la bradipessa

FERREGOSTO SULL'AVML: DA CROCETTA D'ORERO A PEGLI


Dicevamo, we da reinventare... Sab il tempo orrendo ha lasciato davvero poco spazio alla fantasia per cui ne ho approfittato per dormire un po'. Domenica invece si mette la tenda nello zaino e si va alla scoperta di un altro pezzetto dell'AVML. Due belle giornate lungo i crinali, 36km macinati in 2gg. E' stato riscoprire gioie più sottili di quelle violente dell'alpinismo. Addormentarsi nella tenda scossa dal vento e svegliarsi nella luce meravigliosa del mattino con gli appennini che si stendono a perdita d'occhio come un mare di montagne. Sorprendere la corsa di un capriolo. Il frinire delle cicale che riempie l'aria durante la discesa su Pegli. Riposarsi un attimo all'ombra di un albero antico. La strada che si snoda alle nostre spalle e a volte sembra arrivare in cielo.I giorno: da Crocetta d'Orero a Prato Perseghin (tappe 25-24-23)  Regione: Liguria, provincia di genovaLocalità di partenza: crocetta d'Orero (468m), raggiungibile con il trenino storico che parte da Genova, piazza manin e arriva a CasellaMeta: prato Perseghin (967m). Nn ci sono punti di appoggio, è necessaria la tenda. Siamo nel parco regionale Capanne di marcadero: è possibile il bivacco in tenda solo sopra i 900m e dalle 16 alle 8. Acqua a 200mDislivello: itinerario con saliscendi per un totale di 1100m circaPunti di appoggio: bar e (credo) alloggi al Passo dei Giovi e al santuario della Vittoria periodo: l'itinerario è in genere percorribile tutto l'anno; sconsigliata nei periodi più caldi e spt d'inverno prestare attenzione alle bufere di vento; io l'ho fatta domenica 15-08-10tempo di percorrenza: 6hTipo di percorso: traversata su sentieri ben segnaticartografia IGCdifficoltà: E  Presenza di acqua lungo il percorso: sìItinerario: dalla stazione si passa sopra la ferrovia e ci si incammina nella boscaglia percorrendo il versante nord est del monte carmo d'Orero. Si arriva al Pian delle Barche (607m) dove si incontra il sentiero che sale da casella. Si prosegue e si raggiunge l'asfalto nei pressi del santuario della Vittoria (591m; 1h40; fontana). Si segue la ritabile tra le case, si confluisce su una strada più grande che si segue a destra e si raggiunge il passo dei Giovi (472m; 2h). Attraversare la strada e continuare dritto. Ben presto l'asfalto si trasforma in una strada sterrata che si segue lungamente. Si incontra il sentiero E1, si passa nei pressi di un casotto e in breve si raggiunge il passo della Bocchetta (772m; fontana) dove si trova un monumento a fausto Coppi e un ricovero d'emergenza (3h45). Attraversata la strada, ci si incammina lungo una mulattiera lastricata che poi si fa sentiero e percorre il versante sud ovest del monte Leco sormontato dai ripetitori. Si raggiune la colla di leco (945m) e si percorre il versante nord del monte Taccone dove è facile incontrare mandrie di cavalli al pascolo. Eccoci quindi al passo Mezzano (1050m) a poca distanza dalla vetta del monte delle Figne. Si scende dolcemente lungo il versante sud ovest del monte Taccone, tra i mughi fino al Prato perseghin.II giorno: da Prato perseghin a Pegli (tappe 23-22 e raccordo 36)Località di partenza: prato Perseghin (967m).  Meta: Pegli (3m)Dislivello: tappa prevalentemente in discesa ma con alcuni saliscendi per un tot di 350mPunti di appoggio: nessunoperiodo: l'itinerario è in genere percorribile tutto l'anno; sconsigliata nei periodi più caldi e spt d'inverno prestare attenzione alle bufere di vento; io l'ho fatta lunedì 16-08-10tempo di percorrenza: 6hTipo di percorso: traversata su sentieri ben segnatidifficoltà: EPresenza di acqua lungo il percorso: sìItinerario: si prosegue lungo la dorsale, con begli scorci sul santuario della Madonna della Guardia e i laghi del Gorzente. Si taglia il versante nord ovest del bric di Guana, poi si scende (sorgente del segaggin) fino al passo di Prato Leone (779m) dove si incontra una sterrata. La si lascia nei pressi duna sbarra per un sentiero nella boscaglia che sbuca sull'asfalto a poca distanza da Colla di praglia (510m; 1h45). Si lascia la strada principale per seguirne una che si stacca a sinistra e sale dolcemente a Colla del canile (844m; sorgente) dove si ignora a sinistra il tracciato per la Madonna della Guardia. Si continua a destra, sempre con dolci pendenze, lungo il versante sud est del monte Foscallo, fino a Colle gandolfi (936m; 3h45) a poca distanza dalla vetta del Monte Pennello. Qui si lascia l'AVML e si taglia a sinistra lungo il sentiero E1. Si inizia a scendere e si passa dalla sorgente del Fontanin (920m; area pic-nic). Sempre in discesa fino a Cian de Figge (615m; area pic-nic) dove si lascia a destra il sentiero che scende a Pra. Noi caliamo a sinistra, lungo un costone purtroppo deturpato dagli incendi. Si raggiunge una selletta dove si continua verso destra. Qui il tracciato si fa meno evidente, occorre seguire con una certa attenzione i segnavia (bandierine bianco/rosse del sentiero E1 oppure un bollo rosso) fino a raggiungere le case di pegli.In FOTO (MIA): il sentiero E1 nei pressi del monte Pennello. una strada verso il cielo