Questa settimana ero sola, S. era via per lavoro ed io mi sono riappropriata del mio tempo, delle serate con i gatti, i biscotti e un buon libro. Pertanto vi lascio ancora una riflessione dettata da un libro, questa volta "Vorrei star fermo mentre il mondo va" di S. Marcuzzi. Un libro sull'adolescenza che mi ha fatto capire quanto in realtà io sia cresciuta da allora. Dalla solitudine estrema degli adolescenti, dall'errata percezione del sè, dalle emozioni enormi e assolute, dai contrasti con i genitori. Questo nn toglie che per me futuro sia ancora una parola in parte vuota, che le mie giornate si allunghino una nell'altra come le onde del mare sotto il cielo estivo. Ma nn dipende solo da me, dipende anche dall'incertezza che si vive per un lavoro troppo precario. Dalla presenza di una madre a volte ancora troppo ingombrante. Ci sono tante cose che ancora nn so, ma di certo nn ho più 18 anni sotto tanti aspetti. E se solo "chi nn sa dove andare arriverà lontano", anch'io troverò la mia strada, senza paura e senza fretta. In fondo......La cosa straordinaria dell'essere giovani è proprio di avere la possibilità di un domani. Ci sarà tempo per le ansie, ci sarà tempo per i problemi, ci sarà eccome. Ma nn oggi. Oggi vaffanculo.Ed io nn avrò 18 anni ma nn ne ho ancora 50. Ho ancora tempo e strada per aggiustare la rotta. In fondo ci sono anche certe filosofie per cui il lasciarsi trasportare dalla vita senza porsi troppe domande è un pregio. E qualcosa ho iniziato a costruire.Ingredienti (per una persona): 80g di trofie, 1 carciofo, 7 pomodori datterini, olio, aglio, sale, vino bianco, brodoPreparazione: fate rosolare l'aglio nell'olio, unite i carciofi e, quando saranno insaporiti, sfumate con il vino bianco. Bagnate con un mestolino di brodo e fate stufare per 10 minuti, poi unite i pomodorini tagliati a metà, regolate di sale e cuocete per altri 10 minuti. Nel frattempo lessate la pasta in acqua bollente salata. Scolatela e fatela saltare nella padella del sugo preparato. Completate con un filo d'olio crudo e servite.
TROFIE CON CARCIOFI E POMODORINI
Questa settimana ero sola, S. era via per lavoro ed io mi sono riappropriata del mio tempo, delle serate con i gatti, i biscotti e un buon libro. Pertanto vi lascio ancora una riflessione dettata da un libro, questa volta "Vorrei star fermo mentre il mondo va" di S. Marcuzzi. Un libro sull'adolescenza che mi ha fatto capire quanto in realtà io sia cresciuta da allora. Dalla solitudine estrema degli adolescenti, dall'errata percezione del sè, dalle emozioni enormi e assolute, dai contrasti con i genitori. Questo nn toglie che per me futuro sia ancora una parola in parte vuota, che le mie giornate si allunghino una nell'altra come le onde del mare sotto il cielo estivo. Ma nn dipende solo da me, dipende anche dall'incertezza che si vive per un lavoro troppo precario. Dalla presenza di una madre a volte ancora troppo ingombrante. Ci sono tante cose che ancora nn so, ma di certo nn ho più 18 anni sotto tanti aspetti. E se solo "chi nn sa dove andare arriverà lontano", anch'io troverò la mia strada, senza paura e senza fretta. In fondo......La cosa straordinaria dell'essere giovani è proprio di avere la possibilità di un domani. Ci sarà tempo per le ansie, ci sarà tempo per i problemi, ci sarà eccome. Ma nn oggi. Oggi vaffanculo.Ed io nn avrò 18 anni ma nn ne ho ancora 50. Ho ancora tempo e strada per aggiustare la rotta. In fondo ci sono anche certe filosofie per cui il lasciarsi trasportare dalla vita senza porsi troppe domande è un pregio. E qualcosa ho iniziato a costruire.Ingredienti (per una persona): 80g di trofie, 1 carciofo, 7 pomodori datterini, olio, aglio, sale, vino bianco, brodoPreparazione: fate rosolare l'aglio nell'olio, unite i carciofi e, quando saranno insaporiti, sfumate con il vino bianco. Bagnate con un mestolino di brodo e fate stufare per 10 minuti, poi unite i pomodorini tagliati a metà, regolate di sale e cuocete per altri 10 minuti. Nel frattempo lessate la pasta in acqua bollente salata. Scolatela e fatela saltare nella padella del sugo preparato. Completate con un filo d'olio crudo e servite.