissetante: procuriamoci degli integratori salini con cui arricchirla. Da evitare le bevande gassate che dilatano lo stomaco e rendono difficoltosa la respirazione per la pressione sul diaframma. Dannosi gli alcolici: riducono l'efficienza fisica e la sensazione di calore che è effimera e dovuta alla vasodilatazione periferica che provoca un'ulteriore perdita di calore corporeo.Importante dosare le forze e le scorte alimentari. Bere prima che venga sete, pochi sorsi per volta. Fare una sosta circa ogni ora di cammino e fare piccoli spuntini con frutta e biscotti. In caso di calo di zuccheri infine sono molto utili il destrosio e il fruttosio che si trovano in farmacia: portiamone dietro una piccola scorta.