la bradipessa

UN LUNGO VIAGGIO PER AMMIRARE LA BELLEZZA DELLA VENERE


E di nuovo, dopo una settimana di tempo splendido, arriva il we e si porta dietro delle previsioni orrende. Tuttavia la voglai di arrampicare era così tanta che sab ci siamo svegliati alle 5.30 e ci siamo fatti oltre 2h45 di auto per raggiungere Dro (TN). Qui, sotto un cielo grigio ma asciutto e con temperature miti e piacevoli, abbiamo aggiunto al nostro curriculum alpinistico "La bellezza della Venere". Forse la cosa più complessa è stata trovare la via, come spesso accade perchè le vie sono segnate alla base ma nn esiste nessun cartello indicatore che si stacca dal sentiero principale. La via presenta secondo me 2 parti distinte, una prima un po' banalotta di aderenza e una seconda più varia e complessa. Così negli ultimi 3 tiri si affronta un diedro da superare in dulfer, un traverso e un passaggio leggermente esposto e strapiombante che è quello che mi creato più problemi di tutti, complice anche il fatto che S. nn ha messo tutti i rinvii che doveva. Bella anche la discesa sul sentiero scavato a scalini nella roccia. Insomma, ne valeva la pena. La roccia e la montagna mi mancavano troppo. E come sempre un ringraziamento va ai miei compagni di avventura che ascoltano con pazienza i miei strilli in attesa che trovi il modo di passare.Relazione qui e foto utili qui.indicazioni utili per trovare l'attacco qui (a Dro ci sono 2 campi sportivi, quello giusto è fuori dal paese e nn dentro, dove invece abbiamo parcheggiato noi! Però nn sono d'accordo sulla lunghezza dei tiri: noi avevamo delle mezze da 55m e nn abbiamo avuto mai difficoltà a raggiungere le soste)In FOTO (MIA): L9, il tiro che mi ha fatto dannare...